Quali sono gli esiti della Conferenza ONU sull’Acqua

  Articoli (Articles)
  Alessia Pagano
  19 April 2023
  5 minutes, 42 seconds

L’acqua è un elemento indispensabile per tutte le forme di vita sul pianeta, e l’accesso ad acqua sicura e pulita è riconosciuto dall’ONU come un diritto umano fondamentale. Purtroppo, però, decenni di cattiva gestione e sprechi hanno aggravato la crisi idrica, che in base alle attuali previsioni peggiorerà sempre più rapidamente. Questo bene prezioso è a rischio, eppure non ce ne stiamo prendendo cura come dovremmo: il The Guardian riporta che solo il 3% dei fondi stanziati a livello globale nella finanza verde è dedicato alla gestione delle risorse idriche.

L’acqua è, inoltre, al centro della maggior parte delle problematiche legate al cambiamento climatico: l’UNEP comunica che ben il 90% dei disastri naturali è dovuto a inondazioni, siccità e tempeste tropicali, e secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC circa la metà della popolazione globale sperimenta periodi di grave scarsità d’acqua ogni anno, un fenomeno in buona parte dovuto a questi trend globali.

È quindi imperativo agire per salvaguardare questa risorsa, farlo rapidamente e su larga scala: a questo è stata dedicata la Conferenza sull’Acqua che si è tenuta tra il 22 e il 24 marzo nei quartieri generali dell’ONU a New York.


A proposito della Conferenza


L’ONU ha definito questa conferenza come il più importante evento sull’acqua nel corso di una generazione, dato che la sua edizione precedente, nonché prima Conferenza sull’Acqua in assoluto, si è tenuta in Argentina nel 1977, a ben 46 anni di distanza, durante i quali la popolazione mondiale è quasi raddoppiata e la domanda di acqua è cresciuta in maniera esponenziale. Questi dati hanno aggiunto un nuovo senso d’urgenza ai lavori, che si è riflettuto anche nel tasso di partecipazione: grazie anche alla possibilità di seguire il summit da remoto, a questa edizione hanno preso parte circa 10.000 persone, tra cui rappresentanti di Stati e organizzazioni internazionali, esponenti del settore privato, portavoce di popoli indigeni, ricercatori, esperti e attivisti.

Oltre ad arrivare quasi mezzo secolo dopo la sua precedente edizione, la Conferenza sull’Acqua 2023 fa da spartiacque in un periodo in cui è in gioco il destino di uno dei beni più importanti dell’umanità: adesso ci troviamo proprio a metà del Decennio d’Azione per l’Acqua.

Nel 2016, infatti, l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato all'unanimità la risoluzione "Decennio internazionale per l'azione - L'acqua per lo sviluppo sostenibile", dichiarando gli anni dal 2018 al 2028 decisivi per agire su questo fronte.


Per far sì che i restanti 5 anni vedano la realizzazione degli obiettivi prefissati, l’evento ha avuto come scopo principale il raggiungimento di un accordo circa il contenuto dell’Agenda d’Azione per l’Acqua.

Allo scopo di massimizzare la produttività delle trattative, la Repubblica del Tagikistan e il Regno dei Paesi Bassi, Paesi detentori della presidenza, hanno presentato cinque dialoghi interattivi attraverso i quali si è discusso di come agire in determinati ambiti. I primi quattro riguardavano la questione della gestione delle risorse idriche in relazione alla salute, allo sviluppo sostenibile, al clima, e alla cooperazione. Il quinto, invece, era dedicato al Decennio d’Azione per l’Acqua e trattava dei progressi compiuti e dei traguardi ancora da raggiungere.

Questa volta, però, il prodotto del summit non è un trattato con direttive e obblighi comuni, bensì l’insieme di più di 700 impegni da parte di diversi enti, le cui descrizioni sono consultabili sulla pagina ufficiale dell'Agenda d’Azione per l’Acqua, insieme ad altri indicatori come risorse mobilizzate, progressi, e scadenze.


È stata un successo?


