Il Consiglio dell'Ue ha adottato l'ottavo pacchetto di sanzioni alla Russia

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  Valentina Ruaro
  12 ottobre 2022
  3 minuti, 30 secondi

Alla luce dell’escalation dell’aggressione russa, della sua illegittima annessione di territori ucraini sulla base di “referendum” fittizi, dell’arruolamento di 300 mila riservisti, delle minacce di uso dell’arma nucleare e del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream, il Consiglio ha emanato l’ottavo pacchetto di sanzioni economiche ed individuali contro la Russia.

Il pacchetto include una serie di misure volte a rinforzare la pressione sul governo e l’economia russa ed indebolire le capacità militari del Cremlino. “La Russia ha portato l’invasione dell’Ucraina a un nuovo livello, siamo determinati a far pagare al Cremlino questa ulteriore escalation”, ha affermato la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.

Al centro del pacchetto vi è un’ulteriore limitazione degli scambi commerciali, che “costerà al Cremlino altri 7 miliardi di euro in entrate”. È stato previsto un isolamento ulteriore dell’economia russa, per privare il complesso militare del Cremlino di tecnologie chiave: “Si tratta di ulteriori prodotti per l’aviazione, componenti elettronici e sostanze chimiche specifiche”, ha anticipato von der Leyen. Sono state introdotte ulteriori restrizioni alle importazioni di pasta di legno e carta, sigarette, plastica e cosmetici, elementi utilizzati nell’industria della gioielleria quali pietre e metalli preziosi, che generano entrate importanti per il Cremlino. Inoltre, nel pacchetto sarà introdotto un “tetto massimo al prezzo del petrolio russo per i Paesi terzi”, il tetto al prezzo ridurrà significativamente il ricavo russo derivante dalle esportazioni di gas. “Abbiamo già deciso di vietare il trasporto di greggio russo via mare nell’Unione Europea a partire dal 5 dicembre”, ha affermato von der Leyen aggiungendo, “stiamo gettando le basi legali per questo tetto al prezzo del petrolio”.

In aggiunta, sarà introdotto il divieto per i cittadini europei di ricoprire cariche negli organi direttivi di entità o organismi russi di proprietà statale e di fornire servizi di architettura e ingegneria, o servizi di consulenza informatica e legale in Russia perché Mosca “non dovrebbe beneficiare delle conoscenze e delle competenze europee”. Inoltre, saranno intensificati gli sforzi per reprimere l’inosservanza delle misure restrittive. “Stiamo aggiungendo una nuova categoria, con cui saremo in grado di schedare le persone che aggirano le nostre sanzioni", ad esempio, chi compra beni nell’Ue e li trasporta in Russia passando per i Paesi terzi. “Credo che avrà un grande effetto deterrente, rendendo a Putin ancora più difficile sostenere la guerra”, ha aggiunto la presidente della Commissione.

Vengono sanzionati individui che hanno preso parte nell’organizzazione dei referendum farsa volti ad annettere i territori ucraini. “Il Cremlino sta seguendo lo stesso schema che abbiamo già visto in Georgia nel 2008 e in Crimea nel 2014", ha affermato l’alto rappresentante Borrell aggiungendo “sono sicuro di poter parlare a nome degli Stati membri dell’Unione Europea, che nessuno di loro riconoscerà il risultato falsificato dei referendum farsa” nelle province ucraine occupate di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Sanzioni individuali saranno indirizzate anche ai funzionari di alto livello del ministero della Difesa russo e ai personaggi noti che diffondono disinformazione sulla guerra.

Le sanzioni dell’UE nei confronti della Russia si stanno dimostrando efficaci. "Sulle sanzioni, le istituzioni Ue hanno finora dimostrato unità, leadership, pragmatismo e realismo necessari, dobbiamo far sì che si continui ad avere supporto importante per queste misure. Ma come già detto, in parallelo oggi è necessario che l'Ue concretizzi misure di sostegno a imprese e famiglie", ha commentato Marco Zanni, europarlamentare del Carroccio e presidente del gruppo Identità e Democrazia, nel suo intervento alla plenaria di oggi. "Abbiamo bisogno che il peso di queste misure non ricada sui cittadini, che si aspettano tempi difficili in vista dell'inverno". L’Ungheria, invece, ha aspramente criticato l’impatto delle sanzioni. Il portavoce del premier ungherese Orban, Zoltan Kovacs ha scritto in un tweet, citando il ministero degli Esteri: "Le nuove sanzioni dell'Ue non danneggiano gli interessi dell'Ungheria poiché sono state concesse esenzioni da qualsiasi nuova sanzione dell'Ue che avrebbe violato gli interessi dell'Ungheria e messo in pericolo la sicurezza del nostro approvvigionamento energetico".

Fonti consultate per il presente articolo:

https://www.consilium.europa.e...

https://italy.representation.e...

https://www.agenzianova.com/ne...

https://www.eunews.it/2022/09/...

https://www.fanpage.it/esteri/...

Fonte immagine: https://pixabay.com/images/sea...

 

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L'Autore

Valentina Ruaro

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna e attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Studi sulla Sicurezza, l'Intelligence e la gli studi strategici, con un percorso accademico che include prestigiose istituzioni come l'Università di Glasgow, l'Università di Trento e l'Università Karlova di Praga.

Nel campo accademico, collaboro come autrice per Mondo Internazionale, affrontando temi fondamentali sul ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare attenzione all’Unione Europea e alla NATO. Inoltre, per coinvolgere un pubblico più ampio, produco anche contenuti su Instagram per MI Post. Attualmente, sto svolgendo un tirocinio presso il NATO Defense College a Roma, dove approfondisco le mie competenze nell'ambito dell'educazione, della sicurezza e della difesa.

Ho maturato esperienza nel settore della ricerca lavorando per l'European Army Interoperability Centre di Bruxelles, concentrandomi sull'interoperabilità degli stati membri e sul ruolo esterno dell’UE.

I miei interessi ruotano attorno alla geopolitica, alla CSDP dell'UE, alla difesa NATO, con un focus geografico sulla regione Euro-Atlantica e il Medio Oriente, in particolare la Siria.

Motivata dall'empatia e da una determinazione incessante per il cambiamento, sono pronta a continuare a plasmare conversazioni e azioni nel campo della sicurezza internazionale e della difesa.

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I hold a Bachelor's degree in International Relations and Diplomatic Affairs from the University of Bologna, and I am currently pursuing a Master's degree in Security, Intelligence, and Strategic Studies. My academic journey includes esteemed institutions such as the University of Glasgow, the University of Trento, and Charles University in Prague.

Within the academic realm, I collaborate as an author for Mondo Internazionale, addressing pivotal topics concerning the roles of international organisations, particularly focusing on the European Union and NATO. Additionally, I engage a broader audience by creating content on Instagram for MI Post. I am currently interning at the NATO Defense College in Rome, further honing my skills in the education, security, and defence sectors.

I have gained research experience while working at the European Army Interoperability Centre in Brussels, where I focused on member states' interoperability and the EU's external role.

My interests revolve around geopolitics, EU Common Security and Defence Policy (CSDP), and NATO defence, with a geographical focus on the Euro-Atlantic region and the Middle East, specifically Syria.

Driven by empathy and an unwavering determination for positive change, I am prepared to continue shaping discussions and actions in the field of international security and defence.

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