Framing The World, Edizione CXXIX

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  Redazione
  22 aprile 2024
  20 minuti, 42 secondi

Framing The World, Edizione CXXIX

Nel nuovo numero di Framing descriviamo i recenti avvenimenti in Etiopia, mentre monitoriamo la condizione dei diritti umani in Gambia. Sul fronte europeo, riportiamo la vittoria dei conservatori croati alle recenti elezioni. Venendo al continente asiatico, invece, ci soffermiamo sui recenti sviluppi della situazione politica interna del Myanmar. Riguardo il conflitto in Medio Oriente, torniamo ad analizzare i rapporti tra Israele e le principali potenze arabe del Golfo.

Tutto questo e molto altro nel 129° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE


DIRITTI UMANI

Gambia, proposta di legge mette a rischio il divieto di mutilazione genitale femminile. L'Assemblea Nazionale del Gambia sta attualmente proponendo una legge per riesaminare il divieto del 2015 sulla mutilazione genitale femminile, sollevando preoccupazioni per un possibile arretramento del paese: se approvata, questa mossa potrebbe compromettere i duramente conquistati progressi nella protezione dei diritti delle donne e delle ragazze. Lo status del Gambia come uno dei primi 10 paesi colpiti dalla FGM sottolinea l'urgenza di mantenere il divieto introdotto nel 2015, che criminalizza tutte le forme di FGM. La proposta di inversione rischia di legittimare la pratica dannosa e di creare un pericoloso precedente per il continente.

(Sofia Ena)

Svezia, approvata una nuova legge per il cambio di genere.

Con 234 voti favorevoli, 94 contrari e una discussione di quasi 6 ore il parlamento svedese ha approvato una nuova legge che riduce l’età necessaria per cambiare il proprio genere da 18 a 16 anni. I minori dovranno comunque ottenere una serie di autorizzazioni da quella del medico a quella dell’Ente nazionale per la salute e il benessere.Un significativo passo in avanti per la Svezia, in linea con Danimarca,Finlandia e Norvegia che hanno modificato la loro legislazione in materia negli ultimi anni.

(Lisa Pasolini)

Georgia, proteste e preoccupazioni per la legge “Sulla trasparenza dell'influenza straniera". Il 15 aprile 2024, il Comitato giuridico della Georgia ha approvato il progetto di legge "Sulla trasparenza dell'influenza straniera", che impone alle organizzazioni della società civile che ricevono finanziamenti stranieri di registrarsi come entità che servono interessi stranieri. Subito dopo l'approvazione, a Tbilisi sono scoppiate proteste pacifiche, caratterizzate dall'esposizione di bandiere georgiane e dell'UE. La polizia ha risposto con forza, provocando 14 arresti e un ferito. Le Ong locali hanno espresso il timore che i funzionari governativi abbiano intimidito i dipendenti pubblici e altre persone per mettere a tacere l'opposizione alla legge. Amnesty International ha inoltre esortato le autorità georgiane a riconsiderare la legge, sottolineando l'importanza di sostenere la libertà di espressione e di associazione come diritti fondamentali".

(Lorenzo Franceschetti)

Sofia Ena, Lisa Pasolini e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Cina, PIL in rialzo. Il PIL cinese è aumentato del 5,3% su base annua nel primo trimestre, un tasso che ha superato le previsioni di un +4,6% e ha fatto seguito ai dati contrastanti delle ultime settimane. Nello specifico, la produzione industriale è aumentata del 6,1%, trainata dalle esportazioni, ma i prezzi alla produzione sono scesi del 2,7% a causa delle pressioni deflazionistiche del settore manifatturiero, mentre gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, spinti dal +9,9% degli investimenti manifatturieri. Tuttavia, il settore immobiliare continua a mostrare segni di debolezza, con il -10,5% degli investimenti in immobili residenziali, un crollo del 27,8% dell'avvio di nuove abitazioni e un calo del 20,7% del completamento delle stesse. L'Ufficio nazionale di statistica ha constatato che l'economia nazionale ha avuto un buon inizio nel primo trimestre, gettando una buona base per l'intero anno, pur avvertendo che “l'ambiente esterno sta diventando più complesso, grave e incerto”.

