Esperienza di Studio a Pechino

  Formazione - Studio
  09 febbraio 2021
  6 minuti, 45 secondi

Informazioni chiave

  • Dove: Pechino (Cina)
  • Quando: Settembre-febbraio 2019
  • Programma Svolto: International Exchange
  • Università: Renmin University of China (BJ).
  • Dipartimento: Business School
  • Borsa di Studio: Sì
  • Info su casa e città: clicca qui.


L’Università del Popolo cinese (Renmin University) è una delle più grandi e famose entità universitarie (di classe A) del paese. La sede principale si colloca nel distretto di Haidian, a Pechino, a fianco di quello diplomatico di Sanlitun. Con queste parole spero di aiutarti a capire cosa significa studiare in un paese come la Cina e di orientarti nelle tue future scelte accademiche.

L’esperienza

Durante uno Scambio Internazionale presso la Renmin University (settembre 2018-febbraio 2019) ho avuto l’opportunità di studiare la società, la politica estera e l’economia cinese. All’interno del percorso di studi infatti, ho frequentato 4 corsi presso la Business School e la School of International Studies: Chinese Contemporary Society, China’s Monetary System, Chinese Grand Strategy e Sino-US International Relations.

L’università è molto grande, ricordando un campus americano. Nel 2019 gli studenti erano 27 mila, di cui una piccola parte internazionali. Il rapporto con gli studenti cinesi è un po' altalenante, se si considera che tutte le lezioni svolte avvengono all’interno di classi con studenti internazionali. Non mancano però alcuni momenti di scambio, specialmente all’interno di eventi di facoltà dove si promuovono le interazioni tra culture.

I corsi sono tenuti da docenti internazionali e cinesi. La qualità delle lezioni è buona, anche se il modello di istruzione asiatico e di insegnamento differisce molto da quello europeo. Le lezioni, a volte, possono apparire poco approfondite rispetto a quelle svolte in occidente. Questo però non deve scoraggiarti, perché la maggior parte del lavoro viene fatto a casa, attraverso uno studio ed un approfondimento autonomo. In Cina poi, normalmente, non si può essere bocciati negli esami. Questo implica che con impegno è possibile raggiungere votazioni molto alte che permettono di avere un buon curriculum accademico. Lo studio del cinese risulta secondario se ci si trova in un contesto come questo, in quanto è possibile orientarsi (con difficoltà) anche con l’inglese. Nonostante ciò, lo studio della lingua è fortemente consigliato per chiunque intenda studiare o lavorare nel paese. In molte zone della stessa Pechino, l’inglese è quasi sconosciuto.

In merito alle tipologie di prove d’esame, il modello ricalca molto quello anglosassone e americano. Su 4 esami, 3 sono stati eseguiti attraverso la consegna di paper di ricerca su argomenti segnalati. Solo uno ha previsto uno scritto, diviso in due parti, con un ulteriore produzione scritta annessa.

In merito all’organizzazione una volta arrivato, potrai trovarti in difficoltà in quanto non sempre le indicazioni sono precise. È del tutto normale. Cerca di chiedere più informazioni possibili quando puoi e non spaventarti se a volte ti manca il quadro completo. Approfitta delle occasioni in cui si parla inglese per chiedere ed informarti sulle novità che ti interessano.

I pro e contro: un’opportunità unica per comprendere un mondo in continuo cambiamento, osservando l’Asia da vicino. Studiare le dinamiche della storia contemporanea cinese e globale. Le difficoltà principali risiedono nella poca organizzazione percepita e nel fatto che la lingua inglese non sia molto diffusa.


Consigli Utili per una candidatura di successo:

  • E’ necessario avere un’ottima media. Il consiglio, per avere maggiori possibilità, è di mantenerla sopra il 27/28. Ovviamente dipenderà dai tuoi concorrenti, ma nel concorso la media ha un valore preponderante.
  • Sviluppa un curriculum interessante, esperienze all’estero (se possibili), studi attinenti all’area geografica. Anche un buon voto di laurea triennale (100+) è senz’altro fondamentale.
  • L’inglese è essenziale, almeno un B2. Il cinese accessorio, ma è consigliato saperlo parlare (certificazione annessa è preferibile).

