L’impatto mentale ed emotivo della perdita dell’udito

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  Redazione
  24 febbraio 2024
  5 minuti, 52 secondi

A cura del Dott. Pierpaolo Piras, Specialista in Otorinolaringoiatria e componente del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Se hai notato che non senti bene oppure ti è stata diagnosticata una perdita dell'udito, sappi che non sei il solo. Circa 37,5 milioni di persone negli Stati Uniti hanno difficoltà di udito. Ciò può variare dalla necessità quotidiana di aumentare il volume della TV domestica sino alla completa perdita dell'udito o alla sordità. La perdita dell’udito può verificarsi in ogni momento della vita, ma il rischio che questo avvenga aumenta con l’avanzare dell’età. Gli studi sulla popolazione occidentale evidenziano che più persone sulla sessantina soffrono di ipoacusia rispetto a qualsiasi altra fascia di età, incidendo fino ad 1 persona su 3 di età pari o superiore a 60 anni.

L’isolamento

E’ questa una delle conseguenze cliniche secondarie alla diminuzione della capacità uditiva. Ovvero essa influisce sostanzialmente sulla capacità – e di conseguenza sulla possibilità - di comunicare con gli altri con il rischio di condurre ad una sempre maggiore solitudine e al declino delle facoltà cognitive, specie degli anziani.

Nell’ambito delle caratteristiche individuali, questo fenomeno presenta una certa variabilità, ma è dimostrato che la perdita dell'udito non trattata adeguatamente è associata anche al rischio di nevrosi depressiva. Gli studi scientifici lo confermano e non sono colpiti solo gli anziani. La migliore letteratura scientifica sull’argomento riferisce che oltre l’11% degli adulti di età superiore ai 18 anni che hanno difficoltà di udito affermano di aver sofferto di depressione da moderata a grave.

Si tratta di circa il 5% in più rispetto agli adulti che non hanno perdite uditive. Le donne e le persone di età inferiore ai 70 anni sembrano soffrire maggiormente di effetti depressivi.

L’isolamento sociale è un altro problema legato alla perdita dell’udito. Una situazione che genera la percezione negativa del proprio stato di benessere, riduce grandemente sia l’autostima che la fiducia in se stessi. Uno degli effetti, se non sei sicuro di aver sentito e capito bene le parole, è che tenti di indovinare il significato - quasi sempre accade in modo errato - e di sembrare magari sciocco o di non capire in tutta franchezza ciò che ti viene comunicato.

Questo potrebbe anche indurti a chiuderti in te stesso oppure, ancora peggio, a incrementare la propria loquela nel tentativo di nascondere che in realtà non hai capito bene cosa si sta dicendo, dando alle persone una falsa impressione di te stesso.

L’ansia

Per altri versi, la perdita dell'udito può causare ansia, in particolare tra gli adulti più giovani e quindi più impegnati nelle attività sociali, ovvero la fascia di età compresa tra 20 e 64 anni. L'ansia potrebbe essere correlata alla paura di come potresti essere percepito in quanto capita che fraintendi le parole oppure interi discorsi.

Altri problemi legati alla perdita dell’udito potrebbero non essere così evidenti ma possono essere seri. Ad esempio, se non riesci a sentire correttamente, potresti interpretare male o non seguire le importanti istruzioni a seguito di una visita dal medico o di una particolare procedura da seguire con attenzione nell’attività di lavoro. Il risultato potrebbe produrre complicazioni cliniche e possibili ricoveri ospedalieri.

Segni che la perdita dell'udito sta influenzando la tua vita

E’ acclarato che anche i più giovani sono colpiti dalla perdita dell’udito e l’impatto sulle loro vite può essere diverso. Nei giovani o anche negli anziani, alcuni segnali di diminuzione dell’udito possono in realtà celare recare sintomi relativi ad altre problematiche cliniche. Alcuni comportamenti, come la richiesta di ripetizione delle domande e/o della risoluzione di problemi, potrebbero essere i sintomi prodromici di un declino uditivo e pertanto anche cognitivo.

Attendere peggiora solo le cose

Infatti, non deve accadere. Milioni di persone con disturbi dell’udito possono trarre beneficio dall’utilizzo di apparecchi acustici. Questo è il virtuoso destino della maggior parte di coloro che accusano una perdita di udito. Secondo la ricerca scientifica, le persone ipoacusiche impiegano circa 7 anni da quando riconoscono qualcosa che non va a quando cercano un concreto aiuto compensativo e terapeutico. Tale sequenza temporale presenta variazioni individuali: maggiore è la difficoltà uditiva percepita dai pazienti, prima giungeranno alle fasi compensative e terapeutiche della propria sordità. Ma anche in questo caso si tratta di un ritardo che si accorcia intorno ai 4-5 anni.

I ritardi potrebbero essere dovuti a molte ragioni. Per alcuni, è lo stigma della perdita dell'udito e/o l’imbarazzo che altri vedano l’apparecchio acustico che stai indossando. Il costo necessario per i test potrebbe essere un’altra preoccupazione, ma potrebbe non essere necessario.

Gli esami valutativi della carenza uditiva vengono in genere eseguiti presso il servizio sanitario nazionale da audiologi e generalmente sono coperti da qualsiasi piano assicurativo. Detto questo, gli apparecchi acustici in sé non sono economici e costano alcune migliaia di euro. Sebbene alcune polizze assicurative possano fornire una copertura parziale, ma non tutte lo fanno.

Ci vuole tempo per adattarsi

Può volerci del tempo per abituarsi agli apparecchi acustici. La media riscontrata è di circa 2 o 3 settimane. Alcune persone si aspettano che l'effetto sia lo stesso immediato di quando si acquista un nuovo paio di occhiali. All'improvviso le cose che vedi sono più nitide e chiare, ma sentire è un po' più complicato di così in quanto si aggiunge la menomazione della facoltà interpretativa (intelligibilità) delle sensazioni sonore.

Gli apparecchi acustici amplificano tutti i suoni intorno a te, compreso il rumore di fondo che filtriamo naturalmente. Quindi ci vuole un po' per abituarsi. La protesi acustica che verrebbe adattata potrebbe richiedere alcune regolazioni del dispositivo per ottenere le impostazioni più adatte a te.

Cosa fare se avverti gli effetti di una perdita uditiva

Esistono alcuni suggerimenti da adottare per aiutare le persone che si sentono depresse o sofferenti di isolamento sociale a causa della propria ipoacusia:

  • Trascorri del tempo con altre persone che hanno un atteggiamento positivo: è dimostrato che stare a lungo con persone ottimiste può sollevare il proprio tono dell’umore.
  • Affronta con maggiore realismo i tuoi problemi di udito (e non solo) e adatta la tua vita come meglio può conseguirne.
  • Non essere timido nel chiedere gentilmente a qualcuno di ripetere ciò che ha detto: è grandemente meglio piuttosto che evitare le conversazioni, ritirarsi o peggio ancora quello di isolarsi.
  • Inizia con una routine di “allenamento” regolare per acquisire l’abilità all’uso della protesi acustica per ridurre il rischio complessivo di declino cognitivo, ansia e depressione.
  • Evitare situazioni che rendono difficile la comoda audizione, come concerti musicali ad alto volume, ristoranti, ecc.

Anche se alcuni tipi di protesi acustica compensano questo genere di circostanze rumorose.

  • Entra in contatto con gli altri organi di senso (tatto, gusto, vista) per migliorare la tua vita quotidiana e sentirti meno come se stessi perdendo qualcosa.

Ma la cosa più importante in assoluto è quella di non aspettare un momento per chiedere aiuto.

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