Cresce l’interesse per gli ecovillaggi: comunità sostenibili come innovazione dell’abitare

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  Beatrice Basone
  05 aprile 2024
  2 minuti, 32 secondi

Gli ecovillaggi sono realtà comunitarie che promuovono uno stile di vita sostenibile su tutti i fronti e ultimamente sono sempre più oggetto di interesse in Europa. Queste comunità sono molto spesso composte da individui di diversa provenienza, che si impegnano a vivere insieme per costruire le basi comuni di progetti di vita ecologici, sociali ed economici.

Spesso viste come entità "mitologiche" o associate a connotazioni politiche o spirituali, gli ecovillaggi sono invece il risultato del lavoro di persone unite da un obiettivo comune: si tratta di individui che - con le proprie mani, menti e cuori - si dedicano ogni giorno a raggiungere traguardi condivisi.

Questi obiettivi possono variare: dall'orto collettivo al recupero di spazi abbandonati, dalla gestione di conflitti interpersonali alla custodia di aree naturali incontaminate. Sono gesti apparentemente semplici che, tuttavia, rappresentano il primo passo verso un cambiamento sociale che inizia dall'individuo e dalle sue scelte quotidiane. 

La partecipazione volontaria e la condivisione di un’etica comune sono quindi i princìpi alla base di qualsivoglia ecovillaggio. In queste “innovazioni dell’abitare” i partecipanti si sentono responsabili di un cambiamento positivo, volto alla sostenibilità ambientale e al perseguimento di obiettivi personali e collettivi.

Quanti sono gli ecovillaggi oggi?

Queste realtà sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni: ci sono oltre 100.000 ecovillaggi in tutto il mondo. In Europa ce ne sono migliaia e solo l’Italia ne conta attualmente più di 100, grazie a 30 nuovi progetti comunitari nati negli ultimi tre anni.

La RIVE (Rete italiana dei villaggi ecologici) è nata nel 1996 con lo scopo di far conoscere le comunità dove è possibile vivere l’utopia di una società basata sulla solidarietà, la cooperazione e l’ecologia. L'elenco delle realtà esistenti in Italia, in Europa, nel resto del mondo e i progetti in corso è costantemente monitorato e aggiornato dalla piattaforma; pertanto, chiunque abbia voglia di adottare uno stile di vita più sostenibile, può seguire una procedura guidata sul portale e “convertirsi”.

Perché scegliere di vivere in un ecovillaggio?

“Una scelta improvvisa”, “una serie di eventi”, “una questione di tempo”, “un ritorno alle proprie radici”. Queste sono solo alcune delle motivazioni che possono spingere le persone a scegliere un percorso di vita condivisa. Ma la necessità di vivere a contatto con la natura è sicuramente una delle motivazioni più sentite. Gli ecovillaggi sono infatti generalmente costruiti in aree rurali, borghi o zone incontaminate, lontane dall’inquinamento, dai rumori e dallo stile di vita frenetico delle città.

A seconda delle proprie risorse e di quelle del territorio, gli ecovillaggi puntano a una riduzione dell'impronta ecologica, rispettando l'ambiente naturale che li circonda, operando nei campi dell'edilizia, dell'energia, dell'agricoltura e del trattamento delle acque. Ogni membro della comunità partecipa attivamente, rendendo sostenibile il proprio stile di vita e quello delle generazioni future che entreranno a farne parte.

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Beatrice Basone

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Ambiente sostenibilità ambientale natura Ecologia ecovillaggi