La polvere di cacao era ingrediente divino per i Maya e gli Aztechi, che lo usavano per propiziare, donare forze e conoscere il destino degli uomini. Originario dell’America del Sud, conquistò l’Occidente grazie all’esploratore Cristoforo Colombo.
Il cacao si ricava dai semi della pianta di cacao, Theobroma cacao. È ricco di lipidi, proteine, amminoacidi essenziali, alcaloidi, ossalati, calcio, magnesio, vitamina B e serotonina. La maggior parte delle proprietà benefiche del cacao sono date in particolare dall’elevato quantitativo dei polifenoli presenti in esso. Essi sono antiossidanti che rallentano i processi di degenerazione cellulare, con effetto anti-aging.
Alcuni studi affermano che un consumo moderato giornaliero di cacao aiuta a prevenire diabete, sovrappeso, ipercolesterolemia e ipertensione, in quanto l’assunzione di questo alimento non comporta un picco glicemico nel sangue.
Inoltre, il cacao aiuta a contrastare la depressione e l’ansia, eccetto nelle persone predisposte a soffrire d’insonnia, a causa dell’elevato contenuto di caffeina.
Infine, essendo molto energetico, il cacao è particolarmente utile agli sportivi e durante il periodo di crescita di bambini e adolescenti.
Ma cosa rende il cacao una polvere così preziosa? La quercetina, due flavonoidi (catechine e procianidine) e la teobromina, un alcaloide che deriva dalla caffeina. Proprio per garantire un’alta assunzione di queste sostanze, si consiglia il cioccolato fondente almeno al 70%. Tra gli ingredienti indicati sull’etichetta, oltre al cacao almeno al 70%, è meglio che compaia solo il burro di cacao e non altri grassi vegetali.
Occorre tuttavia prestare attenzione poiché, come è stato dimostrato da uno studio condotto dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN), le molecole del latte catturano i flavonoidi, cioè le molecole protettive del cacao. Quindi, è buona norma consumare il cioccolato fondente/cacao lontano da latte e derivati.
A cura di Maria Parisi