PTSD: UN ALTRO FRONTE INVISIBILE DELLA GUERRA

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  Redazione
  11 settembre 2023
  6 minuti, 36 secondi

A cura del Dott. Gianluca Mineo, Psicologo, Ipnologo regressivo, motivatore, formatore esperienziale, terapeuta EMDR, EFT, Training Autogeno ed istruttore certificato di Mindfulness. 


Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una condizione mentale che può colpire non solo i soldati ma anche la popolazione civile. Mentre i soldati manifestano spesso sintomi dopo aver affrontato situazioni di combattimento, anche le persone che hanno subito traumi come incidenti, violenze sessuali o catastrofi naturali possono sviluppare questa condizione. In questo articolo, esploreremo i sintomi, come riconoscere chi soffre di PTSD e quali sono le possibili terapie per elaborarlo.

Il PTSD è una condizione psicopatologica che può manifestarsi in vari modi e con una sintomatologia che può variare nel tempo. La durata dei sintomi può essere diversa per ciascun individuo, con alcuni che si riprendono completamente entro tre mesi e altri che continuano a manifestarli per più di un anno.

In genere, i sintomi del PTSD iniziano entro i primi tre mesi dopo un evento traumatico, anche se in alcuni casi può esserci un ritardo significativo prima che si possa fare una diagnosi. Tuttavia è consigliabile che una diagnosi di PTSD venga effettuata almeno dopo un mese dall'evento traumatico. Il PTSD causa un disagio clinicamente significativo o la compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e relazionale. Tipicamente le persone con PTSD sperimentano ansia, depressione, ricordi intensi ed emotivamente disturbanti dell'evento traumatico.

SINTOMI DI UN PTSD:

I sintomi caratteristici del PTSD includono:

  • Ricordi invadenti e immagini disturbanti.
  • Bisogno di evitare situazioni o stimoli associati all'evento traumatico.
  • Alterazioni cognitive ed emotive, come amnesia post-traumatica e pensieri negativi su sé stessi, gli altri e il mondo.
  • Iperattivazione e reattività, come irritabilità, ipervigilanza, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno.

COME RICONOSCERE IL PTSD NELLE PERSONE:

Le persone con PTSD possono anche sperimentare la depersonalizzazione, una sensazione di estraneità da sé stessi e la derealizzazione, ovvero una sensazione di irrealtà del mondo circostante.

È importante notare che non tutti gli eventi traumatici portano allo sviluppo di PTSD, e la maggior parte delle persone che affrontano un trauma sperimenta naturalmente qualche forma di disagio psicologico, che spesso si risolve nel tempo. Tuttavia, se i sintomi persistono in modo intenso per almeno un mese, è essenziale riconoscere e affrontare il disturbo con l'aiuto di un professionista per facilitare il processo di elaborazione dell'evento traumatico. Ritengo sia fondamentale la sensibilità delle persone o dei colleghi che vivono accanto a chi ha vissuto un dolore molto forte o un trauma nell’accorgersi della sofferenza e nel segnalare alla persona la necessità che possa chiedere il giusto aiuto per guarire e ritornare ad una vita sana.


PTSD NEI SOLDATI:

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I soldati possono essere esposti a una serie di eventi traumatici durante il loro servizio, tra cui combattimenti, attacchi, esplosioni, perdite di compagni, situazioni di pericolo costante e molto altro. Questi eventi possono essere scatenanti per lo sviluppo del PTSD. Le esperienze come la violenza, la morte e la minaccia costante possono generare sintomi debilitanti come flashback, incubi ricorrenti, ipervigilanza e irritabilità. I soldati possono avere difficoltà a reintegrarsi nella vita sociale, a gestire le emozioni, a dormire e a instaurare relazioni sane. Il supporto ai soldati affetti da PTSD è fondamentale per aiutarli a superare il trauma e ad adattarsi per ritornare ad una vita normale, per “ritornare a casa con se stessi”.

PTSD NELLA POPOLAZIONE:

Anche la popolazione più in generale può sperimentare questa condizione. Eventi traumatici come incidenti stradali, abusi sessuali, violenze fisiche o psicologiche, calamità naturali o atti di terrorismo possono causare il PTSD nelle persone. Le vittime di questi eventi possono essere colpite da sintomi simili a quelli dei soldati, inclusi ricordi intrusivi, evitamento di situazioni stimolanti il trauma, iperattività del sistema nervoso e depressione. È fondamentale che le vittime ricevano il supporto e le cure necessarie per guarire dal loro trauma.

