I rischi ambientali e la governance aziendale

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  Redazione
  24 March 2021
  3 minutes, 35 seconds

Nel corso degli ultimi anni il trend della sostenibilità ha impattato su ogni azienda. Tutti gli stakeholder si sono ritrovati toccati da quella che a molti è purtroppo parsa una moda. I consumatori hanno pian piano maturato una nuova mentalità verso il tema, portando l’attenzione verso la sostenibilità al centro dei loro processi di scelta verso aziende con principi simili. Conseguentemente, i consigli di amministrazione e i più alti livelli manageriali hanno seguito questo nuovo impulso, trasferendolo in un rinnovato approccio comunicativo.

Quello che inizialmente era un impegno per lo più in fase comunicativa e di marketing, è diventato però un tema sempre più fondamentale a livello di Governance. Ad essere aumentata è, infatti, la percezione dei rischi ai quali le imprese sono sottoposte.

In uno studio apparso su Project Syndacate lo scorso luglio, si è utilizzato l’impatto del Covid-19 come esempio di quello che può essere il potenziale danno di un evento legato alla sostenibilità ambientale. Quello di una nuova pandemia era infatti uno dei probabili rischi, ma lo si è per anni ignorato. Quando si è manifestato, è stato in grado di cambiare il mondo nel giro di qualche settimana.

Lo stesso studio ha illustrato chiaramente quanto il nostro sistema socioeconomico sia esposto al rischio. Ad esempio, viene rappresentato il potenziale impatto in termini economici su uno dei Paesi che potrebbe per primo subire gli effetti del cambiamento climatico: continuando con gli stessi parametri di crescita della temperatura attuali, entro il 2030 l’India - a causa delle ore di lavoro tolte per colpa del riscaldamento ambientale - perderebbe fino al 4.5% del suo GDP.

Trasferendo l’analisi a livello globale, invece, emerge come molti stabilimenti e molte catene del valore sono strutturati in modo tale da dare priorità all’efficienza, rispetto alla resistenza verso danni creati da eventi atmosferici o catastrofali. Questo rende la loro probabilità di fallimento estremamente alta, specie se rapportata all’accelerazione di tali fenomeni.

Continuando, il costo economico indiretto di questi rischi si avrebbe pur ricorrendo a sistemi di trasferimento del rischio verso il mercato assicurativo. Le coperture previste per le property sono di durata annuale. Considerato l’aumento esponenziale di tali rischi, si avrebbe un aumento del costo annuale assicurativo o, al contrario, una diminuzione della copertura prevista.

Questo studio trova conferma nei timori dei più importanti manager internazionali. All’interno del Global Risk Report 2021, pubblicato dal World Economic Forum, ben tre dei primi cinque rischi in grado di avere un impatto a breve termine sono infatti di natura ambientale o sociale: nuovi disagi provocati da nuovi virus, crisi sociali provocate dall’impossibilità di sostenersi ed eventi climatici catastrofali. Questi tre rischi, rientrano nelle prime tre posizioni di tale graduatoria, seguiti immediatamente dopo da rischi derivanti dall’aumento dell’importanza della tecnologia e del digital.

Le aziende hanno cominciato a strutturare nuove strategie ESG (Environmental, Social and Governance) all’interno dei loro processi aziendali, con l’obiettivo di costruire piani di controllo adeguati a gestire gli eventuali rischi. Anche banche e servizi assicurativi si stanno muovendo in quest’ottica, realizzando servizi e prodotti atti a mitigare il peso finanziario di questo rischio trasferendolo in parte al loro mercato.

Sempre il World Economic Forum, in questi primi mesi del 2021, ha realizzato il paper “Reporting on enterprise value”. Quest'ultimo consiste nel creare una prima base di analisi per quello che in futuro potrebbe diventare uno standard di settore. La sua utilità risiede nel fatto che si è riusciti a creare metriche di riferimento in grado di misurare l’impatto di questi temi sulla diminuzione di valore per le aziende.

Queste strategie e questi sistemi di controllo hanno come obiettivo l’aumentare della trasparenza rispetto le attività aziendali, ovviamente. Il grado di interesse sui temi della sostenibilità è ancora fondamentale per catalizzare sempre più investimenti. D’altro canto, questi nuovi strumenti cominciano ad essere attivamente utilizzati da parte delle aziende per gestire e controllare le loro stesse dinamiche. La sostenibilità, da semplice trend, ha guadagnato ormai il suo posto all’interno della strategia aziendale e quasi certamente non farà passi indietro.


Fonti consultate per il presente articolo:

a cura di Gianluca Penza 

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