La Commissione indaga su Meta e TikTok

A rischio ci sarebbe la trasparenza delle campagne elettorali per le Europee

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  Michele Bodei
  04 maggio 2024
  2 minuti, 56 secondi

La Commissione ha avviato un procedimento formale contro Meta - società di Facebook e Instagram - per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA), il regolamento europeo in vigore da meno di un anno sulla sicurezza e sulla trasparenza dei servizi digitali. L’UE accusa l’azienda di non aver agito efficacemente contro la circolazione di contenuti di disinformazione e le pubblicità ingannevoli sui due social network.

Le accuse in dettaglio: quali sono le violazioni?

Le presunte violazioni riguardano le politiche e le pratiche di Meta relative alla pubblicità ingannevole e ai contenuti politici sui suoi servizi. Riguardano anche la mancanza di uno strumento efficace di monitoraggio del dibattito civico e delle elezioni in tempo reale da parte di terzi prima delle elezioni al Parlamento Europeo, sullo sfondo della dismissione da parte di Meta del suo strumento pubblico di analisi in tempo reale CrowdTangle. Questo svolgeva la funzione di consentire il monitoraggio delle elezioni in tempo reale da parte di ricercatori, giornalisti e società civile. Le recenti Linee guida della Commissione per i fornitori di Piattaforme Online Molto Grandi sui rischi sistemici per i processi elettorali dettano che l'accesso a questi strumenti sia, invece, ampliato in questa fase pre-elettorale.

Secondo la Commissione, la trasparenza delle campagne elettorali sarebbe a rischio senza un sistema di tracciamento della disinformazione, soprattutto dopo le recenti accuse di interferenza contro Mosca. 

Ulteriori sospetti indicano che il meccanismo per segnalare contenuti illegali sui servizi ("Notice-and-Action"), i meccanismi di ricorso degli utenti e di gestione delle lamentele interne non siano conformi ai requisiti del Digital Services Act e che ci siano carenze nella fornitura di accesso ai dati pubblicamente disponibili ai ricercatori.

La proliferazione di pubblicità ingannevoli e di campagne di disinformazione contenuti possono rappresentare un importante rischio per le prossime elezioni.

Nel mirino c’è anche l’ultima decisone dell’azienda di abbassare la circolazione nei feed di Instagram e Facebook i contenuti politici, che si sospetta non sia conforme alle norme sulla trasparenza.

Cosa aspettarsi

In base a quanto stabilisce il regolamento, ora Meta dovrà:

  • cooperare con la Commissione fornendo le informazioni necessarie per effettuare le sue valutazioni;
  • prendere tempestivamente tutte le misure necessarie per garantire il servizio che prima era fornito da CrowdTangle;
  • e comunicare tempestivamente quali azioni correttive sono stare adottate.

Se Meta dovesse adottare le misure richieste - o se queste fossero giudicate insoddisfacenti - allora potrebbero essere applicate dalla Commissione.

Non solo Meta, anche TikTok

Un’istruttoria è stata avviata anche contro TikTok Lite, la versione del social cinese che sembra tutt’altro che “leggera”. Si sospetta che un controverso programma a premi - creato per tenere gli adolescenti sulla piattaforma più possibile - possa essere nocivo e causare dipendenza.

Non sarebbe finita qui. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen in un dibattito politico a Maastricht ha ammesso di non escludere di vietare TikTok nell'Unione europea - se rieletta alla guida della Commissione - sulla scia dell’ultimo intervento degli Stati Uniti. 

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Michele Bodei

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