Pinocchio, Red, Il mostro dei mari, Il gatto con gli stivali, Marcel the shell

Oscar al il miglior film d'animazione chi riuscirà ad aggiudicarsi il premio?

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  Jacopo Cantoni
  24 February 2023
  4 minutes, 28 seconds

In premi così complessi come gli Oscar si tenta sempre di dare un ordine alle cose, documentandosi o fruendo direttamente dei prodotti in gara, ma è davvero complesso tenere a mente tutti i particolari per poter indovinare il vincitore o semplicemente per fare una propria classifica.

Come di consueto il mio intricato percorso comincia sempre dal premio al miglior film d’animazione. Mi piace sempre pensare che il cinema non abbia perso quell’aura di educatore che in passato ha avuto e si è guadagnato.

Cinque produzioni con caratteristiche a volte sovrapponibili ma ognuno con una sua forte identità, quale tra di loro riuscirà a strappare ad Encanto, vincitore della scorsa edizione, il premio?


Partiamo da Pinocchio, diretto da un maestro del mestiere, Guillermo del Toro, non ho molto da aggiungere rispetto a ciò che il mio collega Luca Formisano disse qualche mese fa nel suo articolo. Il film è davvero coinvolgente e ci mostra una prospettiva che si discosta dalle altre proiezioni che la storia di Collodi ha avuto sul grande schermo in precedenza. C’è la guerra e si è costretti ad affrontarla.

Pinocchio incontra la morte più volte prima di poter diventare bambino, Del Toro sembra mostrarci che non possiamo dire di essere vivi se non dopo che qualcuno o qualcosa ce lo ha permesso. Condizione che affronta in modo magistrale nella serie da lui prodotta Cabinet of Curiosities in cui attraverso 8 diverse storie, non collegate tra di loro, indaga la mente e il comportamento umano.


Il secondo candidato è Red, produzione Pixar e distribuzione Disney, la cui piattaforma streaming già da tempo vi permette di fruire del prodotto. Al contrario del precedente regista, Domee Shi è al debutto in questo ruolo per un lungometraggio, pur non essendo neofita e già in possesso di una statuetta guadagnata con il cortometraggio d’animazione Bao nel 2018.

Il film ci porta in una cornice orientale pur essendo ambientato nella città di Toronto dove una famiglia apparentemente normale nasconde quella che può essere per la giovane figlia una benedizione o una maledizione. Benedizione che serve alla regista per spiegare la trasformazione che ognuno di noi prima o poi deve affrontare a cavallo tra la giovinezza e l’adolescenza e di quanto sia importante accettarla con tutti i suoi difetti.

Le tante sfaccettature della famiglia vengono affrontate in modo profondo permettendo di comprendere come ognuno degli attanti prende parte al cambiamento che non è solo di Mei, la nostra protagonista, ma di tutti coloro che le stanno attorno.


Il mostro dei mari è il titolo del terzo aspirante al premio, completamente girato in CGI vede alla regia Chris Williams, che già vinse questo premio con "Big Hero 6", pellicola prodotta da Sony Pictures Animation e basata sul romanzo di Tomi Adeyemi "Children of Blood and Bone", ispirato a sua volta alla mitologia Nigeriana.

Il film si distingue per la sua animazione spettacolare e per le tematiche importanti affrontate, come il pregiudizio e l'oppressione, che vengono esplorate attraverso un mondo fantastico ma in cui molti spettatori potrebbero riconoscere elementi della società moderna, il tutto incorniciato dalla magnifica colonna sonora composta da Hans Zimmer.

Il mostro dei mari, insiema a Red, rappresentano un importante passo in avanti per la rappresentazione dei personaggi in termini di diversità etnica e di rappresentazione di personaggi femminili forti e indipendenti.


Stessa tecnica ma diverso film, in corsa c’è anche il secondo capitolo de Il Gatto con gli stivali - L’ultimo desiderio, che ci presenta il protagonista sotto una nuova luce. La paura di perdere ciò che si ha di più caro, l’ultima delle nove vite, lo porterà a pensare di reprimere il proprio io e smettere di essere il ladro avventuriero di cui ci aveva dato prova nelle precedenti apparizioni.

Come l’antecedente è una produzione di DreamWorks Animation e vanta nomi prestigiosi al doppiaggio come Antonio Banderas, scelto ancora per il ruolo del Gatto, Salma Hayek, Olivia Colman e Florence Pugh. Oltre che essere un sequel è anche lo spin-off del vincitore della prima edizione di questo premio, Shrek, nel lontano 2002.


Ultimo ma non per importanza è il film dal titolo Marcell - The Shell with shoes on, ancora una volta torna la famiglia e la necessità di averne una propria. In questa storia che ha dell’incredibile una piccola conchiglia diventa una star dei social avendo così la possibilità di ritrovare gli affetti più stretti.

Figlio dell’omonimo cortometraggio, riflette gli interessi del regista Dean Fleischer-Camp nel campo dell’arte e dei media digitali insieme alla moglie Jenny Slate, attrice e comica di successo.


Lavoro che, come tipico di Fleischer-Camp, si caratterizza per uno stile visivo originale e per l'attenzione ai dettagli, che lo ha reso un punto di riferimento nel suo campo. La sua creatività e la sua passione per l'innovazione lo hanno portato a collaborare con diverse aziende e organizzazioni per la realizzazione di progetti di successo.

Considerando tutti questi dettagli che secondo voi si merita di più il premio? Ma soprattutto quale tra i cinque film candidati tratta la propria tematica nella maniera migliore?






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L'Autore

Jacopo Cantoni

Laureato in Cinema presso l'Alma mater Studiorum di Bologna, mi cimento nella scrittura di articoli inerenti a questo bellissimo campo, la Settima Arte. Attualmente frequento il corso Methods and Topics in Arts Management offerto dall'università Cattolica del Sacro Cuore.

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