Medio Oriente, cala il petrolio. Sia il tanto preannunciato attacco iraniano a Israele, quanto la risposta dello stato ebraico contro la repubblica islamica non hanno avuto rilevanti ripercussioni sul mercato del petrolio. In entrambi i casi, ad un breve "spike" iniziale durato alcuni minuti hanno fatto seguito dei cali, nel primo caso dell'1,7% e dello 0.5% nel secondo. Il Brent abbandona così la soglia dei $90/barile e si riporta sugli $86. I mercati internazionali, quindi, ritengono che la questione tra i due paesi, anche alla luce della volontà iraniana di minimizzare i danni e l'importanza dell'azione israeliana, possa avviarsi ad una conclusione "pacifica" e che non ci siano al momento eccessivi rischi di un conflitto regionale più ampio. Da inizio anno il greggio è in ogni caso salito di circa il 10%, principalmente sulla scia dei tagli alla produzione dell’OPEC+.

USA, risale l’inflazione. I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono tornati a crescere, con un incremento del 3,5% annuo a marzo secondo i dati dell'indice CPI pubblicati mercoledì 10 aprile dal Bureau of Labor Statistics. Si tratta di un netto aumento rispetto al 3,2% di febbraio e del più alto incremento annuale degli ultimi sei mesi. Escludendo i carburanti e dei generi alimentari, l'inflazione di fondo è aumentata dello 0,4% su base mensile (0.3% previsto), invariata rispetto al 3,8% annuo di febbraio (atteso 3,7%). Il carburante e le spese per l'alloggio hanno contribuito a più della metà dell'aumento mensile, ma gli aumenti dei prezzi sono stati di ampia portata. I servizi sono aumentati dello 0,5% mensile e del 5,3% annuo, con aumenti ancora più rilevanti per servizi sanitari e assicurazioni auto (+22% annuo). Wall Street ha perso dell'1% subito dopo la pubblicazione di questi dati che allontanano il taglio dei tassi di interesse, e nei giorni successivi gli indici hanno perso ancora di più, con l'S&P500 in calo di quasi il 5% e il Nasdaq di oltre il 7%.

BCE, tassi invariati. Lo scorso giovedì 11 aprile la BCE ha mantenuto i tassi di interesse ai massimi storici, pur segnalando di voler prendere in considerazione un taglio nella prossima riunione di giugno. A seguito della riunione del Consiglio direttivo a Francoforte, la BCE ha ribadito che il tasso di riferimento sui depositi rimarrà al 4% fino a quando non ci sarà la certezza che le pressioni sui prezzi si sono stabilizzate. L'inflazione nell'Eurozona è ora solo marginalmente al di sopra dell'obiettivo del 2%. Tuttavia, le aspettative di un taglio dei tassi sono state scosse dai dati della scorsa settimana, che hanno mostrato un aumento a sorpresa dell'inflazione statunitense a marzo. La reazione degli investitori è stata quella di ridurre le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, attualmente stimato solo al 50% entro settembre, e di ridimensionare il numero di tagli dei tassi nel corso del 2024 per la BCE e la Bank of England.

Leonardo Aldeghi 


AFRICA SUB SAHARIANA

Niger: gli Stati Uniti danno il via libera al ritiro delle truppe. Accolta la richiesta della giunta militare del Niger di ritirare i loro 1.000 soldati, attualmente schierati nel paese per contrastare la jihad islamica. Il vicesegretario di Stato USA, Kurt Campbell, ha confermato l'intesa durante un incontro a Washington con il primo ministro nigerino Ali Mahamane Lamine Zeine, a capo del governo dopo il colpo di stato di luglio. Una delegazione americana si recherà a Niamey per pianificare il ritiro ordinato. Questa decisione segna un cambiamento significativo nella strategia degli USA e della Francia in Africa occidentale, regione dove gli USA avevano investito 100 milioni di dollari per una base a Agadez.

(Giulio Ciofini)

Kenya: schianto in elicottero, muoiono nove persone, incluso il capo della difesa. Nella contea di Egeyo Marakwet l’incidente aereo ha coinvolto anche il capo delle Forze Armate, il Generale Francis Ogolla. L'incidente è avvenuto poco dopo il decollo dalla Cheptulel Boys Secondary School nella contea di West Pokot. Il Presidente William Ruto ha confermato la tragedia, sottolineando la perdita di uno dei generali più valorosi della nazione durante una missione di valutazione della sicurezza nel nord, volta a contrastare il banditismo locale. Due militari sono sopravvissuti e sono attualmente ricoverati in ospedale. È in corso un'indagine sulle cause dello schianto. Il Presidente Ruto ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale in onore dei deceduti, enfatizzando la profonda tristezza che questo evento porta al paese.