TRATTAMENTI PER IL PTSD:

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La buona notizia è che il PTSD può essere trattato e le persone colpite possono raggiungere una vita migliore. Molteplici sono gli approcci terapeutici che possono essere utilizzati per aiutare i pazienti ad affrontare il trauma e risolvere i sintomi.

Per affrontare e guarire dal disturbo da stress post-traumatico (PTSD), sono disponibili diverse strategie di intervento efficaci. Ecco un riassunto delle principali:

  • Chiedere aiuto: la prima cosa da fare se si riconosce di avere subito un trauma o se si notano sintomi in una persona cara è chiedere aiuto. Non cercare di affrontare da soli il trauma, poiché questo può peggiorare la condizione.
  • Supporto sociale e familiare: la presenza di un forte supporto sociale e familiare prima e dopo l'esposizione al trauma è protettiva. È importante condividere i propri sentimenti e le proprie esperienze con persone di fiducia.
  • Consultare un professionista: rivolgersi al proprio medico di fiducia è un passo importante. Il medico può indirizzare a uno psichiatra per una diagnosi iniziale per valutare se è necessario un trattamento farmacologico. Inoltre, può consigliare un terapeuta per iniziare un percorso di psicoterapia.
  • Psicoterapia: la terapia è fondamentale per il trattamento del PTSD. Gli psicoterapeuti specializzati in psicotraumatologia utilizzano colloqui clinici e test psicometrici per valutare i sintomi e la loro gravità. Alcune terapie efficaci includono una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico o cognitivo-comportamentale integrate con l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): questa tecnica utilizza la stimolazione bilaterale per facilitare l'elaborazione dei traumi. È particolarmente efficace per il PTSD.
  • Recupero della memoria: il trauma può frammentare la memoria e generare confusione sulla sequenza degli eventi. La terapia può aiutare a recuperare i ricordi in modo accurato e a ridurre la confusione.

In generale, è importante cercare aiuto tempestivamente e seguire un trattamento mirato, poiché il PTSD può peggiorare se non viene trattato adeguatamente. Il supporto di un professionista può contribuire significativamente al recupero e al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da PTSD.

In conclusione, il PTSD (disturbo da stress post-traumatico) è un grave disturbo causato da situazioni estreme che può lasciare cicatrici profonde nelle persone, ma con l'aiuto di terapie appropriate è possibile guarire e superare i sintomi debilitanti. È fondamentale che coloro che ne soffrono ricevano il supporto adeguato per far fronte alle problematiche associate e per tornare a vivere una vita normale.
Spetta a noi, come società, sostenere e comprendere coloro che soffrono di questa condizione invisibile.

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L'autore: Dott. Gianluca Mineo

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Psicologo, Ipnologo regressivo, motivatore, formatore esperienziale, terapeuta EMDR, EFT, Training Autogeno ed istruttore certificato di Mindfulness.

Iscritto nella sezione A dell’Albo degli Psicologi del Lazio col n° 25769, sono Formatore Esperienziale, mi occupo di favorire nei team di lavoro performanti l’apprendimento delle Soft Skills (Leadership, Team Building, Comunicazione efficace, Negoziazione, Problem Solving, Intelligenza emotiva e Gestione dei conflitti). Mi occupo di dinamiche di genere (Gender Advisor) e collaboro con l’ASL ROMA 4 come Psicologo Clinico.

Ho maturato esperienza a contatto con i bambini e gli adolescenti, seguendo le dinamiche dei gruppi classe all’interno delle scuole, con particolare attenzione ai casi di bambini con bisogni educativi speciali (BES). In ambito clinico mi occupo di favorire la crescita personale, di condurre attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno psicologico rivolte i bambini, adolescenti, adulti e famiglie oltre che alle organizzazioni.

Come psico-traumatologo, sono specializzato in terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un particolare protocollo di elaborazione delle esperienze traumatiche, come abusi, violenze o esperienze di grave rischio di vita, rivolto alle persone e ai gruppi. Sono socio della Società italiana EMDR. Sono terapeuta EFT (Emotional Freedom Techniques), un protocollo utilizzato per la liberazione emozionale come nel caso di ansia, rabbia e paura.

Speaker e moderatore in eventi pubblici.

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