Le elezioni di Vladimir Putin

Una vittoria ineludibile

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  Chiara Calabria
  25 September 2021
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In data 19 settembre 2021 si sono concluse le elezioni per la nuova Duma, la camera bassa del Parlamento di Mosca. Come da pronostico, la vittoria è del partito del presidente Vladimir Putin, Russia Unita. Questo partito ha ottenuto il 49% dei voti, mentre il Partito Comunista Russo (KPRF) si è fermato al secondo posto con circa il 19% dei consensi.

La repressione politica

Considerata la forza di repressione del governo nei confronti dell’opposizione e dei suoi esponenti, si può dire che il risultato delle elezioni fosse decisamente prevedibile. Il Cremlino ha riconfermato infatti le proprie strategie per mantenere la stabilità politica, dai brogli elettorali alla poca trasparente competizione politica. Chiaro esempio è il fatto che l’opposizione abbia segnalato alla polizia numerose irregolarità nei seggi, come la presenza di un numero di schede elettorali ben maggiore rispetto al numero di elettori, compravendita di voti, ecc.

In tema di repressione politica ricordiamo la situazione dell’oppositore Aleksej Naval’nyj: dopo un tentativo di avvelenamento è tornato in carcere, mentre le organizzazioni a lui legate sono state incluse tra quelle terroriste ed estremiste, quindi fuori legge. Numerosi esponenti di diversi partiti sono stati esclusi dalla lista dei 344 candidati alla Duma, mentre altri, come Dmitry Gudkov, hanno lasciato il Paese dopo aver subìto pressioni dalle autorità.

Agente straniero

Nel corso degli ultimi mesi, il governo ha fatto in modo che giornalisti indipendenti venissero etichettati come agenti stranieri e quindi nemici della nazione, rendendo impossibile ai media di dare spazio a un partito che non fosse quello di Putin. Di conseguenza, vi è stata una limitazione alla possibilità degli elettori russi di ottenere informazioni complete e accurate sui candidati.

L’ONG Golos, “La Voce”, specializzata nel monitoraggio del processo elettorale, ha rilevato numerose violazioni, tra cui casi in cui le schede sarebbero state tenute di notte in contenitori non sigillati o in stanze senza videosorveglianza. Non a caso anche questa organizzazione è stata bollata dalle autorità russe come “agente straniero” – e quindi vicino allo stigma di nemico della nazione – giusto ad agosto, un mese prima delle elezioni parlamentari.

Vicino all’Europa ma non a Bruxelles

Riconoscendo che la legittimità dei governi si basa su elezioni democratiche, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa osserva le elezioni e fornisce assistenza tecnica in tutti e 57 gli Stati partecipanti. Quest’anno però gli osservatori OSCE si sono assentati dalle elezioni parlamentari russe a causa delle limitazioni imposte dalle autorità locali. Le elezioni si sono svolte su tre giorni, ufficialmente per evitare assembramenti e quindi la diffusione del Covid-19. All’indomani delle elezioni, in una dichiarazione dell’Alto Rappresentante a nome dell’UE sulla Duma di Stato, l’Unione Europea ha condannato i brogli e ha ribadito la profonda preoccupazione per la continua limitazione di spazio per l’opposizione, per la società civile e le voci indipendenti, chiedendo alla Russia di invertire questi sviluppi negativi. Si specifica inoltre che l’UE non riconosce l’annessione illegale della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione Russa, e quindi non riconosce nemmeno le elezioni tenute nella penisola della Crimea occupata.

Per quanto riguarda il futuro, è difficile dire quali saranno gli sviluppi dei rapporti tra Unione Europea e Russia. Con Bruxelles vi sono sicuramente temi di comune interesse, come per esempio il cambiamento climatico, ma gli attriti al momento sono ineludibili. È certo però che il governo russo vorrà proseguire il dialogo bilaterale per la cooperazione energetica ed economica con gli Stati membri dell’UE.

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https://www.cdt.ch/mondo/russia-l-ong-golos-riporta-presunte-violazioni-nelle-elezioni-LB4650159?_sid=faLn4AIn

https://www.lastampa.it/esteri/2021/09/19/news/elezioni-in-russia-exit-poll-russia-unita-al-45-i-comunisti-al-21-1.40719747

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/tre-considerazioni-sulle-elezioni-russia-31720

https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2021/09/20/russia-declaration-by-the-high-representative-on-behalf-of-the-european-union-on-the-state-duma-regional-and-local-elections/

https://www.dw.com/en/russia-reports-of-voting-violations-overshadow-elections/a-59225385

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Chiara Calabria

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Russia Vladimir Putin Duma elezioni Europa bruxelles repressione