Da AMISOM ad ATMIS - Breve storia e prospettive future per la Somalia

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  01 dicembre 2022
  7 minuti, 59 secondi

Da AMISOM ad ATMIS - Breve storia e prospettive future per la Somalia

Abstract

Da decenni la Somalia è caratterizzata da una situazione di profonda instabilità causata da diversi fattori, tra i quali il fondamentalismo islamico e la presenza del gruppo terroristico al-Shabaab, nonché la frammentazione clanica che da sempre caratterizza il tessuto socio-culturale e il panorama politico somalo.

In questo paper verranno analizzati gli sforzi delle missioni AMISOM ed ATMIS portate avanti negli ultimi quindici anni per la stabilizzazione dell’area. In particolare verranno approfondite le differenze nei mandati delle due missioni, gli esiti della prima e gli obiettivi della seconda, individuando le prospettive e le sfide da affrontare nel futuro prossimo dal nuovo governo.

Autore: Jaohara Hatabi - Senior Researcher, Mondo Internazionale G.E.O. Politica


Caratteristiche principali a confronto: differenze e somiglianze tra AMISOM ed ATMIS

La missione dell’Unione africana in Somalia (AMISOM) è stata un’operazione regionale di peacekeeping portata avanti con l’autorizzazione delle Nazioni Unite. È stata autorizzata il 19 gennaio 2007 con un mandato ad interim di sei mesi, con lo scopo iniziale di fornire supporto al Governo federale di transizione (GTF) ed un potenziale processo di pace.

Sul piano militare AMISOM è stata composta inizialmente da due contingenti provenienti dal Burundi, insieme ad un contingente etiope più numeroso per la protezione del GTF, per poi evolversi ed includere contemporaneamente fino a sei Paesi che forniscono truppe permettendo un incremento da 8,000 unità a più di 22,000 unità di personale di tipo militare e civile. Anche l’area geografica in cui le operazioni sono state condotte si è espansa nel corso del tempo: dalla capitale Mogadiscio, infatti, si è allargata fino alla parte centro-meridionale del Paese, arrivando a coprire una superficie di 400,000km2.

Ogni nuova estensione del mandato ha comportato un aggiornamento degli obiettivi della missione, come ad esempio: la riduzione della minaccia posta in essere da al-Shabaab e altri gruppi armati di opposizione, e il passaggio graduale delle responsabilità da AMISOM alle forze di sicurezza somale (Risoluzione 2296 (2016), UNSC), così da permettere il termine della missione nel 2021, rimandato poi al 31 marzo 2022. A causa del mancato ritiro delle truppe alla data prestabilita, l’Unione Africana e le Nazioni Unite hanno concordato la creazione di un nuovo mandato – African Transition Mission in Somalia (ATMIS) – con obiettivi simili ad AMISOM, rispettivamente:

  1. Indebolire al-Shabaab e altri gruppi terroristici;
  2. Fornire sicurezza ai centri abitati e aprire le principali vie di approvvigionamento;
  3. Sviluppare le capacità delle forze di sicurezza somale per consentire loro di assumere il controllo e la responsabilità della sicurezza entro la fine del periodo di transizione, ovvero dicembre 2024;
  4. Sostenere gli sforzi di pace e riconciliazione del Governo federale somalo;
  5. Contribuire allo sviluppo delle capacità delle istituzioni di sicurezza, giustizia e autorità locali del Governo federale della Somalia e Stati membri federali.

Per quanto riguarda differenze sul piano operativo, ATMIS si differenzia da AMISOM per il dispiegamento rapido di forze più mobili e flessibili in ogni settore della missione, con l’obiettivo di indebolire più rapidamente al-Shabaab e altri gruppi estremisti.

La situazione in cui è avvenuta la transizione da AMISOM ad ATMIS rende il quadro più complesso e la Somalia ancora più fragile. Il passaggio del comando alle forze di sicurezza somale deve presupporre la presenza di un apparato di forze armate strutturato e consolidato. Tuttavia, allo stato attuale, l’Esercito nazionale somalo è fortemente indebolito da divisioni e rivalità tra clan che non sembreranno placarsi nel medio periodo.

Esiti di AMISOM e obiettivi di ATMIS

Secondo il ristretto corpo di letteratura esistente, la missione AMISOM ha avuto esiti tanto positivi quanto negativi.

Per quanto riguarda gli esiti negativi, sono state rilevate le seguenti problematiche:

  1. A seguito dell’espansione della missione oltre il territorio della capitale nel 2012, sono state rivolte critiche a causa della mancanza di un comando unificato e delle strutture di controllo, poiché il comando centrale rivestiva soltanto un ruolo di controllo amministrativo.
  2. I civili hanno spesso accusato il personale AMISOM di aver avuto un atteggiamento eccessivamente violento in contesti residenziali e popolati da civili. La popolazione locale ha inoltre acccusato il personale AMISOM di condotta illecita e violenza sessuale.
  3. La missione non è riuscita a mantenere il livello di sicurezza delle rotte di approvvigionamento, esponendo i civili al rischio di essere obbligati a versare contributi monetari alle milizie di al-Shabaab.
  4. AMISOM è stata accusata di aver ritirato personale con anticipo rispetto ai tempi previsti, permettendo alle forze di al-Shabaab di tornare e riprendere il controllo dell’area.

