Estate 2023: cosa è successo nella stagione più calda della storia?

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  Filippo del Monte Alia
  06 ottobre 2023
  4 minuti, 7 secondi

Ogni estate ci si dice sempre lo stesso: che quest’anno fa molto più caldo dell’anno scorso, che questa volta è insopportabile e che questa è sicuramente l’estate più calda di sempre. Purtroppo, sulle prime due affermazioni ci capita sempre più di rado di sbagliarci, ma l’ultima è soltanto un’esagerazione, un’iperbole per esprimere quanto questo caldo sia martellante. Quest’anno però chi lo dice lo pensa veramente e non si sbaglia: l’estate 2023 è stata la più calda della storia umana.

Ogni giorno degli ultimi tre mesi abbiamo letto di incendi grandi quanto interi stati, alluvioni e ondate di calore talmente infernali anche nel nome. Ora che questa stagione è terminata, è giunto il momento di tirare le somme e prendere in esame alcuni degli episodi che questa estate da record ha comportato per il mondo.

Giugno

A giugno fecero il giro del mondo le foto di New York avvolta in una nebbia gialla. Come ben sappiamo però non era nebbia, si trattava di una nube di fumo causata dagli incendi canadesi, che quest’anno hanno bruciato quasi diciotto milioni di ettari, quasi la superficie totale della Siria. La stagione degli incendi canadese più disastrosa del secolo è costata circa lo 0.6% del PIL quadrimestrale del paese e ha comportato l’emissione di 160 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Luglio

Senza dubbio uno degli eventi più degni di nota è stata l’ondata di calore che ha colpito tutta l’Europa, con conseguenze particolarmente serie per gli stati più a sud del continente. Le temperature hanno superato abbondantemente i 45 gradi e alcuni ospedali italiani dichiararono lo stato di emergenza per via del numero ingente di persone ricoverate per colpi di calore e casi simili, adottando alcune misure analoghe ai protocolli della pandemia. L’Italia fece il giro del mondo per via delle temperature da record registrate quel mese e comparvero nei titoli dei giornali internazionali nomi come Caronte e Cerbero, i nomi degli anticicloni che portarono questo caldo che trasformò l’Italia in uno dei gironi danteschi.

Sempre in Europa meridionale è stato infranto un altro record. Si tratta della più grande evacuazione di massa dovuta a un incendio, il più grande mai registrato in Grecia, nella storia umana: circa 20000 persone sono state evacuate dall’isola greca di Rodi.

Agosto

Ad agosto, uno studio pubblicato dalla compagnia di assicurazioni Allianz ha stimato che il clima anomalo che ha colpito l’Europa quest’anno è costato lo 0.6% del PIL globale. Questo documento è solo uno dei tanti che da tempo segnalano una presa di coscienza da parte di grandi aziende che il cambiamento climatico rappresenta un fattore di rischio per le economie di tutto il mondo e introduce un elemento di incertezza che in futuro renderà molto più difficile pianificare attività commerciali.

Risale a questo mese il disastroso incendio che ha colpito l’isola di Maui, nelle Hawaii, causando 5,5 miliardi di dollari in danni, distruggendo oltre 2000 edifici e causando la morte di 93 persone, senza contare il gigantesco numero di feriti e sfollati. È stato inoltre distrutto un patrimonio naturale unico, nonché la città di Lahaina, custode di secoli di cultura hawaiana, ora andata distrutta.

Settembre

L’8 Settembre a Hong Kong si è registrata la pioggia più forte degli ultimi 140 anni in una Cina colpita da pesanti piogge in alcune zone, da ondate di calore da record in altre, come per esempio l’inondazione che a Pechino ha causato la morte di 41 persone e 2 miliardi di dollari di danni all’economia, o il record di 52,5 gradi Celsius registrati a Sanbao.

Tra il 9 e l’11 settembre si è verificato il disastro naturale con più vittime dell’anno. Siamo a Derna, città portuale nell’est della Libia dove si è abbattuto l’uragano Daniel, causando il cedimento di due dighe sul fiume Wadi Derna, che tagliava in due la città. Il cedimento delle dighe e la conseguente inondazione catastrofica, insieme alla precarietà di molte delle strutture della città hanno fatto sì che si verificasse una catastrofe umanitaria, che conta tra le 20000 e le 11000 vittime, prima del disastro la città contava 90000 abitanti, e lascia la città in ginocchio. A peggiorare la situazione è certamente l’alta instabilità politica che caratterizza il paese da più di un decennio, con due fazioni rivali, supportate da numerosi gruppi armati e signori della guerra, che controllano precariamente l’est e l’ovest del paese. Le autorità locali non sono pertanto preparate ad affrontare un disastro di simile portata.

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Fonti utilizzate nell’articolo:

https://unsplash.com/it/foto/-iretlQZEU4

https://www.theguardian.com/environment/ng-interactive/2023/sep/29/the-hottest-summer-in-human-history-a-visual-timeline

https://www.nasa.gov/news-release/nasa-announces-summer-2023-hottest-on-record/

https://www.theglobeandmail.com/business/commentary/article-wildfires-damage-economy-impact/

https://www.nytimes.com/2023/07/03/business/economy/canada-wildfires-economy.html

https://climate.copernicus.eu/european-heatwave-july-2023-longer-term-context

https://www.theguardian.com/world/2023/jul/10/italy-heatwave-temperatures-european-record-forecast

https://www.allianz.com/content/dam/onemarketing/azcom/Allianz_com/economic-research/publications/specials/en/2023/august/heatwaves/2023_08_04_Heatwaves_EconImplications.pdf

https://www.nytimes.com/2023/08/11/us/hawaii-fires-photos.html

https://www.nytimes.com/2023/08/10/us/lahaina-maui-wildfires-hawaii-history.html?searchResultPosition=12

https://www.theguardian.com/world/2023/sep/14/destruction-derna-flooding-libya-port-city

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/libia-un-governo-bicefalo-un-paese-diviso-37050

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