Lingua dei Segni

Social media e inclusività

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  Chiara Giovannoni
  12 September 2023
  4 minutes, 1 second

Con il sempre maggiore utilizzo che viene fatto dei social media, sorge spesso la questione se queste piattaforme siano solo luoghi di svago e divertimento o se invece possano essere utilizzate anche per questioni educative. Infatti, cresce ogni giorno il numero di pagine in cui vengono insegnate lingue straniere, dove si parla di cultura, attualità e di politica. In molti casi, i brevi video tipici di Instagram e TikTok vengono utilizzati come banco di scuola per l’apprendimento e la diffusione della lingua dei segni creando un vero e proprio tentativo di inclusione.

La Lingua dei Segni italiana, in breve LIS, è una lingua in continua evoluzione, che si è modificata nel corso degli anni. Si tratta di una lingua che viaggia sul canale visivo-gestuale ed è quindi composta da componenti manuali, come il movimento delle mani, e da componenti non-manuali, come l’espressione facciale e la postura. La LIS accompagna ogni fase della vita di una persona sorda. In particolare, essa permette ai bambini di sviluppare abilità linguistiche e intellettive prima dell’acquisizione della lingua parlata. La lingua dei segni, grazie alle sue componenti manuali permette la comunicazione anche nei luoghi con condizioni esterne che ostacolano altre tipologie di comunicazione, come luoghi con luci soffuse e discoteche.

Nonostante vi sia l’idea che esista un’unica lingua dei segni al livello internazionale, in ogni paese si è invece sviluppata nel corso dei secoli, una lingua con caratteristiche proprie, legate spesso alla cultura di appartenenza. L’Italia solo nel maggio 2021 ha riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale, dopo una lotta pluridecennale portata avanti dalla comunità e dall’Ente Nazionale Sordi (ENS) che, fondata nel 1932, rappresenta la più antica e grande associazione di sordi in Italia. È l’Art. 34 del Decreto Sostegni ter, entrato in vigore nel settembre 2022, a sottolineare come la Repubblica riconosca, promuova e tuteli la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST). A livello internazionale, grazie alla risoluzione A/RES/72/161 adottata nel 2017 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 23 settembre è stato riconosciuto come Giornata Mondiale delle Lingue dei Segni. L’obiettivo è quello di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel mondo, costruendo una giornata in cui inclusione e divertimento si uniscono per supportare una comunità che ad oggi conta più di 70 milioni di persone.

Sfruttando la condivisione e il seguito che social come Instagram e TikTok offrono, oggi molte persone sorde hanno iniziato a utilizzare queste piattaforme per condividere con il mondo la loro quotidianità. In Italia, dal febbraio 2022 The Sign Dance, un progetto supervisionato da professionisti LIS dell’Ente Nazionale Sordi, trasforma i balletti tipici di TikTok in uno strumento divertente e semplice per avvicinare le persone alla lingua dei segni. Infatti, grazie a micro-lezioni con parole ed espressioni della LIS, l’obiettivo è quello di diminuire il divario linguistico tra la comunità sorda e il resto della popolazione. Secondo alcune stime, ad oggi solo 100.000 italiani conoscono la Lingua dei Segni, comportando una grande difficoltà per i sordi a procedere con una comunicazione efficace. The Sign Dance, così come The Deaf Soul, sono pagine social, e non solo, create con l’obiettivo di costruire un ponte comunicativo per favorire l’integrazione di due realtà così diverse e allo stesso tempo molto vicine.

La sordità rappresenta per molti un forte ostacolo comunicativo e per questo motivo, brevi corsi di LIS impartiti per udenti e non, rappresenterebbero un primo grande passo verso un ampliamento di questo insegnamento in ambiti scolastici e lavorativi per permettere di abbassare una, anche se invisibile ed impercettibile per molti, vera e propria barriera architettonica. L’avvento del digitale ha rappresentato una rivoluzione nella rivoluzione per le persone sorde, andando a rendere la comunicazione molto più facile ed accessibile grazie a messaggi testuali e alla videocomunicazione. Le lezioni svolte sui social rappresentano quindi un luogo di condivisione non solo della lingua dei segni ma anche della quotidianità delle persone non udenti, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e soprattutto le nuove generazioni affinché la comunità sorda non risulti più come una minoranza in disparte. In una società che fatica ancora a riconoscere la bellezza della diversità, l’uso che in questo caso viene fatto dei social media rappresenta un ottimo modo per includere e per dar voce ad una collettività che lotta ogni giorno per farsi accettare.

Fonti utilizzate per il presente articolo

https://www.bari-e.it/in-attualita/usare-i-social-per-favorire-linclusione-lobiettivo-di-signstyle-lis/

https://linguinsta.com/2022/03/10/lingua-dei-segni-italiana-tiktok/

https://www.ens.it/lingua-dei-segni/

https://psicologia.tesionline.it/psicologia/articolo/sordità-e-social-network-l’influenza-della-rete-sulla-comunicazione-delle-persone-sorde-/28660

https://medium.com/segnale-rumore/quando-la-comunicazione-social-è-sinonimo-di-accessibilità-ba945ef807cc

https://www.instagram.com/thesigndance/

https://www.instagram.com/thedeaf.soul/

https://www.thedeafsoul.com

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=5&art.flagTipoArticolo=0&art.codiceRedazionale=21A03181&art.idArticolo=34&art.idSottoArticolo=3&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-21&art.progressivo=0

https://www.un.org/en/observances/sign-languages-day

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L'Autore

Chiara Giovannoni

Chiara Giovannoni, classe 2000, è laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Strategie Culturali per la Cooperazione e lo sviluppo presso l’Università Roma3.

Interessata alle relazioni internazionali, in particolare alla dimensione dei diritti umani e alla cooperazione.

E’ volontaria presso un’organizzazione no profit che si occupa dei diritti dei minori in varie aree del mondo.

In Mondo Internazionale ricopre la carica di autrice per l’area tematica Diritti Umani.

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Diritti Umani

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Lingua dei segni inclusività Ente Nazionale Sordi