La Diplomazia Economica e l'Iniziativa dell'UE contro le Sovvenzioni Cinesi

Le Tensioni Commerciali e la Mossa dell'UE contro Nuctech

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  Riccardo Carboni
  01 maggio 2024
  3 minuti, 18 secondi

L'intesa tra l'Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese, dopo una lunga fase di tensioni e aspre discussioni, sembra finalmente volgere verso una nuova fase. Il confronto, che ha visto l'UE impegnata in una battaglia diplomatica e commerciale con Pechino, ha raggiunto un punto di svolta con l'azione decisa degli investigatori dell'UE negli uffici di Nuctech, un noto produttore di scanner di sicurezza. Questo caso, che coinvolge le sedi olandesi e polacche dell'azienda, è solo l'ultimo capitolo di una serie di controversie che hanno caratterizzato le relazioni tra le due potenze.

La mossa dell'UE, con il coinvolgimento diretto nelle pratiche commerciali di un'azienda legata al figlio del predecessore di Xi Jinping, Hu Jintao, è stata accolta con prevedibile sdegno da parte della Cina: l'azione è stata interpretata come un segnale inequivocabile della crescente determinazione dell'UE nel proteggere i propri interessi commerciali e contrastare le presunte sovvenzioni statali cinesi che favoriscono le imprese nazionali a discapito dei concorrenti europei. Questo episodio assume un'importanza particolare alla luce dell'imminente visita di Xi Jinping in Europa, prevista per il mese di maggio. Il viaggio, il primo dopo un intervallo di cinque anni, sarà seguito con grande attenzione poiché segna un cambiamento significativo nell'atteggiamento dell'Europa nei confronti della Cina e potrebbe delineare il corso futuro delle relazioni tra le due parti.

Per anni, l'UE ha adottato un approccio accomodante verso Pechino, cercando di risolvere le controversie attraverso il dialogo anziché il confronto diretto. Tuttavia, di fronte alla persistente sfida delle sovvenzioni statali cinesi e alle crescenti preoccupazioni per la protezione delle tecnologie fondamentali, l'UE sembra aver riconsiderato la propria strategia. Le recenti indagini sull'industria automobilistica eolica e sui dispositivi medici, avviate dall'UE per valutare il "rivalutare il partenariato UE-Cina", testimoniano questo cambiamento di rotta. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato la necessità di una concorrenza leale e ha enfatizzato la determinazione dell'UE nel proteggere i propri interessi commerciali. Questo segnale di fermezza arriva in un momento cruciale, quando l'UE sta consolidando le proprie difese commerciali e sta valutando l'efficacia dei suoi strumenti di protezione.

Tuttavia, la nuova posizione dell'UE comporta anche rischi e sfide. Mentre da un lato rafforza i legami con gli alleati statunitensi, dall’altro potrebbe scatenare una serie di rappresaglie da parte della Cina e portare a un nuovo periodo di tensioni commerciali. Gli Stati Uniti hanno accolto con favore il nuovo approccio dell'UE e si sono impegnati a collaborare per affrontare le pratiche commerciali scorrette della Cina, ma la reazione di Pechino a fronte a questa crescente pressione è ancora in fase di valutazione.

Oltre alle indagini sulle sovvenzioni, l'UE sta considerando la sfida alla Belt and Road Initiative cinese, cercando di competere con Pechino nei settori chiave delle miniere e dell'energia in Africa e Asia Centrale. Questo rappresenta un ulteriore segnale del cambiamento di rotta dell'UE e della sua determinazione nel difendere i propri interessi geopolitici e commerciali.

Nonostante le potenziali ritorsioni da parte della Cina, l'UE sembra decisa a perseverare nel suo nuovo corso. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen è consapevole delle sfide, ma è determinata a proteggere gli interessi europei e a mantenere la sua posizione nel panorama politico europeo.

In un momento in cui l'Europa sta riconsiderando le sue dipendenze dalle autocrazie, è fondamentale per l'UE adottare una posizione decisa nei confronti della Cina. Nonostante la massiccia presenza di rischi e incertezze, l'UE sembra essere pronta a sfruttare appieno le sue risorse e a difendere la sua autonomia economica e geopolitica.

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L'Autore

Riccardo Carboni

Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

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