L’importanza della Guardia Rivoluzionaria iraniana schierata nello Yemen

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  Redazione
  22 January 2024
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A cura del Dott. Pierpaolo Piras, studioso di Geopolitica e componente del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Teheran è stata in precedenza in grado di condurre una “operazione nascosta” tramite gli Houthi a un costo materiale molto basso, ma tale prezzo potrebbe ora essere destinato ad aumentare se i contrattacchi alleati dovessero continuare.

Comandanti e consiglieri del Corpo d'élite delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) iraniane - sono sul terreno nello Yemen e svolgono un ruolo diretto negli attacchi dei ribelli Houthi al traffico commerciale nel Mar Rosso.

L’ IRGC - più comunemente noto come i Guardiani della Rivoluzione - è un organo militare istituito in Iran dopo la rivoluzione islamica del 1979. Funzionari statunitensi e del Medio Oriente hanno comunicato che l’IRGC ha dislocato addestratori e operatori di missili e droni nello Yemen, così come altro personale specializzato che fornisce supporto di intelligence tattica agli Houthi.

L’IRGC, attraverso la sua “Forza Qods” all’estero, ha anche supervisionato il trasferimento agli Houthi dei droni d’attacco, dei missili da crociera e dei missili balistici a medio raggio utilizzati in una serie di attacchi sul Mar Rosso e su obiettivi israeliani nelle ultime settimane, hanno detto questi funzionari.

Gli Houthi non hanno alcuna riserva nell’affermare che le proprie operazioni militari contro il traffico mercantile passante per il mar Rosso sono progettate per supportare il gruppo militante palestinese Hamas, impegnato in una guerra da tre mesi con Israele.

Recentemente, il Pentagono ha detto che gli Houthi hanno colpito una nave portacontainer di proprietà e gestita dagli Stati Uniti, la M/V Gibraltar Eagle, nel Mar Rosso, ma senza causare danni significativi.

Gli Houthi hanno lanciato un secondo missile balistico antinave nel Mar Rosso meridionale, ha detto il Comando Centrale degli Stati Uniti, ma avendo un impatto sulla terraferma dello stesso Yemen del Nord. La presenza complessiva dell'IRGC nello Yemen è supervisionata dal generale Abdul Reza Shahlai, un comandante con sede a Teheran che l'amministrazione Trump ha tentato di assassinare in un attacco di droni nel 2020 nello Yemen, hanno detto funzionari degli Stati Uniti e del Medio Oriente.

E’ convinzione dell’intelligence americana che Shahlai sia profondamente coinvolto nelle operazioni terroristiche all'estero di Teheran attraverso il suo ruolo di vice comandante della “Forza Qods”.

Ciò include un ruolo nella supervisione di un fallito complotto iraniano del 2011 per assassinare l’allora ambasciatore dell’Arabia Saudita negli Stati Uniti, Adel al-Jubeir, in un ristorante di Washington, DC.

Shahlai, che è stato sanzionato dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ha anche contribuito a supervisionare gli attacchi dell'IRGC contro il personale militare americano in Iraq negli ultimi due decenni. Il Dipartimento di Giustizia ha offerto 15 milioni di dollari nel 2019 per informazioni relative alle operazioni e alle reti di questo comandante.

Recentemente, la Casa Bianca ha declassificato alcune informazioni relative al sostegno dell'Iran agli Houthi, tra cui l'intelligence e il supporto specifico al raggiungimento degli obiettivi, ma non faceva riferimento alla presenza sul campo dell’IRGC nello Yemen, o al ruolo di Shahlai nelle operazioni degli Houthi.

La presenza terrestre dell’IRGC nello Yemen e il ruolo specifico avuto nel dirigere attacchi contro obiettivi occidentali rischiano di alimentare uno scontro diretto con gli Stati Uniti mentre la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza continua senza interruzioni. L’amministrazione Biden ha finora espresso la chiara intenzione di evitare un conflitto militare con Teheran e prevenire in questo modo una più ampia conflagrazione regionale. Tuttavia, nelle ultime settimane il Pentagono e gli alleati degli Stati Uniti hanno iniziato a colpire direttamente obiettivi Houthi nello Yemen, aumentando la possibilità che gli Stati Uniti danneggino anche il personale dell’IRGC.

