Giappone e Unione Europea raggiungono un accordo sui flussi di dati transfrontalieri

  Focus - Allegati
  08 febbraio 2024
  7 minuti, 33 secondi

Introduzione

L'articolo analizza l'accordo ratificato dall'UE il 29 gennaio 2024 sui flussi di dati transfrontalieri con il Giappone, mostrandone i vantaggi per entrambe le parti e sottolineando l'importanza di integrare tali clausole nell'accordo commerciale ratificato nel 2019.

Dopo aver brevemente analizzato l’accordo di partenariato economico (APE) raggiunto da UE e Giappone nel 2019, l’articolo descrive la ragione per cui clausole sui flussi transfrontalieri non furono integrate alla ratificazione dell’APE nel 2019. Infine, la discussione si concentrerà sui benefici di tali postille nei diversi settori dell'economia europea e giapponese.

Autore

Gabriel Silini, Junior Researcher - Politica

L’accordo Commerciale tra UE e Giappone

Durante l'incontro del G7 sul commercio a Osaka nell'ottobre 2023 L'UE e il Giappone hanno concluso un accordo per rendere le attività commerciali nel mondo online più facili, meno costose e più efficienti. Il consenso è stato raggiunto nel corso del Dialogo economico ad alto livello UE-Giappone (HLED).

L'UE e il Giappone sono entrambi tra le maggiori economie digitali del mondo, pertanto questo accordo rappresenta una pietra miliare verso la digitalizzazione delle rispettive società ed economie. L'accordo discusso pone le basi per un approccio comune al commercio, inviando un messaggio forte contro il protezionismo e le restrizioni arbitrarie (European Commission, 2023).

L’accordo di partenariato economico (APE) raggiunto da UE e Giappone entrò in vigore il primo febbraio 2019. Gli obiettivi principali dell'APE erano la rimozione delle tariffe e di altre barriere commerciali, oltre a favorire la creazione di una piattaforma di cooperazione per continuare a promuovere il commercio in futuro. L’allora Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha commentato:

«L'Europa e il Giappone inviano un messaggio al mondo sul futuro del commercio aperto ed equo. Stiamo aprendo un nuovo mercato di 635 milioni di persone, che rappresenta quasi un terzo del prodotto interno lordo mondiale: la popolazione europea e quella giapponese non sono mai state così vicine. Il nuovo accordo offrirà ai consumatori una scelta più ampia e prezzi più convenienti, proteggerà i grandi prodotti europei in Giappone e quelli giapponesi in Europa, [...] fornirà alle piccole imprese di entrambe le parti l'opportunità di estendere le loro attività in un mercato completamente nuovo, consentirà alle imprese europee di risparmiare ogni anno 1 miliardo di euro in dazi e darà grande impulso agli attuali scambi commerciali tra le due parti (European Commission, 2024).»

L'accordo raggiunto ed entrato in vigore nel 2019 rappresenta il più grande accordo commerciale bilaterale mai concluso dall'UE in termini di dimensioni del mercato. Infatti, esso copre quasi il 30% del PIL mondiale. Esso comprende impegni non solo sugli scambi di merci, ma anche sui servizi e sulla promozione degli investimenti bilaterali.

Tra le altre caratteristiche del trattato, risulta importante sottolineare il rafforzamento della cooperazione tra l'UE e il Giappone in materia di innovazione, sostenendo l'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica, entrato in vigore nel 2011, e il nuovo Partenariato strategico UE-Giappone per la ricerca e l'innovazione, approvato al Vertice UE-Giappone del 2015 (Chowdhry, Sapir and Terzi, 2018).

Al momento della conclusione dei negoziati, l'Unione Europea non aveva ancora una posizione interna unica sulle disposizioni per i flussi di dati transfrontalieri e per la protezione dei dati personali negli accordi commerciali. Di conseguenza, nell'Accordo non venne inclusa alcuna norma riguardante a tal proposito tra l'UE e il Giappone. Tuttavia, esiste una clausola di revisione, contenuta nell'articolo 8.81 dell'APE, secondo la quale "le Parti esamineranno entro tre anni dalla data di entrata in vigore dell'Accordo la necessità di includere disposizioni sulla libera circolazione dei dati (Council of the European Union, 2022)".

