Hubdate- Un nuovo report mostra l’aumento della schiavitù moderna

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  18 settembre 2022
  1 minuto, 38 secondi

MIPP- Politiche sociali
A cura di Claudia Di Gangi, Junior Policy Analyst

HUBdate- Un nuovo report mostra l’aumento della schiavitù moderna

Il report

Il 12 settembre 2022, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), l’Organizzazione internazionale per il lavoro (OIL) e il gruppo per i diritti umani Walk Free hanno pubblicato il report “Global Estimates of Modern Slavery: Forced Labour and Forced Marriage”. Il report ha osservato la tendenza in aumento del fenomeno della schiavitù moderna, composto da due fenomeni principali: il lavoro forzato e il matrimonio forzato.

Il lavoro forzato

Secondo il report, circa 27,6 milioni di persone al giorno d’oggi vivono in condizioni di lavoro forzato. Alcuni dati in particolare vanno sottolineati: la maggior parte del lavoro forzato avviene nel settore dell’economia privata e le condizioni di lavoro forzato riguardano tutti i paesi. Il report mostra chiaramente che la metà del totale delle vittime si concentra nei paesi a medio ed alto reddito.

Il matrimonio forzato

Nonostante tutti gli stati si siano impegnati tramite gli SDG (Sustainable Development Goals) ad eliminare matrimoni forzati o prematuri (obiettivo 5.3), i numeri delle vittime sono in crescita. Il report ne stima al momento 22 milioni, di cui circa 15 milioni sono donne e bambine. La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto negativo sul trend, aumentando la vulnerabilità dei soggetti esposti.

Eliminare la schiavitù moderna entro il 2030

Tramite gli SDG, tutti i paesi del mondo si sono impegnati ad eradicare la schiavitù moderna entro il 2030, tuttavia c’è ancora molto da fare. Tra i suggerimenti proposti dal report per raggiungere questo obiettivo, figurano quelli di aumentare le protezioni sociali per i lavoratori in difficoltà e di porre una maggiore attenzione all’implementazione di leggi per la protezione dei lavoratori. Bisognerebbe inoltre agire direttamente sul contesto culturale e sulle possibilità economiche di coloro a rischio di matrimoni forzati.

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