Il Summit sulla Sicurezza dell'IA 2023: Implicazioni Globali e Prospettive di Regolamentazione

Dichiarazione di Bletchley: Un Impegno Globale per la Sicurezza dell'IA

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  Riccardo Carboni
  09 novembre 2023
  3 minuti, 50 secondi

Il Summit sulla Sicurezza dell'Intelligenza Artificiale (IA), tenutosi dal 1° novembre nel Regno Unito è stato un evento ricco, di significative implicazioni diplomatiche e strategiche. L'incontro, che ha visto la partecipazione di leader globali, esperti del settore tecnologico, accademici e rappresentanti della società civile, ha fatto emergere alcune lezioni fondamentali che hanno un impatto considerevole sul futuro dell'IA e della sua regolamentazione.

Il Regno Unito ha convocato esponenti di un certo calibro, tra cui il Vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris e il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nella tenuta di Bletchley Park a Milton Keynes; luogo con un significato storico profondo, dato che fu la famosa base, dei decrittatori britannici durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i Governi partecipanti hanno emesso un comunicato congiunto, sui rischi e le opportunità della tecnologia, affermando la necessità di un approccio inclusivo e centrato sull'essere umano per garantirne l'affidabilità e la sicurezza.

Firmata da tutti i 28 Governi presenti, nonché dall'Unione Europea, la Dichiarazione di Bletchley delinea il loro approccio condiviso per affrontare i rischi di qualsiasi modello di IA in grado di svolgere una vasta gamma di compiti, sviluppare politiche basate sul rischio, e promuovere una cultura di sicurezza dell'IA. La Dichiarazione, inoltre, si impegna a intensificare la Cooperazione Internazionale in futuro. Le Nazioni Unite hanno confermato il loro sostegno a un panel di esperti sull'IA dimostrando un impegno concreto a livello globale per affrontare le sfide dell'IA.

Gli Stati Uniti hanno dimostrato il loro potere nel definire l'agenda dell'IA: il Presidente Biden ha emesso un Decreto Presidenziale che richiede alle aziende tecnologiche, di sottoporre i risultati dei test dei potenti sistemi di IA al Governo, prima della distribuzione pubblica. In linea con l'annuncio del Regno Unito dell’ultima settimana, Kamala Harris ha comunicato la creazione di un Istituto per la Sicurezza dell'IA, di fatto rafforzando la posizione degli Stati Uniti nel settore, sia a livello politico che commerciale.

L’evento è stato condito dalla presenza di Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo e CEO di Tesla, che ha attirato l'attenzione al Summit e ha allargato ad un bacino di pubblico più ampio le discussioni sulla sicurezza dell'IA. Musk ha infatti sottolineato che l'IA rappresenta una delle più grandi minacce per l'umanità, oltre ad aver suscitato interesse nei confronti del Summit, evidenziando la rilevanza e l'urgenza della necessaria securitizzazione dell'IA.

Durante il Summit, è emersa che la possibilità di un rischio esistenziale, ma ancora controverso, legato alla minaccia di un'IA che possa mettere in pericolo l'umanità. Tuttavia, c'è un consenso più ampio sulla preoccupazione per i rischi a breve termine, come la diffusione della disinformazione e l'uso malizioso dell'IA generativa, in contesti come le elezioni. Pertanto, le varie delegazioni presenti al Summit hanno rivendicato, la preminenza nella regolamentazione di questa tecnologia innovativa. Sebbene l'Unione Europea si avvicini alla promulgazione della sua legge sull'IA, il Regno Unito ha espresso la sua posizione favorevole a un approccio meno regolamentato a causa della rapida evoluzione del settore. Ciononostante, tutti hanno riconosciuto l'importanza di vertici internazionali come questo per affrontare le sfide dell'IA in modo coordinato.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha proposto un quadro di governance dell'IA basato su quattro fondamentali pilastri: una Comunità Scientifica indipendente, definizione di standard globali, procedure di segnalazione degli incidenti e un sistema internazionale di allarmi. L’UE sta cercando, di compiere importanti passi, verso una vera e propria regolamentazione che disciplini, ma non limiti l’utilizzo dell’IA; specialmente, con la proposta di legge, che prevede una scala di rischio per guidare le applicazioni dell'IA su quattro livelli, con un focus particolare sui sistemi ad alto rischio.

Il Summit sulla Sicurezza dell'IA del 2023 infine ha messo in evidenza la necessità di una cooperazione globale per affrontare i rischi e le opportunità legate all'IA. Il Regno Unito ha giocato, un ruolo di primo piano in questo processo, rafforzando la sua posizione diplomatica e sottolineato l'importanza di definire standard globali, sviluppare politiche basate sul rischio e promuovere una cultura di sicurezza dell'IA. La Comunità Internazionale sta riconoscendo, l'importanza di un approccio coordinato per affrontare le suddette sfide e garantire che tale tecnologia sia utilizzata in modo responsabile per il bene di tutti.

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L'Autore

Riccardo Carboni

Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

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