È fondamentale sottolineare che gli esiti positivi ottenuti sono considerevoli, specialmente alla luce delle difficoltà di vario genere che una missione di questo genere ha incontrato. Innanzitutto, la Somalia, dal 2006 in poi, è considerata al più alto livello di difficoltà strategica per le operazioni di pace (Downs and Stedman, 2002), inoltre, AMISOM è stata costantemente sotto-finanziata e caratterizzata da un divario tra i compiti assegnati e le autorizzazioni concesse.

Nonostante le sfide a cui è stata sottoposta, la missione ha ottenuto i seguenti risultati:

  1. La presenza di AMISOM ha facilitato, nel 2009, il ritiro da Mogadiscio delle truppe etiopi, la cui presenza aveva aumentato la popolarità di al-Shabaab e indebolito la legittimità del GTF.
  2. AMISOM è riuscita a spingere la maggioranza dei miliziani di al-Shabaab fuori da Mogadiscio e dai maggiori centri urbani nella parte centro-meridionale del Paese.
  3. La missione ha favorito la creazione di uno spazio per il dialogo politico e un clima di riconciliazione tra le élite politiche somale.
  4. I servizi prestati dal personale AMISOM hanno permesso lo svolgimento di due processi di elezioni presidenziali (2012 e 2017).
  5. Le forze AMISOM hanno giocato un ruolo fondamentale nell’addestramento delle forze di polizia somale e nell’assistenza alla popolazione locale per l’accesso a strutture mediche ed aiuti umanitari.

Prospettive future

La presenza di AMISOM per quindici anni ha sicuramente contribuito a far emergere delle difficoltà a livello operativo, strategico e tattico che possono essere utili per rendere l’operato di ATMIS il più efficiente possibile. In particolare, il successo della nuova missione dovrebbe essere rappresentato dal passaggio delle responsabilità militari alle forze somale; tuttavia, l’esercito nazionale somalo è ancora fortemente politicizzato e caratterizzato da divisioni claniche. Il risultato è la presenza di forze militari parallele sostenute da attori internazionali, come ad esempio Danab (supportata dagli Stati Uniti), Gorgor (sostenuta dalla Turchia), le forze speciali Haram’aad, l’agenzia di intelligence Gashan, e le nuove forze addestrate dall’Eritrea. Infine, sussiste un problema riguardante i TCC, poiché alcuni di loro sono stati coinvolti nella missione per interessi nazionali piuttosto che per fornire un aiuto concreto alla Somalia (Robinson, 2022).

Inoltre, la minaccia rappresentata da al-Shabaab rende il quadro ancora più instabile: il gruppo continua a riscuotere un discreto successo tra la popolazione per la legittimità ideologica, politica ed amministrativa attribuitagli. Riesce ad adattarsi alle campagne di contro-insorgenza e ad infiltrarsi più profondamente tra la popolazione somala, soprattutto in zone rurali, dove compete con l’autorità statale mantenendo un saldo controllo del territorio.

In conclusione, il problema della sicurezza del Paese attualmente risulta essere la minaccia più rilevante per il nuovo governo, che dovrà affrontare le milizie di al-Shabaab e far convergere gli sforzi per un’efficace transizione delle responsabilità dagli attori internazionali all’esercito nazionale somalo.



Contenuto dell’Informazione

1

Confermata

Confermato da altre fonti indipendenti; logico in sé; coerente con altre informazioni sull’argomento

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Presumibilmente Vera

Non confermato; logico in sé; consistente con altre informazioni sull’argomento.

3

Forse Vera

Non confermato; ragionevolmente logico in sé; concorda con alcune altre informazioni sull’argomento

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Incerta

Non confermato; possibile ma non logico in sé; non ci sono altre informazioni sull’argomento

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Non confermato; non logico in sé; contraddetto da altre informazioni sul soggetto.

6

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Dubbio significativo sull’autenticità affidabilità o competenza, tuttavia in passato ha fornito informazioni valide.

E

Inaffidabile

Mancanza di autenticità, affidabilità e competenza; storia di informazioni non valide.

F

Non giudicabile

Non esiste alcuna base per valutare l’affidabilità della fonte.

Bibliografia

African Union, PSC/PR/COMM.1068 (2022). (A-1)

Ajú, M.M., Reshaping the African Union Mission in Somalia: From AMISOM to ATMIS, in The Horn Bulletin Volume V, Issue III, Maggio-Giugno 2022. (B-2)

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