(Giulio Ciofini)

Sudan, a Parigi Conferenza umanitaria internazionale. Il 15 aprile si è svolta a Parigi una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria nel paese nel primo anniversario dall’inizio della guerra. Sono stati promessi aiuti per due miliardi di euro. “Oggi, con questa mobilitazione, tutta la nostra presenza lancia un chiaro messaggio ai belligeranti. Lanciamo un solenne appello per il rispetto dei diritti umanitari internazionali e per la protezione della popolazione civile”, ha detto il Presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa. La Commissione europea ha stanziato 355 milioni di euro in finanziamenti sia umanitari che di sviluppo per il Sudan e i Paesi vicini che si stanno facendo carico dei rifugiati. Gli Stati membri dell’Unione europea hanno promesso ulteriori 541 milioni di euro per un totale di 896 milioni da parte dell’Europa. Gli Stati Uniti forniranno oltre 140 milioni di dollari.

(Aurelia Puliafito)

Etiopia, nuovi scontri tra tigrini e amhara. Il 13 aprile sono scoppiati scontri armati in un’area contesa tra le regioni del Tigrai e dell’Amhara. Circa tremila persone hanno lasciato le loro case per mettersi al sicuro. Secondo quanto riferito dai residenti, i combattimenti sono iniziati durante lo scorso fine settimana. Gli Amhara e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigré si accusano a vicenda di aver iniziato gli scontri.

Il Movimento nazionale amhara (Nama), all’opposizione nello Stato regionale, ha accusato in una nota il Tplf di aver lanciato “un’invasione” dell’area contesa. Getachew Reda, capo dell’amministrazione provvisoria del Tigrè, ha accusato a sua volta in un post su X i “nemici irriducibili” dell’accordo di pace per i recenti incidenti, affermando che le violenze non vanno considerati l’inizio di un conflitto tra le forze del Tigrè e il governo federale o tra le confinanti regioni del Tigrè e dell’Amhara.

(Aurelia Puliafito)

Giulio Ciofini e Aurelia Puliafito



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti d’America, Blinken a Capri su Israele. Durante la riunione del G7 a Capri, in Italia, il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha condannato l’attacco missilistico iraniano contro Israele, che ha causato la risposta israeliana contro la città di Isfahan, anche se il Ministro degli Affari Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha confermato alla stampa del suo paese che non sono stati riportati danni. Ancora più importante, dopo che la rappresentanza americana alle Nazioni Unite ha invocato il diritto di veto per bloccare la proposta palestinese sul conferimento della membership ONU alla Palestina, Blinken ha confermato l’impegno americano alla “sicurezza d’Israele”, subito supportato dalla proposta di nuovi aiuti finanziari per un totale di 95milioni di dollari, e alla “de-escalation”.

Stati Uniti d’America, Washington “deporta” haitiani. Più di 70 haitiani sono stati espulsi dagli Stati Uniti e fatti tornare ad Haiti, dove il sistema politico è ormai alla mercè delle gang criminali, che hanno fatto scoppiare una vera e propria insurrezione paralizzando completamente lo stato. “È stato avventato e crudele” ha dichiarato Nicole Phillips, direttore legale del gruppo Haitian Bridge Alliance, parlando del volo che è atterrato nella città di Cap-Haitien e che è stato descritto da diversi attivisti per i diritti umani come “inumani”. “Queste persone sono state rispedite in una situazione impossibile dove non c’è lavoro, sanità e istruzione” ha aggiunto Phillips, “inoltre, non c’è un vero governo haitiano […] e nessuno che possa assicurare la sicurezza di queste persone”.

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Colombia, i danni di El Niño. A Bogotà, capitale della Colombia situata sulle Ande a 2.600 metri di altezza sul livello del mare, l’acqua scarseggia a causa di piogge assenti. Per la prima volta dal 1948, il sindaco Carlos Fernando Galán ha annunciato lo stop all’erogazione di acqua per un periodo indefinito e la necessità di un razionamento. Tra le cause di questa siccità, è sicuramente presente il fenomeno climatico periodico di El Niño, che provoca un forte aumento delle temperature. Nonostante il fenomeno sia ben conosciuto in America Latina, il governo colombiano non ha agito per tempo, chiedendo adesso ai propri cittadini di prestare la massima attenzione nell’utilizzo delle risorse idriche.