I flussi di dati transfrontalieri tra Giappone e UE

Dopo aver osservato come l'accordo commerciale tra le due parti abbia avuto un impatto positivo su entrambe le economie, nel 2022 UE e Giappone hanno concordato di approfondire la portata del trattato introducendo norme sui flussi di dati transfrontalieri. Le discussioni formali sono iniziate il 24 ottobre 2022 a Bruxelles. La Commissione europea ha fatto della transizione digitale una delle sue priorità nel corso dei negoziati, tenendo conto del fatto che, incorporando i flussi di dati nell'accordo commerciale, l'UE avrebbe potuto ampliare i propri valori in materia privacy e sicurezza online (European Commission, 2022).

Con il termine flussi di dati transfrontalieri (cross-border data flows) si fa riferimento ai movimenti di informazioni tra Paesi diversi, assicurando che, indipendentemente dal luogo in cui si trova l'utente, quest'ultimo possa comunque beneficiarne e accedervi. In ambito commerciale, i requisiti di localizzazione rappresentano spesso un importante aumento dei costi sostenuti dai cittadini, specialmente quando si tratta di condurre attività commerciali oltre confine. L’abolizione di questi requisiti comporterebbe una significativa facilitazione di movimento di dati personali, nonché merci, tra i due partner.

La ratifica dell’accordo e le sue conseguenze per UE e Giappone

UE e Giappone hanno raggiunto l’accordo sui flussi di dati transfrontalieri un anno dopo l’inizio dei negoziati, il 28 ottobre 2023. Grazie a questo traguardo, il trattato commerciale assicurerà al 2024 la protezione dei dati personali e l’intensificazione del dialogo economico tra due delle economie più importanti del mondo.

Le misure sui flussi di dati transfrontalieri negoziate durante lo scorso anno con il Giappone dovrebbero garantire il flusso senza requisiti ingiustificati di localizzazione dei dati, garantendo al contempo un elevato livello di protezione e sicurezza informatica agli utenti (European Commission, 2022).

Inoltre, l'accordo aiuterà le imprese di diversi settori, dai servizi finanziari, all'industria manifatturiera e ai trasporti, consentendo loro di tenere traccia dei dati senza dover ricorrere a costose procedure amministrative. Il capo del commercio dell'UE Valdis Dombrovskis ha dichiarato che tale nuovo trattato "porrà fine alla necessità di localizzare i dati, rendendo le imprese più efficienti, garantendo al contempo la massima protezione dei dati dei nostri cittadini (Reuters, 2023)".

È inoltre importante notare che il trattato, oltre a intensificare ulteriormente gli scambi commerciali tra l'UE e il Giappone, crea un compromesso tra l'atteggiamento tipicamente più liberale del Giappone e la posizione più forte dell'UE in materia di protezione della persona e dei dati. Inoltre, l'accordo del 2019 è stato spesso criticato per aver ignorato la questione del trasferimento dei flussi di dati. Tuttavia, dopo quasi un anno di negoziati, le due parti hanno finalmente raggiunto un consenso e il 29 gennaio 2024 l'UE ha deciso di integrare l'accordo sui flussi di dati transfrontalieri nel trattato commerciale (The Japan Times, 2023).

Conclusioni

Il 29 gennaio 2024, la Presidenza belga del Consiglio ha firmato, a nome dell'UE, il protocollo per includere le disposizioni sui flussi di dati transfrontalieri nell'accordo di partenariato economico tra l'UE e il Giappone.

Va sottolineato che l'accordo rappresenta un importante traguardo per l'Unione Europea, che ha in programma negoziati simili sui dati con altri partner con cui l'UE dispone di accordi di libero scambio, tra cui Singapore e Corea del Sud, dove mira a includere regole sul commercio digitale nelle future negoziazioni.

Questo accordo ratificato a gennaio con il Giappone potrebbe definire uno standard internazionale, potenzialmente portando altri attori internazionali a riconoscere l'importanza di tale argomento e ad integrare clausole dei flussi di dati transfrontalieri nei loro accordi commerciali.

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Bibliografia

Chowdhry, S., Sapir, A. and Terzi, A. (2018) ‘The EU–Japan Economic Partnership Agreement. Bruegel Special Report, September 2018’. doi: 10.2861/658535. 1B

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