HUBdate - ChatGPT e la cyber criminalità

  Focus - Allegati
  22 maggio 2023
  1 minuto, 49 secondi

MIPP – DIGITALIZZAZIONE E SICUREZZA

A cura di Federica Pizzuto, Junior Policy Analyst

In un rapporto intitolato “ChatGPT - The impact of Large Language Models on Law Enforcement” (Marzo 2023), l’Europol mette in guardia sui possibili usi illeciti di ChatGPT da parte di cyber criminali.




I Large Language Models

Secondo l’Europol, ChatGPT rientra tra i cosiddetti “Large Language Models” (LLM), ovvero dei grandi modelli linguistici che sfruttano particolari algoritmi AI per riassumere, generare e prevedere nuovi contenuti (Tech Target). ChatGPT, sviluppato da OpenAI e rilasciato online nel novembre 2022, è stata definita da Euronews come “l’app con la maggiore crescita di tutti i tempi”.


Phishing, furti d’identità e disinformazione

Se da un lato ChatGPT offre grandi opportunità alle imprese e ai cittadini, l’LLM può anche rappresentare un rischio per i “diritti fondamentali”, avverte Europol.

ChatGPT facilita infatti il phishing ed i furti d’identità. Nel primo caso, l’abilità dell’app di rispondere a qualsiasi domanda dona una “credibilità aggiunta” a contenuti fake sui social media, e-mail e fake news - ChatGPT elimina infatti tutti quegli evidenti errori di grammatica che spesso rendono riconoscibili truffe online. Nel caso dei furti d’identità, ChatGPT è utilizzato per impersonare lo stile linguistico e comunicativo di specifici individui, gruppi o aziende.

Non di meno, le capacità di ChatGPT ben si prestano a potenziali casi di abuso nelle aree della propaganda e disinformazione. ChatGPT eccelle nel produrre testi pressoché autentici rapidamente e su larga scala. Ciò consente di diffondere facilmente messaggi che riflettono una narrazione specifica.


Impatto e raccomandazioni

Il rapporto fornisce solo un assaggio dell’impatto che gli LLM come ChatGPT esercitano oggi e accenna a ciò che potrebbe accadere in futuro grazie ai continui aggiornamenti dell’app.

Europol raccomanda ai cittadini e alle autorità di acquisire maggiore consapevolezza, conoscenze e skills sul tema dell’AI, al fine di ridurre i rischi legati ai cyber crimini.

Nonostante le potenzialità degli algoritmi AI, rimangono dubbi e preoccupazioni sui rischi per la privacy e la sicurezza digitale, in quella che Europol definisce una prospettiva “cupa” per la cybersicurezza.

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