Un Natale a risparmio

Come il rincaro dei prezzi e l'inflazione condizioneranno il Natale 2022

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  Elisa Modonutti
  10 December 2022
  4 minutes, 9 seconds

È giunto dicembre e con esso si inizia a respirare il clima natalizio. Le piazze delle città italiane stanno venendo decorate a festa con alberi e decorazioni di Natale, come pure non mancano le tipiche luci che rendono l’atmosfera di questo periodo dell’anno magica.

Tuttavia, il Natale 2022 sarà un po’ diverso dai precedenti, soprattutto a causa della crescente inflazione e della crisi energetica in atto, che comporteranno sicuramente dei tagli nei consumi, i quali, solitamente, in questo periodo dell’anno, sono molto elevati.

Una diminuzione nei consumi

Se, infatti dopo due anni di emergenza pandemica, nel 2022 si è tornati a respirare l’aria di Natale in una situazione di normalità, senza alcuna norma restrittiva, è anche vero che i consumi e le spese sono in calo rispetto al pre-pandemia. Secondo uno studio di Confcommercio, infatti, se in questo mese di dicembre le spese per i consumi ammonteranno a circa 110 miliardi di euro, nel 2019, esse erano più alte, con una spesa di circa 120 miliardi.

Sempre secondo Confcommercio, anche la spesa per i regali di Natale per quest’anno sarà minore, assestandosi ad una media di 157 pro capite, contro i 169 dell’anno precedente, andando a rappresentare il valore più basso dell’ultimo decennio. Complessivamente si stima che per i soli regali di Natale ci sarà una spesa di 6,9 miliardi, inferiori ai 7,4 miliardi spesi nel 2021, a causa della crisi economica e dell’inflazione in atto che hanno portato a dei rincari dei prezzi dei beni.

I rincari nei prezzi dei beni alimentari

Secondo uno studio del Codacons, per mangiare durante le feste natalizie, quest’anno si spenderanno 340 milioni di euro in più rispetto al 2021.

L’aumento di prezzo colpisce tutti i tipi di generi alimentari, dalla carne (10,5% in più), al pesce (+10%), passando per le uova (+41,7%) e l’olio (+52,3%), e non lascia escluse nemmeno le bevande, con aumenti nel costo del vino (+6%), dei liquori (+5,3%) e perfino dell’acqua minerale (+15,5%).

A questi aumenti non fuggono nemmeno i due dolci di Natale per antonomasia, il pandoro e il panettone, che quest’anno vedranno il loro prezzo aumentare dal 37% al 59% rispetto all’anno precedente.

Gli aumenti dei prezzi delle decorazioni natalizie

Ad aumentare il costo per questo periodo natalizio non sono però solo i generi alimentari, ma anche le decorazioni di Natale. Secondo il Codacons, infatti, gli stessi alberi di Natale sintetici che vengono addobbati nelle case degli italiani hanno visto un aumento del loro prezzo d’acquisto del 40% rispetto al costo medio che possedevano nel 2021.

Anche luci e palline e decorazioni vanno incontro a degli aumenti del prezzo medio, con le luci che registrano un incremento del 25% del loro costo e le palline e decorazioni che mediamente costano il 20% in più rispetto al Natale scorso.

La tredicesima in busta paga

Riprendendo le previsioni sulle spese di Natale stimate da Confcommercio, una variabile da analizzare è la questione della tredicesima in busta paga, che i lavoratori ricevono a dicembre e di cui solitamente una gran quota viene riservata alle spese e agli acquisti per il periodo natalizio. Secondo il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio Mariano Bella: “Dicembre si conferma il mese più importante dell’anno per i consumi ma il clima di fiducia delle famiglie in calo, la forte ripresa dell’inflazione e i rincari delle bollette rischiano di ridurre la quota di tredicesima tradizionalmente destinata alla spesa per i regali di Natale che quest’anno si confermerà intorno ai 160 euro pro capite sostanzialmente in linea con lo scorso anno". Bella sottolinea che “considerando anche i consumi di chi non beneficia di questo emolumento, cioè l’area del lavoro autonomo, complessivamente la spesa media per famiglia, inclusi affitti, bollette e utenze, a dicembre si attesta a 1.645 euro, lo 0,5% in più rispetto all’anno scorso, ma ancora molto al di sotto rispetto al 2019 (-7,5%)” e oltre il 36% in meno rispetto al 2009.

Una linea di crescita linea leggermente positiva si registra invece, nella propensione sul fare o meno regali, propensione che per il 2022 si assesta intorno al 41,7%, in aumento rispetto al 41,1% del 2021 o il 43,8% del 2020.

In conclusione, il 2022 vedrà un anno con un Natale a risparmio, dove, se da una parte vi sarà una serenità e una tranquillità ritrovata dopo due anni di situazione emergenziale e pandemica, dall’altra parte si vedranno dei risparmi maggiori sugli acquisti dovuti ai rincari dei prezzi, ma anche ai costi delle bollette energetiche che, quest’anno, a causa anche del conflitto in Ucraina, vedono un impennata nei costi, costringendo molte famiglie a dover tagliare le spese per l’acquisto di beni e regali natalizi.

Fonti utilizzate per il seguente articolo:

https://unsplash.com/photos/Pv... (fonte immagine) 

https://www.confcommercio.it/-...

https://tg24.sky.it/economia/2...

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L'Autore

Elisa Modonutti

Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda

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Natale 2022 Rincaro prezzi Diminuzione acquisti