Quanto inquina l’e-commerce

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  Valeria Fraquelli
  26 March 2024
  4 minutes, 13 seconds

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom dell’e- commerce, sono nati innumerevoli siti che ci permettono di comprare ogni cosa tranquillamente da casa con pochissimi click e senza fatica.



Ci sono foto e video ad alta definizione, la descrizione dei prodotti è sempre più particolareggiata e per chi acquista ci sono molto spesso anche sconti e promozioni che rendono l’esperienza dello shopping on line davvero soddisfacente. Tutti compriamo su Internet, è comodo e pratico, riceviamo quello che ordiniamo direttamente con il nostro computer senzadoverci muovere e, dal triste periodo di Coronavirus in cui ordinare online era diventato una necessità, questa tipologia di commercio è diventata un vero e proprio fenomeno di costume.



Ormai con i siti e le app per comprare e vendere on line sono tantissimi e tutti offrono un servizio sempre più specializzato, ci sono i siti che si occupano di mettere in contatto chi vuole vendere con chi compra, ci sono siti come Amazon che fanno della loro disponibilità di prodotti la loro forza, oltrre a siti che si stanno specializzando nella vendita di articoli biologici o ecologici sotto l’insegna dell’amore per l’ambiente e la natura.



Qual è il vero impatto ambientale dell’e-commerce?



Come già accennato l’e-commerce ha vissuto una grande espansione nel periodo del corona virus e, quando tutti per necessità dovevano comprare solo su Internet e non potevano uscire di casa ma non ci siamo chiesti qual è veramente il suo impatto ambientale.



Si puù dire che l’e-commerce inquina meno quando il cliente per comprare di persone deve percorrere più di 15 chilometri di distanza: in questo caso, comprando online, si riducono le emissioni di CO2 dovute al viaggio. Tuttavia il vero problema degli e-commerce non sono tanto i trasporti, quanto la gestione del catalogo, l’e-commerce inquina nel momento in cui compriamo Al qualcosa che potremmo andare tranquillamente a prendere nel negozio vicino a casa.



Gli esperti sostengono che la merce comprata su internet è trasportata solo su strada, attraverso una pianificazione logistica che punta a ridurre il più possibile i tempi di consegna” dicono gli esperti e questo è un problema perché tante consegne equivalgono a tante emissioni di gas serra che avvelenano il nostro pianeta e anche la nostra salute quando compriamo qualsiasi cosa online, la merce ci viene recapitata direttamente a casa tramite corrieri, che inquinano ogni giorno e utilizzano, talvolta, veicoli vecchi che non raggiungono neanche la classificazione EURO5.



Di conseguenza, comprando online, contribuiamo, e non poco, al riscaldamento del nostro pianeta, soprattutto se siamo abbonati alla “consegna veloce o istantanea, possibilità introdotta dai grandi colossi del commercio online (primo tra tutti Amazon con Amazon Prime) per attirare la clientela e battere la concorrenza.



La consegna veloce se ha i suoi vantaggi perché è più comoda, permette di ricevere quasi subito quanto ordinato, e molto spesso ci sono offerte e sconti riservati agli abbonati



L’e-commerce, attraverso logistica e resi, sta portando l’inquinamento a numeri impensabili raggiungendo un livello allarmante. Molto spesso i furgoni usati dai corrieri sono veicoli davvero vecchi e inquinanti che immettono nell'atmosfera tantissimo gas serra, oltre alla questione non meno grave dell'inquinamento acustico.

Il sistema dei resi, in particolare, è responsabile della gran parte dell’inquinamento. Restituire ciò che abbiamo acquistato online vuole dire più giri per i corrieri, più camion che inquinano e articoli che vengono messi in immensi depositi in attesa di un nuovo ordine o di essere distrutti, con grande dispendio di denaro e di gas climalteranti. La stessa cosa, avviene quando il corriere non trova nessuno a casa, passa altre volte e così facendo si generano più inquinanti immessi in atmosfera.



Quali sono le possibili soluzioni per rendere l'e- commerce un pochino più green?



Le soluzioni sono innumerevoli, ci possono essere box in cui viene depositata la merce per poi essere presa con un apposito codice comunicato ai destinatari, si possono utilizzare veicoli elettrici per trasportare la merce e si possono adattare anche droni per piccoli spostamenti.



In conclusione si può dire che l'e- commerce ha una elevata impronta ecologica può diventare più green con pochi semplici accorgimenti.

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L'Autore

Valeria Fraquelli

Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.

Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.

La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.

La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.

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