(Alessia Boni)


Haiti, il tentativo di colmare il vuoto politico. Haiti ha ufficialmente annunciato la formazione di un consiglio di transizione per affrontare il vuoto politico attuale, nominando un nuovo primo ministro per ripristinare la stabilità e la leadership nella nazione caraibica tormentata dalla violenza delle gang. I visti per entrare negli Stati Uniti sono stati bloccati e molte persone sono state espulse e costrette a tornare in aereo ad Haiti. Una proclamazione pubblicata sulla gazzetta ufficiale del governo ha annunciato la costituzione del Consiglio di Transizione Presidenziale, a seguito dell'annuncio di un mese fa del primo ministro Ariel Henry che avrebbe rassegnato le dimissioni in mezzo a una serie di attacchi da parte di bande armate nella capitale, Port-au-Prince.

(Alessia Boni)


Venezuela, nuovo candidato alle elezioni presidenziali 2024. A seguito della ri-candidatura del presidente Nicolas Maduro sembra che l’opposizione abbia finalmente un valido candidato, scelto all’unanimità dei componenti, per le elezioni presidenziali dell’estate 2024. La Piattaforma unitaria democratica, nonché coalizione delle opposizioni venezuelane, ha proposto come candidato Edmondo Gonzàlez Urrutia, ex ambasciatore assai noto. Infatti le precedenti candidature sono in realtà decadute, questo perché Maria Corina Machado, leader dell’opposizione è impossibilitata dalla sentenza di 15 anni di sollevamento dagli incarichi pubblici. Mentre invece il precedente candidato dell’opposizione, che era Manuel Rosales, ha ritirato la sua candidatura a favore di quella di Urrutia, in seguito ad un lungo confronto. Il Consiglio elettorale venezuelano ha già formalizzato la nuova candidatura. Sulle chiede di voto del 28 luglio emergerà quindi questo nuovo personaggio, un’analista politico e ministro degli esteri prima dell’era Chavez.

(Serena Basso)

Serena Basso, Alessia Boni


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Myanmar, il governo rilascia 3000 prigionieri. La giunta militare del Myanmar ha rilasciato oltre 3.300 prigionieri in un atto di amnistia di massa in occasione del Capodanno Thingyan. Inoltre, coloro che rimangono detenuti vedranno ridotta la loro pena di un sesto, fatta eccezione per i condannati in base alle leggi riguardanti armi, terrorismo, corruzione e droga. In Myanmar, tali concessioni rappresentano una consuetudine durante le festività nazionali e buddiste. Da quando ha avuto luogo il colpo di Stato nel febbraio 2021, la giunta militare ha annunciato vari rilasci di questo genere, seguendo l'esempio delle amministrazioni militari che avevano governato il Paese in passato. L'obiettivo di tali amnistie è stato storicamente quello di dipingere i governi del Myanmar come magnanimi e legittimi dal punto di vista politico. Tuttavia, negli ultimi sei mesi, la giunta ha subito significative sconfitte negli scontri in diverse regioni del Paese.

Cina, contatti con gli Stati Uniti. Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin e il ministro della Difesa cinese Dong Jun hanno avuto una videoconferenza, per la prima volta in quasi 18 mesi, in seguito alla recente telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping. Il Pentagono ha dichiarato che i due hanno discusso delle relazioni sino-statunitensi ponendo l’accento sull’importanza di “continuare ad aprire linee di comunicazione militare tra le due parti". Inoltre, si è discusso di questioni di sicurezza sia regionale sia globale, quali la guerra in Ucraina e la gestione delle tensioni nel Mar Cinese Meridionale. In quest’ultimo caso, Austin ha posto l’accento sull'importanza del rispetto della libertà di navigazione in alto mare garantita dal diritto internazionale mentre Dong ha affermato che gli Stati Uniti "dovrebbero riconoscere la ferma posizione della Cina" e "rispettare la sua sovranità territoriale e i suoi diritti e interessi marittimi".

Francesco Oppia


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Consiglio europeo, ribadita l'importanza di supportare l'Ucraina e di un immediato cessate il fuoco a Gaza. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo l'appello di Zelensky ai partner europei durante il vertice straordinario a Bruxelles, ha ribadito la volontà di supportare l'Ucraina e di riconoscere "le necessità urgenti della difesa ucraina, a fronte di un aumento su larga scala degli attacchi militari russi in tutto il Paese". Zelensky ha chiesto un intervento più rapido all'Unione a sostegno dell'Ucraina, "così come i Paesi sono intervenuti a supporto di Israele quando è stato attaccato dall'Iran". Gli Stati Membri hanno anche concordato sull'urgenza di una de-escalation in Medio Oriente e di un immediato cessate il fuoco a Gaza, che permetta anche la distribuzione degli aiuti umanitari.

