"La scelta della protezione temporanea per l’accoglienza dei profughi ucraini in UE. Il carattere temporaneo della protezione Vs quello indeterminato della guerra: quali possibili scenari?"
A cura di Sara Squadrani - Head Researcher, Mondo Internazionale G.E.O.- Cultura e Società
Abstract
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, l’Unione europea ha scelto di affrontare l’afflusso massiccio di profughi verso il suo territorio attivando per la prima volta nella storia della sua politica di asilo e immigrazione la Direttiva 2001/55/CE, contenente le norme minime per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati. Gli Stati membri hanno recepito nella propria legislazione la Direttiva dando prova di una capacità di risposta rapida ed efficace con riguardo alla tutela offerta ai cittadini in fuga dall’Ucraina a cui sono stati riconosciuti tali diritti, e che è stata possibile grazie al dispiegamento di forze e risorse supportate dalla giusta volontà politica. Dopo circa otto mesi, dalle situazioni sociali di milioni di persone attualmente accolte in UE emerge che le loro prospettive di vita copriranno un arco temporale che andrà ben oltre la temporaneità di cui è stata connotata la protezione e il permesso di soggiornare loro concessi nei singoli Stati membri, dato che il conflitto è ancora in corso e il ritorno in sicurezza non può ancora essere previsto come chiusura dell’esperienza di accoglienza. Il presente contributo mira, perciò, a delineare quelle che potrebbero essere le prospettive di medio-lungo periodo per lo strumento della protezione temporanea nell’ambito della politica europea di asilo e
immigrazione da un lato, e per le esperienze dei titolari di tale protezione dall’altro.
Disponibile su KOSMOS - Discover Global Affairs - Vol. 1 Anno 2022