In molti si dicono delusi dal carattere volontario e non vincolante degli impegni dell’Agenda d’Azione per l’Acqua, e temono che si possano perciò rivelare inefficaci. Proprio per questo motivo l’ultimo giorno dell’evento, più di 100 rappresentanti di istituti di ricerca e gruppi della società civile di diverse nazionalità hanno divulgato una lettera aperta diretta al segretario generale delle Nazioni Unite denunciando la mancanza di "responsabilità, rigore e ambizione" alla Conferenza, sottolineando il poco valore degli impegni, la cui “natura disparata e non coordinata spezzerà ulteriormente un settore già frammentato e occuperà uno spazio politico sull'acqua senza sbloccare progressi sostanziali” e ricordando che “In quanto impegni volontari, è probabile che risentano di livelli terribilmente bassi di responsabilità che cospireranno contro l'effettiva realizzazione”. Charles Iceland, direttore dell’Istituto delle Risorse Mondiali, ha poi sottolineato come molti impegni presi non possano contare su fondi stanziati per la loro realizzazione, rendendo il raggiungimento di quegli obiettivi ancora più difficile.

Un’ulteriore motivo di proteste è stata la scarsa considerazione ricevuta dai leader di popoli indigeni e dagli attivisti, come denunciato da Mana Omar, un’esponente di Fridays For Future Africa in una sua intervista al The Guardian.


Secondo molti altri, però, la conferenza è stata un successo: il segretario generale della Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato che “Gli impegni presi in questa Conferenza spingeranno l'umanità verso il futuro di sicurezza idrica di cui ogni persona sul pianeta ha bisogno” e il diplomatico olandese Henk Ovink ha commentatoQuesta conferenza non ci ha dato un mandato, ma abbiamo riunito il mondo per garantire che ci sia un seguito”.

Quello che sperano in molti, infatti, è che questi impegni costituiscano una base sufficientemente solida per aiutare i delegati a negoziare un accordo vincolante alla COP 28, che si terrà il prossimo novembre a Dubai.

Già l’anno scorso la COP 27 aveva attribuito un ruolo insolitamente di rilievo all’acqua in confronto ai programmi delle precedenti edizioni, e quest’anno il tema della gestione delle risorse idriche dovrà essere ancora più centrale nel dibattito, se veramente i governi intendono concludere il Decennio d’Azione per l’Acqua mantenendo le promesse fatte ai cittadini e al pianeta.

Alla cerimonia di chiusura l’acqua è stata definita “un bene comune globale”, e auspicabilmente, anche grazie gli impegni presi, verrà trattata come tale.


Mondo Internazionale APS - Riproduzione Riservata ® 2023


Fonti consultate per il presente articolo:


https://unsplash.com/it/foto/rrfdqjJWwmU

https://www.unwater.org/news/historic-un-2023-water-conference-generates-transformative-commitments#:~:text=Around%2010%2C000%20participants%20gathered%20at,water%20and%20sanitation%20for%20all.

https://www.iucn.org/our-work/freshwater-and-water-security

https://www.unep.org/explore-topics/water/what-we-do/addressing-water-related-conflict-and-disasters#:~:text=Most%20of%20the%20impacts%20of,impact%20on%20societies%20and%20economies.

https://news.un.org/en/story/2023/03/1135022

https://www.unwater.org/news/un-2023-water-conference

https://sdgs.un.org/partnerships/action-networks/water

https://press.un.org/en/2023/envdev2051.doc.htm

https://www.youtube.com/watch?v=Jx6lXb9epXE&ab_channel=UnitedNations

https://report.ipcc.ch/ar6syr/pdf/IPCC_AR6_SYR_SPM.pdf

https://www.theguardian.com/environment/2023/mar/23/water-un-conference-climate-crisis-disasters

https://www.theguardian.com/world/2023/mar/24/united-nations-water-conference-new-york-pledges

https://www.jstor.org/stable/4312280

https://www.radiopopolare.it/conferenza-onu-sullacqua-2023-quali-risultati-sono-stati-raggiunti/

https://www.un.org/sustainabledevelopment/blog/2022/11/water-prominent-on-cop27-agenda/

https://earth.org/cop28-summit... 

https://earth.org/un-water-conference-2023/

https://www.un.org/sustainabledevelopment/water-action-decade/

https://lavocedinewyork.com/onu/2023/03/25/un-water-conference-anche-senza-documento-vincolante-non-e-un-buco-nellacqua/

https://greenreport.it/news/acqua/5-cose-da-sapere-sulla-conferenza-dellacqua-2023-delle-nazioni-unite/

https://unric.org/it/5-cosa-che-dovresti-sapere-sulla-conferenza-onu-sullacqua-2023/

https://www.unicef.org/wash/water-scarcity

Share the post

L'Autore

Alessia Pagano

Categories

Ambiente e Sviluppo

Tag

UN COP28 agenda2030