La storia

Funzionari degli Stati Uniti e del Medio Oriente affermano che Teheran ha iniziato ad aumentare in maniera consistente il suo sostegno militare agli Houthi a metà degli anni 2010, quando la milizia e il movimento politico yemeniti erano impegnati in una guerra armata con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

Gli Houthi condividono la medesima fede sciita dell'Iran e l'avversione verso queste potenze (tutte) sunnite regionali, ma in precedenza erano una forza militare scarsamente finanziata ed equipaggiata.

Oggi dispone di un arsenale avanzato di droni d’attacco e missili da crociera e balistici che finora hanno consentito agli Houthi di ostacolare seriamente il traffico globale attraverso il Canale di Suez e lo stretto di Bab-el-Mandeb e quello ancora più ardito di attaccare obiettivi lontani come il porto israeliano di Eilat.

L’attuale establishment statunitense afferma che l'Iran ha trasformato gli Houthi in un alleato centrale nel sistema di alleanze regionali di Teheran in quella regione, noto come “Asse della Resistenza”, che comprende Hamas nei territori palestinesi, Hezbollah in Libano e le milizie irachene e siriane nelle rispettive nazioni.

Questo sistema consente all’Iran di proiettare la sua potenza militare ben oltre i suoi confini, garantendo al tempo stesso una certa negazione del coinvolgimento in operazioni militari o terroristiche.

L’Iran può permettersi questo grande vantaggio sul piano propagandistico e comunicativo di combattere quella definibile come un’operazione bellica, ma senza tuttavia esporsi più di tanto, con vari iraniani sul terreno, membri della Forza Qods, sul terreno nello Yemen.

Le intenzioni strategiche degli Houthi

Prima di tutto, gli Houthi, hanno voluto combattere una grande guerra contro l’Arabia Saudita e lo Yemen, e ora stanno cercando di soffocare il trasporto marittimo mondiale nello stretto di Bab-el-Mandeb a un prezzo da pagare in definitiva molto basso e ancora inferiore da parte dell’Iran.

Ora, la domanda che si pongono la gran parte degli analisti è di quanto è destinato a salire per l’Iran il prezzo di tali conflitti?

Gli esponenti dell’esercito e dell’intelligence statunitense hanno descritto quella che è essenzialmente una sorta di faida tra Washington e l’IRGC che risale ad alcuni decenni fa. Con Shahlai che ha svolto un ruolo centrale in tale conflitto, in gran parte segreto. Gli Stati Uniti ritengono che l’IRGC abbia supervisionato gli attentati suicidi di Hezbollah contro obiettivi diplomatici e militari americani in Libano negli anni ’80.

In aggiunta, l'IRGC è accusato di aver addestrato le milizie sciite irachene all'uso di bombe stradali, note come IED, che sono state la principale causa di morte dei militari statunitensi in Iraq. Il governo degli Stati Uniti ha anche accusato Shahlai e la sua organizzazione terroristica di aver supervisionato un'operazione dell'IRGC nel 2007 nella città di Karbala, nel centro dell'Iraq, che ha causato l'esecuzione diretta di cinque militari americani.

La visione da parte di Teheran

L'Iran ha espresso il suo sostegno agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, sostenendo che fanno parte del sostegno dell'Asse della Resistenza ad Hamas, ma Teheran continua a negare ostinatamente – nonostante numerose evidenze - qualsiasi ruolo diretto nelle operazioni degli Houthi o nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il fatto che alcune potenze, come gli americani e gli israeliani, subiscano attacchi da parte del movimento di resistenza non deve in alcun modo mettere in discussione la realtà della forza esercitata della resistenza in questa regione, così dice l’Iran.Attraverso la loro propaganda, gli Houthi negano di aver fatto affidamento sull’Iran per condurre i propri attacchi.

Parole che in realtà tutti si aspettavano più o meno scontatamente. Ma alle quali in ben pochi credono.

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