Europa in Azione: Operazione Aspides per la Sicurezza nel Mar Rosso

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  Sofia Ena
  28 February 2024
  3 minutes, 33 seconds

Lo scorso 19 febbraio, durante la sessione del Consiglio Affari Esteri, è stata approvata l'operazione navale difensiva denominata EUNAVFOR Aspides nel Mar Rosso.

Tale iniziativa coinvolgerà la partecipazione di diverse nazioni europee e si propone di salvaguardare la sicurezza della navigazione marittima e del commercio internazionale. L'obiettivo principale è contrastare gli attacchi condotti dagli Houthi yemeniti nelle acque del Mar Rosso e del Golfo di Aden. In quest'area, negli ultimi periodi, si sono intensificati gli scontri tra gli Houthi e le flotte navali statunitensi e britanniche, principalmente riguardanti il blocco delle navi da carico nel Canale di Suez.

Aspides “fornirà la consapevolezza della situazione marittima, accompagnerà le navi e le proteggerà da possibili attacchi multimodali in mare”, si legge nel comunicato del Consiglio dell’Ue.

Più nello specifico, la missione opererà attivamente lungo le principali rotte di comunicazione marittime degli Stretti di Baab al-Mandab e di Hormuz, oltre che nelle acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mare Arabico, del Golfo di Oman e del Golfo Persico. È essenziale sottolineare che Aspides non condurrà operazioni sul territorio yemenita. Il suo mandato si limita strettamente alla difesa e prevede l'intercettazione di droni, missili e qualsiasi altra arma diretta contro le navi mercantili, differenziandosi in questo aspetto dalla Prosperity Guardian guidata dagli Stati Uniti. Eventuali risposte a attacchi provenienti da navi militari nemiche saranno oggetto di ulteriori discussioni.

La missione si basa su un recente mandato delle Nazioni Unite e sull'applicazione degli articoli 42, 43 e 44 del Trattato sull'Unione europea (TUE). L'articolo 42 contempla l'utilizzo di mezzi "civili e militari in missioni al di fuori dell'Unione europea per garantire il mantenimento della pace, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della sicurezza internazionale, in conformità ai principi della Carta delle Nazioni Unite". L'articolo 44 offre la possibilità di affidare tali interventi a un gruppo di Paesi membri volontari, dotati delle adeguate capacità necessarie per svolgere tali compiti.

Il comando dell'operazione EuNavFor Aspides è stato assegnato alla Grecia, con il contrammiraglio della Marina militare italiana, Stefano Costantino, a guidare le operazioni nelle acque minacciate dagli Houthi. Il quartier generale sarà situato a Larissa, Grecia, mentre il Comando Strategico rimarrà a Bruxelles, come per tutte le missioni e operazioni militari dell'Unione Europea. La Marina militare italiana assumerà il comando del contingente europeo, attualmente composto da tre navi, con il cacciatorpediniere Caio Duilio a svolgere questo ruolo. La nave è già presente nella zona dall'inizio del mese, dopo aver preso il posto della fregata Federico Martinengo, garantendo la vigilanza marittima e la protezione delle navi mercantili in transito nell'area.

In aggiunta alle unità navali, Aspides impiegherà anche asset aerei di tipo "spia". Questi velivoli forniranno sorveglianza e raccolta di informazioni fondamentali per monitorare attività sospette e prevenire eventuali minacce.

Attualmente, alla missione Aspides partecipano, oltre all’Italia e alla Grecia, anche la Francia, con un ruolo di vice nelle operazioni sul campo, e la Germania. Tuttavia, la durata della missione, fissata in un anno, permetterà la sua eventuale espansione non solo ad altri Paesi membri dell'Unione Europea, ma anche a nazioni al di fuori dell'UE e della NATO. Il numero complessivo di partecipanti non è ancora stato definitivamente certificato e se l’operazione dovesse prolungarsi non è escluso una rotazione semestrale per il suo comando.

Il lancio dell'operazione è stato accolto positivamente sia in Italia che dalla presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen.

Il vicepremier e leader di Forza Italia ha elogiato la missione definendola "un successo italiano" e ha sottolineato il "messaggio forte" inviato dall'Italia a un sistema portuale che ha subito danni, considerando che il 40% del traffico marittimo italiano transita attraverso il canale di Suez. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha commentato l'evento definendolo "una grande notizia", mentre Ursula von der Leyen ha dichiarato su X: "Oltre alla risposta alle crisi, questo rappresenta un passo avanti verso una presenza europea più robusta in mare per proteggere gli interessi europei". Tajani ha inoltre sottolineato che si tratta di "un importante passo verso una difesa comune europea".

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L'Autore

Sofia Ena

Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all'università di Bologna.

Autore Framing The World


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Aspides Mar Rosso difesa Houthi