Il ponte sullo stretto di Messina: parliamo di numeri.

  Articoli (Articles)
  Jacopo Biagi
  11 August 2023
  4 minutes, 44 seconds

Il ponte sullo stretto di Messina è un progetto tanto ambizioso quanto controverso che da anni cattura l’attenzione di tutti gli italiani. Fin dal primo progetto ha suscitato numerosi interrogativi spaccando in due l’opinione degli Italiani. Mentre alcuni si dicono favorevoli alla sua realizzazione per favorire l’economia nazionale e accrescere lo sviluppo delle regioni meridionali, altri ritengono che la sua realizzazione non sia destinata a portare un ritorno economico sufficiente per giustificare l’ingente spesa di realizzazione.

La storia travagliata del ponte

Il progetto nasce nel 1968 quando Anas, società italiana che gestisce gran parte della rete stradale e autostradale nazionale, inizia a raccogliere idee per un collegamento stabile che unisse la rete stradale e ferroviaria tra la Sicilia e la penisola Italiana. Per portare avanti questo ambizioso progetto, nel 1981, nasce la Stretto di Messina S.p.A. (SdM), una società per azioni a partecipazione pubblica istituita dalla legge n. 1158 del 1971.

Nel 1990, Anas e Ferrovie dello Stato ricevono dalla SdM il primo disegno e la autorizzano a completare la progettazione di un ponte sospeso a una campata. Due anni più tardi lo studio è ultimato e pronto per essere approvato. Da questo momento il progetto finisce nella lenta e complessa macchina burocratica che richiederà ulteriori studi e autorizzazioni. Secondo “Il Sole 24 Ore” che ha pubblicato una dettagliata stima, dal 1981 al 1997 sono stati spesi 135 miliardi di lire (circa 70 milioni in euro) solo per realizzare gli studi di fattibilità per il progetto.

Un punto di svolta si ha nel 2004 quando Lunardi e Tremonti, rispettivamente ministro delle Infrastrutture e dell’Economia, approvano la nuova convenzione che stima un costo totale per l’opera di oltre 6 miliardi di euro. Nello stesso periodo sono dichiarati vincitori dei principali appalti il consorzio Eurolink, che si occuperà di realizzare la stesura definitiva del progetto ed eseguire i lavori di costruzione, e la società Parsons Transportation, con l’incarico di project management consultant.

Nonostante le procedure burocratiche fossero già avviate, nel 2006, il secondo governo Prodi sospende il progetto. Il ponte sullo stretto non rientrava nell’agenda di governo e si preferì deviare una buona parte dei fondi già destinati per il progetto verso altre opere in Calabria e Sicilia. Due anni più tardi, con l’insediamento del governo Berlusconi IV, il progetto riparte e vengono realizzate le prime opere propedeutiche per il futuro cantiere.

Nel 2012 però il progetto si interrompe nuovamente. Il governo Monti, insediato da poco, si trova a fronteggiare una forte instabilità dei mercati finanziari internazionali e decide di procedere con la cancellazione del progetto e dell’appalto liquidando la società SdM e comunicando l’annullamento del contratto con Eurolink e Parsons. Dal bilancio del 2013 emerge che si resero necessari oltre 340 milioni di euro per il pagamento di penali e dei risarcimenti. A quest’ultimi occorre aggiungere anche i risarcimenti per oltre 700 milioni al consorzio Eurolink e alla società Parsons che hanno intentato causa per illegittimo recesso e tutt’ora attendono la decisione del giudice.

La nuova proposta del governo

A distanza di poco più di un decennio da quando il progetto è naufragato, ecco che torna alla ribalta. Lo scorso settembre, con l’insediamento del governo Meloni, l’ambizioso progetto è tornato a far parte dei progetti dell’esecutivo grazie alle pressioni del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia.

Il primo atto compiuto dal governo è stato verso la società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. che, con il decreto firmato a inizio aprile, viene riattivata dopo anni di inattività. Questa scelta punta a ridurre i tempi per l’inizio del progetto con la volontà di avviare i lavori entro l’estate del 2024 e mostrare l’opera ultimata nel 2032.

Dal Documento di economia e finanza si legge che il costo aggiornato per la realizzazione del ponte sarà di almeno 13,5 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere 1,1 miliardi per realizzare le opere complementari di collegamento. Un costo esorbitante se si considera il fatto che, nel 2011, il progetto approvato stimava un costo di 8,5 miliardi. Attualmente, come anche sottolineato dal Def, manca la copertura finanziaria e non è ancora chiaro dove il governo potrà reperire i fondi necessari ma è probabile che vi provvederà in occasione della legge di bilancio 2024.

Nonostante non vi siano ancora stime certe sull’impatto economico che avrebbe una simile opera, per il ministro Salvini il ponte “creerebbe oltre centomila posti di lavoro”. L’opera permetterebbe il transito di 6.000 veicoli all’ora grazie alle 6 corsie stradali e di circa 200 treni al giorno riducendo l’inquinamento di oltre 100.000 tonnellate di Co2. Per attraversare lo stretto usufruendo del nuovo collegamento stradale si impiegherebbero all’incirca una ventina di minuti, una notevole riduzione che semplificherebbe i trasporti tra la Sicilia e il resto della penisola italiana.

Dopo più di cinquant’anni di attesa, illusioni e false partenze, il governo sembra determinato a chiudere una volta per tutte il capitolo di questa ambiziosa opera. Se si tratti però dell’ennesima promessa politica, che non verrà mantenuta, non si può ancora sapere. Quel che è certo è che, per finanziare il progetto, il governo dovrà lavorare a lungo cercando di non sacrificare risorse per progetti altrettanto importanti e indubbiamente necessari.

Mondo Internazionale APS – Riproduzione Riservata ® 2023

Fonti consultate per il presente articolo:

Immagine: https://unsplash.com/it/foto/p9vBVq_-nXY

https://24plus.ilsole24ore.com/art/storia-ponte-stretto-54-anni-false-partenze-sara-volta-buona-AEFIpUCC

https://www.corriere.it/economia/finanza/23_agosto_05/ponte-stretto-salta-tetto-stipendi-furia-opposizioni-ece644b6-33bd-11ee-a263-c6cae56880c3.shtml

https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/25-05-2023/ponte-sullo-stretto-come-sara-costi-e-quando-sara-aperto.shtml

https://www.wired.it/article/ponte-sullo-stretto-di-messina-costo-coperture-def/

https://www.fanpage.it/politica/costi-del-ponte-sullo-stretto-perche-in-realta-ci-vorranno-piu-di-135-miliardi-di-euro/

https://www.fanpage.it/politica/ponte-sullo-stretto-di-messina-storia-pro-e-contro-di-un-progetto-lungo-50-anni/

https://www.wallstreetitalia.com/ponte-sullo-stretto-i-soldi-spesi-dal-1981-ma-quanto-ci-costera-davvero/

https://24plus.ilsole24ore.com/art/ponte-stretto-ecco-tutti-numeri-AEmPPbCD

https://www.repubblica.it/politica/2023/05/25/news/ponte_stretto_messina_salvini_costi_coperture-401675107/

https://www.ilsole24ore.com/art/ponte-stretto-def-costo-aggiornato-servono-146-miliardi-AEzFUTHD

Share the post

L'Autore

Jacopo Biagi

Tag

Ponte di Messina Ponte sullo Stretto Matteo Salvini politica economica infrastrutture trasporti calabria sicilia