Ci sono persone che soffrono quando pensano di buttare via uno dei tantissimi oggetti che hanno nella loro casa: il solo pensiero di liberarsi di qualcosa, anche rotto o rovinato, destabilizza e provoca panico e ansia.
Quello che forse non sappiamo è che gli
accumulatori compulsivi sono sempre alla ricerca di qualcosa che
riesca a colmare un grande vuoto interiore.
La
loro malattia, la disposofobia, può essere molto debilitante e molto
dura da sopportare, sono persone che sanno che qualcosa non va e
soffrono per questo ma non sanno nemmeno come fare per manifestare i
loro veri sentimenti e le loro emozioni. Spesso la malattia non viene riconosciuta, o viene sottovalutata, e le persone
vengono lasciate sole, senza nessun aiuto e senza supporto; uomini e
donne che cercano di trovare la loro strada, il loro posto nel mondo,
e lo fanno attraverso acquisti compulsivi che non servono a niente ma
leniscono almeno un po' i mali della mente.
Ma forse, chi tra di loro ama l’ambiente e ha a cuore il futuro del pianeta potrebbe essere incentivato a liberarsi di un po’ di cose pensando che anche accumulare inquina, e non poco. Le cose accumulate alla lunga si usurano, diventano vecchie e magari liberano nell’aria sostanze inquinanti molto pericolose senza che ce ne si accorga, rovinando salute umana e ambiente. Tutte le cose che vengono accumulate fanno presto a trasformarsi in rifiuti perché quando si accumula troppa roba è praticamente impossibile tenere tutto pulito e ordinato e quindi potenzialmente ci si ritrova con una discarica maleodorante e molto inquinante proprio in casa, dove dovremmo essere sicuri e protetti. Senza contare che l’intera casa è a rischio se nessuno può fare manutenzione o riparare e cambiare le cose usurate o rotte.
E dall’accumulo all’inquinamento il passo è breve, più breve di quello che si pensa comunemente. Si accumulano anche i rifiuti, la casa diventa invivibile e inquinata e più si accumula più l’inquinamento diventa insostenibile. Un esempio di questo fenomeno erano i “sepolti in casa” - su un noto canale televisivo - costretti a lasciare la loro casa e a dare una ripulita perché anche per i vicini la situazione era diventata disperata. Con l’aiuto di uno psicologo, i protagonisti del programma capivano e vedevano per la prima volta come era davvero la loro casa che fino a poco prima era solo il loro rifugio: una grande discarica piena di oggetti inquinanti o molto pericolosi.
In tanti vedendo le cose con occhi nuovi riuscivano a liberarsi di molti oggetti e a pulire per bene per la prima volta, rendendo la casa di nuovo sicura e libera da sostanze o oggetti inquinanti. E anche la salute sia fisica sia mentale migliora. Alla fine infatti accumulare fa male mentalmente, fisicamente e anche all’ambiente. Quindi pensando di riacquistare salute e fare bene all’ambiente gli accumulatori possono compiere un primo passo per liberarsi dalle loro paure e dai loro demoni. Senza contare che tutte le cose accumulate alla fine vanno per la maggior parte in una discarica e contribuiscono ancora di più a peggiorare la già precaria salute del pianeta.
In conclusione, abbiamo visto che anche accumulare può essere molto
inquinante per il nostro pianeta e quindi la cosa migliore è aiutare
gli accumulatori a gettare le cose inutili e a cominciare una nuova
vita in una casa più "green" e più amica dell’ambiente, per vivere con maggiore tranquillità.
Accumulo compulsivo: cosa è e come gestire l'impulso ad accumulare? (milano-psicologa.it)
Gli accumulatori compulsivi - La Mente è Meravigliosa (lamenteemeravigliosa.it)
Disposofobia - Disturbo da Accumulo - Studio Colamonico
Come guarire da accumulo compulsivo: ecco i rimedi - Non sprecare
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L'Autore
Valeria Fraquelli
Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.
Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.
La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.
La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.
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accumulatori compulsivi inquinamento salute disagio psicologia