Hubdate - Approvata la legge sul caricabatterie unico

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  01 novembre 2022
  1 minuto, 59 secondi

MIPP – Digitalizzazione

A cura di Mariella Brunetti, Policy Analyst

Dal Parlamento Europeo 602 voti favorevoli, 13 contrari e 8 astenuti

Nella seduta del 4 ottobre scorso, il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la legislazione sul caricabatterie unico. Dopo dieci anni di trattative, entro la fine del 2024 tutti i dispositivi di piccole dimensioni dovranno avere la porta di ricarica di tipo Usb-C.

Gli effetti della legge

L’approvazione della legge sul caricabatterie unico da parte del Parlamento anzitutto comporterà che i dispositivi di piccole dimensioni – smartphone, tablet, auricolari o cuffie, console, fotocamere, lettori eBook, e casse portatili – venduti sul territorio europeo dovranno essere dotati della stessa porta di ricarica, a prescindere dal marchio di produzione. I cittadini europei non avranno perciò bisogno di caricabatterie diversi in base ai dispositivi interessati dalla norma. Per i computer portatili, invece, bisognerà attendere il 2026.

Il percorso delle trattive

Giungere all’approvazione di una legge è un percorso che richiede tempo. In questo caso, ad esempio, già nel 2009 la Commissione aveva raggiunto un protocollo d’intesa con i diversi produttori del settore, valido sino al 2014. Le soluzioni di ricarica per i telefoni cellulari erano state ridotte sul mercato, ma erano state fatte salve le interfacce di ricarica proprietarie, il c.d. lightinhg di Apple. Tuttavia, alla scadenza dell’accordo, la nuova proposta presentata dagli operatori nel marzo 2018, non aveva offerto una soluzione di ricarica standardizzata sufficiente. La Commissione aveva pertanto anche dato avvio ad un apposito studio di impatto, “Impact assessment study on common chargers of portable devices”, pubblicato nel dicembre 2019. Finalità dell’analisi è stata quella di valutare l’impatto dell’iniziativa volta a limitare la frammentazione delle soluzioni di ricarica per telefoni cellulari e dispositivi simili, senza ostacolare la futura evoluzione tecnologica.

Una decisione di sostenibilità e risparmio

La discussione attorno all’argomento non è svincolata da altre questioni, ma si inserisce nell’ampio tema della sostenibilità e delle scelte più sostenibili dei consumatori. Questo cioè potrebbe essere un modo per ridurre i rifiuti elettronici. La Commissione stima che, diminuendo la produzione e lo smaltimento di nuovi caricabatteria, la quantità di rifiuti elettronici si ridurrebbe di quasi mille tonnellate l'anno. Inoltre, riducendo il numero di nuovi caricabatteria acquistati, si otterrebbe un risparmio di 250 milioni di € l'anno.

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