Partenariato strategico tra Russia e Corea del Nord

Impatti e sfide nel continente asiatico

  Articoli (Articles)
  Francesco Oppia
  14 luglio 2024
  4 minuti, 59 secondi

Durante la sua ultima visita in Corea del Nord nel giugno scorso il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un accordo con il suo omologo Kim Jong Un. Successivamente, il dittatore nordcoreano ha elevato il patto ad un'alleanza. L’intesa prevede l’impegno al supporto reciproco con tutti i mezzi a propria disposizione nel caso in cui uno dei due contraenti subisca un'aggressione, sebbene non sia previsto alcun tipo di automatismo. Essa include anche la formalizzazione della cooperazione a livello tecnico-militare implicante l’invio di munizioni per la guerra in Ucraina da parte di Pyongyang e trasferimenti tecnologici e alimentari da parte di Mosca.

La firma di questo accordo si compie in un contesto internazionale maldisposto verso le due nazioni firmatarie, a causa della sopracitata guerra in Ucraina e dello sviluppo del programma nucleare nordcoreano. Sulla base di quanto scritto, questa intesa si potrebbe considerare come un tentativo di consolidare il fronte dei Paesi sfavorevoli all’attuale ordine internazionale a guida statunitense. Alle due nazioni firmatarie si affianca politicamente la superpotenza cinese, avente anch’essa una clausola di mutua difesa con Pyongyang, fortemente coinvolta nelle dinamiche regionali e importante voce di contestazione e riforma dell’attuale sistema globale.

Dal punto di vista cinese, la crescente collaborazione militare tra Corea del Nord e Russia potrebbe minare l'influenza quasi esclusiva che Pechino attualmente esercita su Pyongyang. Inoltre, l’eccessiva polarizzazione della regione potrebbe determinare una dinamica conflittuale fra blocchi in contrapposizione a Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

Per questo motivo la Cina è stata molto attenta e chiara nell'inquadrare le relazioni tra i tre Paesi come tre rapporti bilaterali anziché una coalizione. La Cina desidera infatti mantenere una certa libertà di manovra invece di essere ingabbiata in un accordo polarizzante nel nord-est asiatico. Ciò eliminerebbe la possibilità di Pechino di mantenere un buon rapporto con l'Occidente, in particolare con l’Europa, il Giappone e la Corea del Sud. Una coalizione con la Russia e la Corea del Nord, invece, seppellirebbe questa prospettiva.

Alla luce di quanto affermato finora, per valutare la coesione politica fra queste tre nazioni, in assenza di un quadro multilaterale definito, è necessario prendere in considerazione i rapporti bilaterali esistenti fra i singoli Stati.

Storicamente il rapporto fra Russia e Cina è stato caratterizzato da rilevanti fluttuazioni, con periodi di elevata tensione se non aperta ostilità. In seguito al termine dell’esperienza sovietica e il conseguente indebolimento dello Stato russo, i due Paesi hanno vissuto un periodo di riavvicinamento diplomatico ed economico. Questo ha comportato lo sviluppo di istituzioni condivise, quali la Shanghai Cooperation Organization e il gruppo BRICS, e il supporto reciproco in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Supporto che non è venuto meno in seguito all’aggressione russa in Ucraina. Tuttavia, attualmente non esiste alcun trattato che vincoli le due potenze in un'alleanza formale e talvolta queste hanno interessi divergenti e contrastanti, come in Asia centrale e in India. La Russia mantiene con quest’ultima interazioni diplomatiche ed economiche, ivi inclusa la fornitura di armamenti, al contrario della Cina che vi intrattiene rapporti ostili.

Dal punto di vista economico, Mosca dipende significativamente da Pechino, che rappresenta il suo principale partner commerciale. Tuttavia, nel 2023, la Russia si collocava soltanto al sesto posto tra i partner commerciali della Cina. Le due economie mostrano un elevato grado di complementarità: la Russia è ricca di materie prime, mentre la Cina ha un grande fabbisogno di queste risorse. Attualmente, le esportazioni russe verso Pechino sono fortemente dominate dal settore energetico, che rappresentava oltre la metà delle esportazioni russe nel 2020. Tuttavia, secondo alcuni analisti, la diffusione delle auto elettriche e gli ingenti investimenti in energie rinnovabili potrebbero progressivamente ridurre la dipendenza cinese dalle materie prime russe e conseguentemente mutare la natura del rapporto esistente fra le due nazioni.

Per quanto riguarda i rapporti tra Russia e Corea del Nord, invece, prima della guerra in Ucraina le relazioni diplomatiche fra i due Paesi erano caratterizzate da una certa distanza. Nonostante i precedenti tra la Corea del Nord e l'Unione Sovietica, infatti, Mosca ha appoggiato l’imposizione di sanzioni a Pyongyang in sede ONU. Tuttavia, l'invasione dell'Ucraina ha fornito una base per la convergenza politica tra i due Paesi. La Corea del Nord ha fornito sostegno diplomatico alla Russia riconoscendo l'indipendenza delle province separatiste dell'Ucraina sotto il controllo di Mosca. Il sostegno politico russo, invece, fornisce alla Corea del Nord protezione e impunità da ulteriori condanne del Consiglio di Sicurezza in relazione ai lanci di missili e satelliti in violazione del diritto internazionale.

Nel corso degli anni, vi sono state numerose frizioni tra Cina e Corea del Nord. Pechino ha sostenuto le sanzioni contro Pyongyang in sede ONU, nonostante la Cina sia il principale partner commerciale della Corea del Nord ed esista un trattato di mutua difesa tra i due Paesi. Inoltre, la Cina non ha attivamente sostenuto la Corea del Nord nel confronto con gli Stati Uniti.

In conclusione, l'attuale partenariato strategico tra Russia e Corea del Nord sembra destinato a consolidarsi e perdurare nel tempo, considerando il contesto internazionale di isolamento che entrambi i Paesi affrontano. Tuttavia, coinvolgere pienamente la Cina in questa alleanza appare problematico, date le significative relazioni economiche e politiche che Pechino intrattiene con l'Europa e con Paesi filoccidentali. Pechino, al momento, sembrerebbe voler mantenere rapporti bilaterali separati anziché unirsi ad un'alleanza trilaterale che potrebbe polarizzare ulteriormente la regione. Tuttavia, a meno che Pechino, Mosca e Pyongyang rinuncino alle loro aspirazioni espansionistiche - un'eventualità attualmente remota - tale dinamica sembrerebbe inevitabile. Questo potrebbe esacerbare i processi regionali, perpetuando il processo di polarizzazione in corso.


Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2024

Condividi il post

L'Autore

Francesco Oppia

Autore di Mondo Internazionale Post

Categorie

Asia Orientale

Tag

Russia Corea del Nord Cina SCO Asia