Pedro Sánchez e la Complessa Agenda Internazionale della Spagna nel Terzo Mandato

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  Valentina Ruaro
  23 novembre 2023
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La riconferma di Pedro Sánchez come Primo Ministro della Spagna per il suo terzo mandato consecutivo è stata un momento cruciale nella politica spagnola ed europea. Questo terzo mandato è stato ottenuto attraverso una serie di negoziati complessi e la concessione di significativi compromessi, che hanno visto il governo di minoranza di Sánchez formare un'alleanza con il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e la coalizione di sinistra radicale Sumar, che include Podemos e altri partiti. Questo governo riflette un paesaggio politico eterogeneo dove il bisogno di collaborazione e compromesso è stato evidente sin dall'inizio.

Uno dei punti più controversi dei negoziati è stato l'accordo con Junts per Catalunya, il partito indipendentista catalano. Tale accordo prevede l'introduzione di una legge di amnistia a beneficio di coloro che sono stati coinvolti in azioni separatiste, compreso il referendum sull'indipendenza catalana del 2017. L'amnistia, che potrebbe coinvolgere oltre 300 leader e attivisti, tra cui Carles Puigdemont, ha suscitato dibattiti e critiche. I partiti di destra accusano Sánchez di aver intrapreso questa mossa unicamente per la sua sopravvivenza politica, potenzialmente in violazione della Costituzione spagnola e senza risolvere il rischio di ulteriori azioni unilaterali degli indipendentisti catalani. La questione rimane una fonte di tensione all'interno del governo spagnolo e della politica nazionale.

La riconferma di Sánchez come Primo Ministro coincide anche con il semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell'UE, un periodo in cui la Spagna può influenzare direttamente l'agenda europea. Sánchez ha delineato quattro ambiti principali di impegno: il rilancio industriale per un'autonomia strategica europea, la transizione ecologica, la giustizia sociale e la coesione europea in un periodo di tensioni geopolitiche. Tuttavia, la proposta di una legge di amnistia per gli indipendentisti catalani ha sollevato interrogativi da parte della Commissione Europea sulla sua compatibilità con i principi dello Stato di diritto dell'UE. Questo pone il Primo Ministro spagnolo di fronte alla sfida di equilibrare gli interessi interni con le aspettative europee e il rispetto delle norme dell'UE.

La gestione da parte di Pedro Sánchez delle dinamiche interne ed europee sarà determinante per il successo del suo governo e per l'impatto della Spagna durante il suo mandato nel Consiglio dell'UE. Didier Reynders, commissario europeo per la giustizia, ha espresso preoccupazioni riguardo alla legge di amnistia spagnola, richiedendo dettagli specifici al governo di Madrid. Tale richiesta riflette l'importanza del rispetto dello Stato di diritto nell'Unione europea e il ruolo attivo della Commissione nel monitorare le azioni degli Stati membri, sottolineando l'attenzione europea sulle riforme legislative nazionali.

Un altro punto di grande rilievo nella politica estera di Sánchez è il suo impegno a riconoscere lo Stato di Palestina. Questo è un obiettivo prioritario per la legislatura del Primo Ministro spagnolo, il quale ha sottolineato l'importanza di un riconoscimento internazionale. Inoltre, ha richiesto un immediato cessate il fuoco a Gaza e il rispetto del diritto umanitario da parte di Israele. La sua coalizione, inclusi i membri di Podemos, preme per misure decise nei confronti di Israele, condannando le azioni del Paese e impegnandosi a lavorare per il riconoscimento della Palestina sia in ambito europeo che nazionale. Ciò rappresenta un chiaro cambiamento nella politica estera spagnola e ha il potenziale per influenzare le dinamiche internazionali nella regione.

