La manovra europea contro il rincaro del gas

Aumento dei prezzi del gas: piccoli progressi sul price cap dinamico, ma la Commissione Europea chiede cooperazione tra gli Stati membri

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  Riccardo Carboni
  02 November 2022
  4 minutes, 20 seconds

Le ragioni dell’aumento spropositato dei prezzi del gas sono da attribuire a vari fattori, quali la diminuzione di investimenti nell’esplorazione e nella produzione di gas, l’aumento di domanda da parte di altri stati (in particolare Cina e India), nonché l’invasione Russa dei territori ucraini. Quest’ultima, in particolare, ha presentato ai paesi dell’Europa, e all’Europa stessa, una nuova sfida considerando che le economie erano già sotto pressione in seguito alla pandemia di Covid-19. Infatti, da più di un anno le istituzioni europee e gli Stati Membri stanno elaborando e attuando misure per ammortizzare l’impatto dell’improvviso aumento dei prezzi dell’energia: prima di tutti la Commissione Europea con il pacchetto di misure a breve e medio termine sui prezzi dell’energia, poi esteso nella primavera del 2022 con misure a lungo termine per modificare l’assetto del mercato energetico europeo.

Tra le nuove misure concordate durante il Consiglio dei ministri dell’Energia svoltosi a Bruxelles in data 30 settembre 2022, troviamo il limite di vendita a 180€/mWh (euro al megawattora) per l’elettricità prodotta a basso costo. La ragione sta nel fatto che i produttori dei settori dell’energia nucleare o delle fonti rinnovabili hanno potuto giovare degli alti costi dell’elettricità essendo tale legata al prezzo del gas, per ora fonte più costosa per produrla. Un altro accordo è stato trovato riguardo i profitti delle aziende che trattano combustibili fossili, fissando al 33% il prelievo sugli extra-profitti che Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, ha definito come “guadagni che nemmeno sognavano”. Infatti, tale misura permetterebbe di recuperare oltre 140 miliardi di euro l’anno, che verranno successivamente distribuiti agli Stati membri con l’obbligo di usufruirne come ammortizzatore di costi dovuti al caro energia per famiglie e imprese. Inoltre, verrà resa obbligatoria una riduzione del 5% del consumo di elettricità nelle ore di punta: starà ai singoli Stati identificare delle fasce orarie corrispondenti alla massima richiesta energetica della popolazione e ridurne il consumo tra dicembre 2022 e marzo 2023 tramite misure a loro propria discrezione. I nuovi provvedimenti della Commissione Europea da affiancare ai sopra elencati sono stati discussi durante l’ultimo Consiglio dei ministri in data 20 e 21 ottobre 2022. Tra i vari, notiamo come Bruxelles stia puntando alla riduzione massima della dipendenza delle sue economie dall’importazione di idrocarburi russi (ormai sotto il 10%) attraverso un meccanismo di acquisti comuni di gas per evitare disparità e concorrenza all’interno degli Stati membri. Tale misura permetterebbe il riempimento delle riserve di gas tramite coordinazione al momento dell’acquisto, garantendo inoltre agli Stati membri un maggiore potere contrattuale.

La proposta che ha suscitato più perplessità e oggetto dei dibattiti d’ultima ora è senza dubbio l’introduzione di un tetto temporaneo al prezzo del gas, anche conosciuta come dynamic price cap. Tale misura stabilisce che, a fronte di rialzi eccessivi e delle fluttuazioni del mercato, sia previsto un limite minimo e massimo per le transazioni sull’indice TTF (Title Transfer Facility, indice dei Paesi bassi utilizzato come riferimento per monitorare e comprendere il mercato del gas in Europa) al di fuori del quale il contratto non viene accettato. Di fatto, l’indice TTF è stato recentemente considerato come obsoleto e “non più rappresentativo dei costi reali” da Ursula von der Leyen che ritiene la proposta di un price cap dinamico come soluzione alla speculazione e alla volatilità dell’indice. Tra le altre nuove proposte, su questa linea di pensiero spicca l’intenzione di istituire un nuovo hub finanziario sin dall’inizio del 2023, un nuovo indice di riferimento complementare al TTF per gli scambi di gnl (gas naturale liquefatto), separandolo da quello importato tramite gasdotti attualmente negoziati al TTF. Alcuni Paesi europei, come la Germania, non hanno gradito la proposta della Commissione Europea riguardante il price cap: secondo Anna Lürmann, ministra tedesca agli Affari europei, il problema è che ponendo un tetto unilaterale al prezzo del gas, l’Europa potrebbe essere lasciata fuori dall’equazione dell’acquisto di gas in quanto quest’ultimo verrà venduto a terzi. “Con un tetto al prezzo del gas, la Ue rischia di averne meno” ribadisce il cancelliere tedesco Scholz che si ritiene aperto ad una trattativa a patto che gli “strumenti” per la riduzione dei prezzi del gas in Europa “vengano discussi intensamente” affinché funzionino.

Interventi per stabilizzare un mercato improvvisamente stravolto come quello del gas in Europa richiedono uno studio approfondito e lo stanziamento di ingenti somme per la realizzazione di progetti che vertano ad un’indipendenza energetica. Meticolosità nella valutazione dei rischi e inclusività sono due elementi essenziali a questo scopo, ed il compito della Commissione Europea è quello di trovare la formula per adattare le iniziative alle varie particolarità degli Stati membri soddisfacendo le diverse necessità.

Fonti consultate per il presente articolo:

https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-10-16/europe-to-propose-dynamic-price-cap-on-its-biggest-gas- exchange?leadSource=uverify%20wall

https://www.ilsole24ore.com/art/bozza-commissione-europea-price-cap-dinamico-il-gas-AE7k8D9B

https://it.euronews.com/my-europe/2022/10/18/la-commissione-europea-propone-un-tetto-dinamico-al-prezzo- del-gas

https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2022/09/30/ce-laccordo-sulle-misure-contro-il-caro- energia_12db4c45-16c0-468c-b783-88c5f7b2bad4.html

https://www.quotidiano.net/economia/prezzo-gas-1.8193220

https://ec.europa.eu/commissio...

https://www.repubblica.it/economia/2022/10/20/diretta/consiglio_europeo_gas_energia_draghi_von_der_leyen- 370810167/

Cover - immagine:

https://unsplash.com/photos/Y_x747Yshlw

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    L'Autore

    Riccardo Carboni

    Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

    Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

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    europe European Commission Gas Prices