La città

Pechino è una città molto grande, ricca di spunti e occasioni per osservare la vita urbana cinese. Essa si sviluppa intorno alla città Proibita, di epoca Ming e Qing (1400-1900), la quale è circondata da piccoli parchi e una serie di piccole zone abitative chiamate “Hutong”. Case basse e di mattoni, con piccoli vicoli da attraversare, sono le case tipiche dei pechinesi di una volta. All’interno della città sono presenti anche due grandi laghi, il Beihai e il Nanhai, circondate da altri parchi molto suggestivi. Il quartiere universitario di Haidian è poi molto interessante. La città offre innumerevoli luoghi che incuriosiscono e stupiscono. Per uno studente, tanto quanto per un lavoratore, Pechino risulta interessante ed energica. Per i primi però, di solito, la maggior parte del tempo viene spesa all’interno dei campus che costituiscono un mondo a parte rispetto all’esterno. La zona di San Li Tun, dove sono locate la maggior parte delle ambasciate, è quella poi dedicata alla vita notturna. La presenza di occidentali o di altri stranieri è più visibile rispetto ad altre città nel paese. Non si può però definire una città multiculturale come New York o Bruxelles. L’interazione con le persone del posto, se non si conosce la lingua, risulta complessa. Nonostante questo, i pechinesi sono per lo più molto curiosi, e potreste trovarvi in uno dei tanti parchi a ballare insieme a loro senza problemi.

Università:

Pechino, centro politico del paese, ospita alcune delle migliori università cinesi. La Beida o Peking University (Università di Pechino)(politica e società, economia e legge), la Renmin o People University of China (Università del popolo cinese)(politica e società, economia), La Tsinghua University (ingegneria) e la BLCU o Beijing Language and Culture University (lingua e cultura) sono tra le più famose e importanti.

Dove trovare casa:

La soluzione migliore per chi si reca a Pechino per studiare è quella di trovarsi in uno dei dormitori del Campus dell’Università selezionata. Questo perché si può così godere della sicurezza di una struttura quantomeno ricettiva e abituata ai contatti con gli stranieri. I prezzi dei campus, in linea di massima, variano a seconda del numero dei compagni di stanza (singola o doppia), andando da 5 a 15 EU al giorno. Ovviamente, se si hanno delle borse di studio (cosa frequente in Cina) i costi cambiano. Al di fuori del campus, le sistemazioni costano più care. Pechino è infatti una città cara e un appartamento può costare quanto a Milano. Dipende però in quale zona si intenda soggiornare. Date le dimensioni della città infatti, è difficile scegliere un quartiere per sua bellezza o comodità, quanto dalla vicinanza al posto di studio/lavoro. È consigliato informarsi tramite il contatto cinese in loco per trovare casa. Per gli studenti residenti nel campus, non sono necessarie particolari pratiche di registrazione. Una volta ricevuto l’invito da parte dell’ateneo e conclusa la procedura del Visto, sarà l’università a pensare al resto.

I trasporti

La città misura 16.808 km2 (90 volte Milano) e per spostarsi richiede tempo e pazienza. A Pechino ci sono 23 linee di metropolitana e per attraversarla diagonalmente occorrono circa due ore. Le linee più utili per raggiungere il centro della città sono la 4, la 10, la 8 e la 2 anche se dipende da quale parte di Pechino si parte. Non esiste però un vero e proprio centro come inteso in Europa ma anzi esistono diversi centri a seconda di quello che si intende fare e vedere. E’ fortemente consigliato, tramite previo acquisto di sim cinese, scaricare le seguenti applicazioni per orientarsi sia nella città che nel paese: Metroman Beijing (applicazione che ti dice quale linea prendere), Amap o 高德地图 (google maps cinese, molto preciso e utilissimo), Qu Nar o 去哪儿 (Applicazione con orari treni e aerei, utile per spostarsi nel paese). Purtroppo, tutte queste applicazioni sono in cinese, ma una volta capite e con un traduttore alla mano (Pleco è l’deale insieme alla possibilità di disegnare i caratteri e vedere la traduzione) non ci si sente più persi. I mezzi sono sicuri e i taxi sono un altro modo per potersi spostare in tranquillità. Si può contrattare il prezzo, ma è meglio conoscere la lingua per evitare spiacevoli situazioni di imbarazzo. In merito all’abbigliamento, più che per la calda estate, l’inverno può essere molto freddo (-10,-5). Un giaccone invernale e delle calzamaglie possono aiutarvi a non dover cambiare troppo l’armadio nel corso del periodo più gelido.


A cura di Stefano Sartorio

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