(Bianca Franzini)

Croazia, il partito conservatore Hdz ha vinto le elezioni parlamentari. Il partito conservatore Unione Democratica Croata, Hdz, ha ottenuto una netta vittoria alle recenti elezioni parlamentari in Croazia. Il partito Hdz ha ottenuto in parlamento 60 seggi su 151, il partito Socialdemocratico, Sdp, ha ottenuto 42 seggi e il Movimento per lo Stato di estrema destra ne ha ottenuti 14. Il primo ministro Andrej Plenković, che ha guidato i conservatori, si è detto pronto a "formare una nuova maggioranza parlamentare per formare il nostro terzo governo"; per rimanere al potere l'Hdz avrà bisogno del sostegno dei gruppi di estrema destra.
L'affluenza alle urne ha superato il 50%, un record per la Croazia che si trova ad affrontare il più alto tasso di inflazione della zona euro e sfide legate all'immigrazione irregolare, scarsità di manodopera e segnali di corruzione.

(Bianca Franzini)

UE, imposte sanzioni contro i coloni israeliani. Dopo quattro mesi dalla proposta, l'Unione Europea ha finalmente agito inserendo quattro individui e due entità nell'elenco delle sanzioni UE per i diritti umani, in particolare contro le comunità palestinesi nei territori occupati. Le sanzioni, che ora si applicano a un totale di 108 persone fisiche e giuridiche, includono il congelamento dei beni nell'UE e il divieto di finanziamento diretto o indiretto a loro beneficio. La Missione della Palestina presso l'UE ha accolto con favore la decisione, ma ha anche sottolineato la necessità di azioni più concrete per affrontare le cause alla radice delle violazioni dei diritti dei palestinesi. La mossa dell'UE segue le richieste espresse dai leader dei 27 Stati membri nel Consiglio europeo di marzo, che chiedevano di porre fine alla violenza in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e di responsabilizzare i colpevoli di violazioni dei diritti umani.

(Sofia Ena)

UE, no alla mobilità giovanile nel post-Brexit. Nonostante la Brexit, l'Unione Europea persiste nel suo impegno per favorire gli scambi culturali. La Commissione europea ha infatti presentato una proposta al Consiglio UE per avviare negoziati con il Regno Unito al fine di agevolare la mobilità giovanile. Questa iniziativa è una risposta alle difficoltà incontrate dopo l'uscita del Regno Unito dall'UE, incluse le limitazioni nell'accesso e l'abbandono del programma Erasmus+ da parte del governo britannico a causa dei costi sostenuti e della scarsa partecipazione degli studenti, in parte attribuita alla mancanza di interesse per le lingue straniere. Tuttavia, il Governo Britannico ha escluso la proposta, preferendo stipulare accordi bilaterali con i singoli paesi.

(Sofia Ena)

Bianca Franzini e Sofia Ena

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Croazia, i Conservatori trionfano alle elezioni. Nelle elezioni legislative del 17 aprile, i conservatori dell'Unione Democratica Croata (HDZ) sono in testa, ma con un numero di seggi inferiore rispetto al 2020, prevedendo trattative complicate per formare una maggioranza. L'HDZ ha ottenuto 61 seggi, mentre il Partito Socialdemocratico (SDP) ha conquistato 42 seggi, entrambi lontani dai 76 necessari per governare. Il Movimento Patriottico, la terza forza, si è detto pronto a trattare. La campagna elettorale è stata tesa, con la corruzione come tema centrale, data la storia dell'HDZ. Il tasso di affluenza è stato superiore al 60%, con oltre 15 punti percentuali in più rispetto alle scorse elezioni parlamentari del 2020.


Kosovo, sì del Consiglio d’Europa all’adesione del Paese balcanico. L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha votato a favore dell'adesione del Kosovo all'organizzazione internazionale, con 131 voti favorevoli, 29 contrari e 11 astensioni. La decisione finale spetterà al Comitato dei Ministri degli Esteri del Consiglio d'Europa, prevista per metà maggio a Strasburgo. La Serbia ha condannato aspramente questa decisione preliminare, definendola vergognosa e sottolineando la mancanza di requisiti basilari in materia di diritti umani e libertà nel Kosovo. Al contrario, l'Albania ha accolto positivamente il voto, vedendolo come un momento storico per il Kosovo e riconoscendo i suoi progressi e potenziali.