Un'altra questione di rilevanza internazionale che Pedro Sánchez deve affrontare è la complessa questione di Gibilterra: la Spagna ha riacceso la richiesta di sovranità condivisa in seguito alla Brexit. Questo storico contenzioso, che vede Gibilterra come territorio britannico dal 1713 e fonte di tensione anglo-spagnola, potrebbe trovare nuovi sviluppi grazie al rafforzamento della posizione spagnola nelle trattative, sostenuto dalla Brexit stessa. La Commissione europea appoggia Madrid, dimostrando l'influenza attuale della Spagna all'interno dell'UE. Le trattative multilaterali in corso, che includono UE, Regno Unito e Spagna, cercano di definire un nuovo accordo politico-economico per Gibilterra nel contesto post-Brexit.

Infine, le rielezioni di Pedro Sánchez hanno avuto ripercussioni sulle relazioni internazionali della Spagna, in particolare con l'Algeria, a causa del cambio di posizione spagnola sul Sahara Occidentale. L'Algeria, sorpresa dalle dichiarazioni spagnole che si allineano con il Marocco su questa questione, ha richiamato il suo ambasciatore, interpretando il cambio di posizione come un tradimento verso il popolo Sahrawi. Tale decisione di politica estera potrebbe influenzare significativamente le future relazioni bilaterali con l'Algeria e il posizionamento spagnolo nell'UE, data anche l'importanza del territorio algerino come fornitore di gas per la Spagna e l'Italia. Il modo in cui Sánchez gestirà questa situazione delicata avrà un impatto significativo sulle dinamiche geopolitiche in questa regione chiave del Nord Africa.

In sintesi, il terzo mandato di Pedro Sánchez come Primo Ministro della Spagna è caratterizzato da sfide politiche complesse, sia a livello nazionale che internazionale. La sua abilità nel bilanciare le esigenze interne con le aspettative europee, le questioni legate all'indipendentismo catalano, la politica estera e le relazioni con l'Algeria e Gibilterra saranno fondamentali per il successo del suo governo e il suo impatto sulla scena internazionale.

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L'Autore

Valentina Ruaro

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna e attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Studi sulla Sicurezza, l'Intelligence e la gli studi strategici, con un percorso accademico che include prestigiose istituzioni come l'Università di Glasgow, l'Università di Trento e l'Università Karlova di Praga.

Nel campo accademico, collaboro come autrice per Mondo Internazionale, affrontando temi fondamentali sul ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare attenzione all’Unione Europea e alla NATO. Inoltre, per coinvolgere un pubblico più ampio, produco anche contenuti su Instagram per MI Post. Attualmente, sto svolgendo un tirocinio presso il NATO Defense College a Roma, dove approfondisco le mie competenze nell'ambito dell'educazione, della sicurezza e della difesa.

Ho maturato esperienza nel settore della ricerca lavorando per l'European Army Interoperability Centre di Bruxelles, concentrandomi sull'interoperabilità degli stati membri e sul ruolo esterno dell’UE.

I miei interessi ruotano attorno alla geopolitica, alla CSDP dell'UE, alla difesa NATO, con un focus geografico sulla regione Euro-Atlantica e il Medio Oriente, in particolare la Siria.

Motivata dall'empatia e da una determinazione incessante per il cambiamento, sono pronta a continuare a plasmare conversazioni e azioni nel campo della sicurezza internazionale e della difesa.

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I hold a Bachelor's degree in International Relations and Diplomatic Affairs from the University of Bologna, and I am currently pursuing a Master's degree in Security, Intelligence, and Strategic Studies. My academic journey includes esteemed institutions such as the University of Glasgow, the University of Trento, and Charles University in Prague.

Within the academic realm, I collaborate as an author for Mondo Internazionale, addressing pivotal topics concerning the roles of international organisations, particularly focusing on the European Union and NATO. Additionally, I engage a broader audience by creating content on Instagram for MI Post. I am currently interning at the NATO Defense College in Rome, further honing my skills in the education, security, and defence sectors.

I have gained research experience while working at the European Army Interoperability Centre in Brussels, where I focused on member states' interoperability and the EU's external role.

My interests revolve around geopolitics, EU Common Security and Defence Policy (CSDP), and NATO defence, with a geographical focus on the Euro-Atlantic region and the Middle East, specifically Syria.

Driven by empathy and an unwavering determination for positive change, I am prepared to continue shaping discussions and actions in the field of international security and defence.

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