Decisioni significative del Consiglio Europeo: Allargamento, Difesa e la Situazione in Ucraina.

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  Valentina Ruaro
  21 December 2023
  3 minutes, 32 seconds

Il Consiglio Europeo del 14 e 15 dicembre 2023 è stato un momento cruciale per l'Unione Europea, segnato da discussioni approfondite e decisioni strategiche su vari fronti. In primo piano c'è la condanna dell'aggressione russa all'Ucraina, con un forte sostegno espresso verso Kiev in termini di difesa, assistenza umanitaria e ricostruzione. È stato promesso un sostegno continuo, che comprende assistenza politica, finanziaria, economica, umanitaria, militare e diplomatica. È stata sottolineata l’importanza di un impegno militare tempestivo, tramite meccanismi come lo strumento europeo per la pace e la missione di assistenza militare dell’UE , oltre all’assistenza bilitarale degli Stati memebri. Il Consiglio ha inoltre esortato ad accelerare la fornitura di missili, munizioni e sistemi di difesa aerea, enfatizzando la necessità di una risposta coordinata a lungo termine per la sicurezza dell'Ucraina.

Inoltre, il tema della migrazione ha richiamato l'attenzione sulla necessità di una gestione efficace e umana dei flussi migratori. Sul fronte della migrazione, è stato adottato un approccio globale che combina varie strategie, dalla protezione delle frontiere all'intensificazione dei rimpatri. Il Consiglio ha anche condannato gli attacchi ibridi, inclusa la strumentalizzazione dei migranti.Nel settore ambientale, il Consiglio ha accolto con favore i risultati della COP 28, mirando a ridurre le emissioni e a promuovere l'abbandono dei combustibili fossili. 

La sicurezza e la difesa europea sono state al centro del dibattito, con la volontà di rafforzare le capacità di difesa comuni, realizzando un’Unione più autonoma in un contesto di instabilità mondiale e minacce alla sicurezza. È stato proposto un incremento della spesa per la difesa, puntando a rafforzare gli investimenti nel settore e a sviluppare un mercato difensivo integrato. Durante le discussioni, si è sottolineata l'importanza di potenziare l'interoperabilità e la produzione nell'industria della difesa europea. L'obiettivo è creare un mercato unificato, ottimizzare le catene di approvvigionamento transfrontaliere e assicurare l'accesso a tecnologie cruciali. Queste misure sono intese a consolidare la sicurezza a livello globale e transatlantico, agendo in complemento al ruolo svolto dalla NATO.

L'evento ha anche segnato un passo importante per l'allargamento dell'UE, con l'avanzamento dei negoziati di adesione per Ucraina, Moldavia, Bosnia ed Erzegovina e Macedonia del Nord. Rammentando la Dichiarazione di Granada, Il Consiglio Europeo ha enfatizzato l'allargamento dell'UE come investimento geostrategico essenziale per la pace, la sicurezza e la prosperità, promuovendo condizioni economiche e sociali migliori e i valori dell'Unione. La Georgia ha ricevuto lo status di Paese candidato. Il Consiglio Europeo ha ribadito il suo impegno verso l'allargamento dell'UE nei Balcani Occidentali, esortando alla rapida attuazione di riforme correlate all'UE e all'integrazione economica regionale. Questo processo non solo stimola il miglioramento delle condizioni economiche e sociali, ma promuove anche i valori fondanti dell'UE.

L'attribuzione dello status di candidato alla Georgia, non ostacolata dall'astensione del Primo Ministro ungherese Orbán, ha una forte risonanza simbolica, pur con la consapevolezza che l'adesione effettiva all'UE potrebbe richiedere molti anni. Un rifiuto avrebbe potuto essere interpretato come un punto di vulnerabilità a vantaggio della Russia.

La decisione ha scatenato reazioni contrastanti. Mentre in Georgia si sono svolti festeggiamenti, evidenziando una ripresa dalla crisi politica del 2020 quando furono contestate le elezioni parlamentari. Nonostante le turbolenze interne, l'80% dei georgiani supporta l'adesione all'UE, sottolineando un netto cambio di direzione dal giugno 2022, quando la Commissione Europea aveva inizialmente respinto la candidatura della Georgia. La reazione del Cremlino è stata di fastidio, con il portavoce Peskov che ha criticato la decisione come politicamente motivata e provocatoria nei confronti della Russia.

Il cammino della Georgia verso l'UE non è stato privo di sfide. Il Paese ha dovuto intraprendere riforme sostanziali, inclusa la revisione delle procedure di riscossione delle tasse, la lotta alla corruzione e al crimine organizzato, il rafforzamento dello stato di diritto e l'apertura al commercio estero e agli investimenti. L'Accordo di Associazione UE-Georgia, incluso l'Area di Libero Scambio Approfondita e Completa (DCFTA), firmato il 27 giugno 2014, è stato fondamentale nell'approfondire i legami economici e integrare l'economia georgiana con quella dell'UE.

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L'Autore

Valentina Ruaro

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna e attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Studi sulla Sicurezza, l'Intelligence e la gli studi strategici, con un percorso accademico che include prestigiose istituzioni come l'Università di Glasgow, l'Università di Trento e l'Università Karlova di Praga.

Nel campo accademico, collaboro come autrice per Mondo Internazionale, affrontando temi fondamentali sul ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare attenzione all’Unione Europea e alla NATO. Inoltre, per coinvolgere un pubblico più ampio, produco anche contenuti su Instagram per MI Post. Attualmente, sto svolgendo un tirocinio presso il NATO Defense College a Roma, dove approfondisco le mie competenze nell'ambito dell'educazione, della sicurezza e della difesa.

Ho maturato esperienza nel settore della ricerca lavorando per l'European Army Interoperability Centre di Bruxelles, concentrandomi sull'interoperabilità degli stati membri e sul ruolo esterno dell’UE.

I miei interessi ruotano attorno alla geopolitica, alla CSDP dell'UE, alla difesa NATO, con un focus geografico sulla regione Euro-Atlantica e il Medio Oriente, in particolare la Siria.

Motivata dall'empatia e da una determinazione incessante per il cambiamento, sono pronta a continuare a plasmare conversazioni e azioni nel campo della sicurezza internazionale e della difesa.

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I hold a Bachelor's degree in International Relations and Diplomatic Affairs from the University of Bologna, and I am currently pursuing a Master's degree in Security, Intelligence, and Strategic Studies. My academic journey includes esteemed institutions such as the University of Glasgow, the University of Trento, and Charles University in Prague.

Within the academic realm, I collaborate as an author for Mondo Internazionale, addressing pivotal topics concerning the roles of international organisations, particularly focusing on the European Union and NATO. Additionally, I engage a broader audience by creating content on Instagram for MI Post. I am currently interning at the NATO Defense College in Rome, further honing my skills in the education, security, and defence sectors.

I have gained research experience while working at the European Army Interoperability Centre in Brussels, where I focused on member states' interoperability and the EU's external role.

My interests revolve around geopolitics, EU Common Security and Defence Policy (CSDP), and NATO defence, with a geographical focus on the Euro-Atlantic region and the Middle East, specifically Syria.

Driven by empathy and an unwavering determination for positive change, I am prepared to continue shaping discussions and actions in the field of international security and defence.

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