Alessandro Alloro 


MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Golfo-Israele: intesa tattica o strategica? Pt.1 La risposta di Teheran all’attacco israeliano alla sezione consolare iraniana di Damasco è stata arginata grazie alla collaborazione tra forze israeliane, americane, britanniche, francesi e alcune nazioni arabe che hanno respinto droni e missili della Repubblica islamica. Tuttavia, l'idea di una coalizione arabo-israeliana nei sensi di una rinforzata alleanza militare è un sogno che non si avvera. Nonostante i commentatori filo israeliani abbiano esaltato questa collaborazione come un segno di un "nuovo Medio Oriente", la situazione è più complessa. Quello che si deduce dall’analisi della stampa dei Paesi del Golfo – in particolare di Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita – è il timore che l’escalation si allarghi ulteriormente, a scapito dei propri interessi nazionali strategici.

(Sara Oldani)

Golfo-Israele: le conseguenze sul processo di normalizzazione. Pt. 2 Se nel breve periodo l’Iran sembra la minaccia più grande e più vicino alle monarchie del Golfo, non è così scontata la strutturazione di un’effettiva architettura securitaria con l’asse Tel Aviv-Golfo arabo. Le principali conseguenze dello scontro diretto tra Israele e Iran sul sistema regionale, però, non vanno sottostimate come l’ulteriore riprova che la sicurezza degli attori del Golfo si basi ancora sugli Stati Uniti e che, nonostante il dramma palestinese, la minaccia iraniana viene percepita giustificabile per mantenere la normalizzazione (ufficiale o ufficiosa) di questi Paesi con Israele. Un attacco diretto di Israele all'Iran potrebbe tuttavia influenzare le relazioni con i Paesi arabi; se gli Emirati hanno spesso espresso la volontà di voler proseguire sul cammino degli Accordi di Abramo e della normalizzazione con lo Stato ebraico, il regno saudita di bin Salman si trova in un difficile equilibrio nel quale fa fatica ad adottare una coerente strategia.

(Sara Oldani)

Turchia, il Sultano e Hamas: lo scorso mercoledì il presidente turco ha destato scandalo con il suo discorso al parlamento, in cui ha paragonato il gruppo terroristico Hamas alle milizie irregolari Kuva-yi Milliye, le quali parteciparono alla guerra di indipendenza combattuta tra il 1919 e il 1922 contro la Grecia e le potenze occidentali. Le opposizioni kemaliste sono insorte, accusando il presidente di voler strumentalizzare la storia fondativa del paese per i propri calcoli propagandistici. Nel fine settimana, il presidente ha ospitato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh. Dopo le recenti sconfitte elettorali alle amministrative, il leader turco cerca di recuperare parte del consenso perso tra l’elettorato più conservatore, ergendosi a paladino della causa palestinese e padrino del gruppo islamista.

(Michele Magistretti)



Sara Oldani e Michele Magistretti



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Iran, nuove sanzioni da parte di Regno Unito e Stati Uniti nei confronti di Teheran. Le nuove sanzioni, adottate in risposta all’attacco missilistico iraniano a Israele, coinvolgono sia individui che enti della Repubblica islamica. Tra questi ultimi vi è anche il ministro della Difesa, il generale Mohammad Reza Ashtiani. Nella notte di domenica scorsa, Teheran ha lanciato oltre 300 droni e missili verso Israele, in segno di risposta all’attacco israeliano all’ambasciata iraniana a Damasco. Da parte inglese, le sanzioni includono il congelamento dei beni nel Regno Unito e il divieto di ingresso nel paese. Dall’altro lato le sanzioni americane hanno coinvolto 16 persone e varie entità e aziende iraniane che operano nella produzione di droni o dei loro componenti.

Palestina, veto americano sulla risoluzione per l’ingresso della Palestina all’ONU. La risoluzione presentata dall’Algeria che avrebbe riconosciuto a pieno titolo l’adesione della Palestina tra le “Nazioni Unite” - ad oggi soltanto “osservatore” non membro - ha visto il voto favorevole di 12 paesi, l’astensione di Regno Unito e Svizzera e l’unico veto da parte degli Stati Uniti. La risposta dell’Autorità palestinese non si è fatta attendere; quest’ultima ha definito il veto americano come un “atto di aggressione” che non farà altro che inasprire le ostilità nella regione.




Davide Shahhosseini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandro Alloro: Europa Centro-Orientale e Russia

Alessandro Dowlatshahi: America Latina

Alessia Boni: America Latina

Aurelia Puliafito: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Oppia: Asia ed Estremo Oriente

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lisa Pasolini: Diritti Umani

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Serena Basso: America Latina

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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