Il mondo delle criptovalute si prepara ad affrontare l’ennesimo terremoto destinato a scuotere il settore. La SEC (Securities and Exchange Commission), l’organo federale che si occupa di vigilare sui mercati di borsa statunitensi, ha fatto causa alle due più grandi piattaforme di scambi di criptovalute.
Gli exchange Binance e Coinbase, che da soli gestiscono metà degli scambi globali di crypto assets, sono stati accusati di aver violato le regole e i requisiti fissati per poter operare nel settore del trading americano.
Le accuse mosse contro Coinbase
A Coinbase viene contestato di aver operato nel mercato statunitense permettendo la vendita di token, tra cui Solana (SOL), Cardano (ADA) e Polygon (MATIC), e la diffusione di prodotti finanziari che, tuttavia, non essendo registrati come tali, sono sfuggiti ai controlli dell’organo di vigilanza.
In un comunicato stampa della SEC, Gubir S. Grewal ha dichiarato che “Coinbase era pienamente consapevole dell’applicabilità delle leggi federali sui titoli alle sue attività commerciali, ma ha deliberatamente rifiutato di seguirle”. La denuncia della SEC si basa sul sottile confine di classificazione delle criptovalute. Secondo alcuni, infatti, le leggi che si occupano di regolare i mercati e i titoli finanziari (azioni e obbligazioni) andrebbero applicate anche alle criptovalute in quanto sarebbero da considerare securities. Secondo altri, invece, le criptovalute non sarebbero assimilabili ai titoli e richiederebbero una regolamentazione attraverso un pacchetto di leggi ad hoc. La SEC sostiene fermamente la prima ipotesi dichiarando formalmente che più della metà delle 15 principali criptovalute siano in realtà titoli finanziari e che, in quanto tali, debbano essere disciplinati dalle leggi dei mercati e titoli finanziari già in vigore.
Negli Stati Uniti ogni piattaforma che offra la possibilità di negoziare titoli deve innanzitutto registrarsi presso la SEC e adempiere a diversi obblighi di rendicontazione e controlli. Da tempo il presidente della SEC Gary Gensler chiede agli exchange di registrarsi presso l’organo di controllo senza successo. Paul Grewal, avvocato di Coinbase, e lo stesso Brian Armstrong, amministratore delegato della società, hanno più volte ribadito che non esiste un percorso ben definito per la registrazione, in quanto il processo non tiene conto delle particolari caratteristiche tipiche delle criptovalute.
La causa contro Coinbase che si basa sull’ambiguità della definizione di “securities” sarà l’occasione per le autorità di vigilanza di regolamentare, come fatto in Europa con la normativa MiCa, un settore che fino ad ora si è sempre mosso in una zona grigia non ancora ben definita.
La Sec contro Binance
Nel caso di Binance le accuse della SEC sono ben più gravi. L’ente di vigilanza, in questo caso, ha perseguito sia la società sia il suo fondatore Changpeng Zhao con l’accusa di distrazione di fondi.
La SEC sostiene che la società e il suo fondatore abbiano deviato a proprio piacimento le risorse depositate sulla piattaforma Binance dagli utenti verso Sigma Chain, altra attività di cui Zhao è proprietario. L’ente Sigma Chain sarebbe stato accusato di “manipulative trading” e secondo la SEC avrebbe incrementato artificialmente il volume di interscambio sulla piattaforma Binance facendo levitare le quotazioni.
Un’altra accusa mossa dalla SEC è la violazione della richiesta di istituire una società di trading separata per il mercato statunitense. Binance.com è una piattaforma di trading gestita dalla Binance Holding Ltd, la cui sede principale si trova al di fuori degli Stati Uniti. La società, non avendo sede negli USA, non è soggetta alle regole di registrazione americane, per questo motivo le autorità avevano richiesto di creare una filiale indipendente, la Bam trading Services Inc, che avesse sede negli Stati Uniti. Quest’ultima, per operare nel mercato statunitense, avrebbe dovuto effettuare la registrazione presso la SEC e avrebbe dovuto gestire in modo indipendente ed esclusivo Binance.US, la piattaforma di scambi di criptovalute riservata agli utenti americani. Tuttavia, secondo la SEC, Zhao e Binance detenevano segretamente il controllo di Binance.Us e permettevano non solo una commistione degli asset dei clienti tra le due piattaforme, ma anche la deviazione di risorse verso altre entità.
In vista del processo la SEC ha fatto richiesta di congelare i fondi di Binance bloccandone di fatto le operazioni, ma è probabile che si giungerà ad un diverso accordo tra le parti in modo da tutelare gli utenti statunitensi. Il blocco dei fondi, infatti, non solo impedirebbe alla piattaforma di operare sul mercato, ma renderebbe impossibile per gli utenti ritirare dalle piattaforme i fondi versati in precedenza.
Quali conseguenze ci saranno per il settore
Le accuse mosse dalla Sec e i processi a Binance e Coinbase, che sono intenzionati a difendersi fino all’ultimo, avranno delle grosse conseguenze per la reputazione delle due società e di tutto il settore. All’indomani della formulazione delle accuse sono stati ritirati fondi per quasi 800 milioni di dollari da Binance e le azioni di Coinbase sono scese di quasi il 14% del loro valore di mercato.
L’indagine della Sec giunge in un momento di particolare criticità per il mondo delle criptovalute. Nel 2022 il settore era stato scosso dal crollo di Terra Luna, criptovaluta creata dall’informatico Do Kwon, e che ha spazzato via oltre 15 miliardi di dollari tra gli investitori che avevano deciso di supportare il progetto. Pochi mesi dopo un’altra scossa: FTX, il secondo più grande exchange di criptovalute, va in bancarotta e il suo fondatore, Sam Bankman-Fried, viene accusato di distrazione di capitali ad uso privato, accusa simile a quella contestata oggi al fondatore di Binance.
In conclusione, la causa della Sec contro due dei più grandi exchange di criptovalute rappresenta un momento cruciale per il settore. Pur essendo l’esito del processo ancora incerto, questo scontro legale rappresenta sicuramente un’occasione unica per fornire chiarimenti sul quadro giuridico statunitense che circonda il mondo delle criptovalute. Delineando un cammino più chiaro, per aziende, investitori e organi di vigilanza, sarebbe possibile operare in modo sicuro e conforme alla normativa vigente.
Attualmente, per via dell’incertezza normativa statunitense, il settore dei crypto assets potrebbe spostare il suo interesse verso l’Europa dove il quadro normativo, disciplinato dal recente regolamento MiCa, appare più definito. Con regolamentazioni chiare e linee guida ad hoc, l’Europa potrebbe diventare un ambiente più accogliente per l’innovazione e lo sviluppo delle criptovalute e delle tecnologie che le supportano, attirando così nuove opportunità d’investimento.
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Fonti consultate per il presente articolo:
Immagine: https://unsplash.com/it/foto/WLvog4WcqRU
https://www.ilpost.it/2023/06/09/criptovalute-sec-binance-coinbase/
https://www.repubblica.it/economia/2023/06/19/news/criptovalute_ftx_sec_contro_binance-404712901/
https://www.wired.it/article/binance-coinbase-cause-sec-futuro-criptovalute/
https://www.wired.com/story/binance-is-in-deep-trouble/
https://www.reuters.com/business/finance/what-makes-crypto-asset-security-us-2023-06-07/
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L'Autore
Jacopo Biagi
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