New York è il primo stato americano a vietare l’uso del gas naturale e di altri combustibili fossili negli edifici di nuova costruzione.
La notizia arriva dopo l’approvazione ad Albany in data martedì 2 maggio ’23 del nuovo bilancio statale da 229 miliardi di dollari ad opera della governatrice Kathy Hocul e del suo staff.
La legge vieta le stufe a gas, i forni e il riscaldamento a propano nella maggior parte dei nuovi edifici residenziali dello Stato, incentivando l’uso di elettrodomestici eco-friendly come le pompe di calore e le stufe a induzione.
In particolare, secondo la disposizione, per riscaldamento e zona cottura la transizione elettrica deve essere effettuata prima del 2026 per i nuovi edifici entro i sette piani ed entro il 2029 per gli altri.
L’uso del gas non viene comunque vietato in tutti i nuovi stabili: sono previste eccezioni per i grandi edifici commerciali e industriali.
Nonostante ciò, gli effetti positivi potrebbero non essere trascurabili visto che secondo un rapporto del 2022, gli edifici sono responsabili del 32% delle emissioni connesse al riscaldamento del pianeta nello Stato di New York.
Gas e ambiente
Il metano è la componente principale del gas naturale e viene utilizzato per alimentare le stufe e riscaldare le case. Esso però nel breve periodo, ovvero nei primi due decenni di permanenza nell’atmosfera, ha un potere riscaldante più di 80 volte superiore a quello dell’anidride carbonica.
Le emissioni di metano sono state al centro di un importante rapporto delle Nazioni Unite sul clima in cui gli scienziati hanno scoperto che la concentrazione atmosferica di questo idrocarburo è più alta ora che in qualsiasi altro momento considerando gli ultimi 800.000 anni.
In uno studio condotto nel 2014 i ricercatori hanno dimostrato che sostituendo i vecchi fornelli con i nuovi elettrici le emissioni di biossido d’azoto, un sottoprodotto dalla combustione nei fornelli, venivano drasticamente ridotte del 50%.
Se si considera che negli Stati Uniti i fornelli a gas sono utilizzati in 40 milioni di abitazioni, la produzione di gas a effetto serra risulta rilevante ragionando in termini di impatto ambientale. È stato infatti stimato che le emissioni da un tale numero di abitazioni, nell’arco di un anno, sono pari a quelle di 500.000 automobili.
Il gas nelle case
Nelle case prive di cappe aspiranti o con scarsa ventilazione, la concentrazione di ossidi di azoto può rendere l’ambiente insalubre in pochi minuti, soprattutto nelle case con cucine piccole.
Le stufe e i forni a gas, inoltre, rilasciano quantità significative di metano sia che siano accesi sia che siano spenti.
Secondo uno studio le stufe rilasciano nell’atmosfera tra lo 0,8% e l’1,3% di gas naturale sotto forma di metano incombusto.
Le stufe a gas sono note per emettere agenti inquinanti nell’atmosfera come biossido d’azoto, monossido di carbonio e possono anche aumentare i livelli di formaldeide all’interno delle abitazioni.
In una ricerca apparsa sulla rivista Enviromental Science & Technology è stato dimostrato come le piccole perdite di gas provenienti da stufe o fornelli spenti possono generare concentrazioni di benzene che eccedono fino a sette volte il limite raccomandato dagli scienziati; e tutto ciò si aggiunge alle sostanze tossiche che vengono rilasciate quando sono in uso.
Quali effetti dannosi per la salute?
Uno studio della Harvard T.H. Chan School of Public Health e di PSE Healthy Energy ha raccolto e analizzato i gas incombusti da una serie di stufe e tubature di edifici nell'area di Boston. Nella ricerca sono stati identificati 21 diversi inquinanti atmosferici pericolosi come benzene, esano e toluene. L’esposizione a questi “composti organici volatili” (COV) aumenta il rischio di asma, cancro e altre malattie.
È noto fin dagli anni ’70 come il gas inalato penetri in profondità nei polmoni provocando infiammazioni.
Gli scienziati già a quel tempo cominciarono a provare che l’esposizione a biossido di azoto nel lungo termine avrebbe aumentato la probabilità di sviluppare l’asma per i bambini.
Un’analisi del 1992 e una successiva del 2013 hanno messo in relazione decine di studi riguardanti l’uso dei fornelli a gas, la salubrità dell’aria negli ambienti interni e i problemi respiratori. Lo studio del 2013, in particolare, ha rilevato che i bambini che vivono in case con fornelli a gas
hanno il 32% di possibilità in più di soffrire di asma o di sviluppare questa condizione in futuro.
Secondo uno studio pubblicato nel 2022 su International Journal of Enviromental Research & Public Health, i bambini che vivono nelle case in cui si utilizzano stufe e fornelli a gas hanno una maggiore probabilità di soffrire di asma.
Secondo il report il 13% degli attuali casi di asma infantile negli Stati Uniti sarebbe da attribuirsi proprio all’uso di dispositivi a gas.
Senza panico
È improbabile che le sostanze prodotte dai fornelli a gas casalinghi provochino gravi danni a presone in salute che non soffrono di asma o di altre malattie respiratorie. L’importante è utilizzare correttamente questi dispositivi.
Ciò significa aprire le finestre quando si cucina, disporre le pentole possibilmente sui fornelli posteriori e usare una cappa aspirante con canna fumaria ogni volta che si accende un fornello.
In conclusione
In ogni caso staccarsi dai combustibili fossili ed elettrificare le case e gli edifici è un passo fondamentale verso la decarbonizzazione.
Come spiega Charles Koven, scienziato del Lawrence Berkeley National Laboratory, arrivare a zero emissioni non significa sostituire solo le auto o le centrali elettriche che bruciano combustibili fossili con altre alternative. Va considerato tutto ciò che utilizza i combustibili fossili e quindi anche le fonti più piccole come i tubi del gas che perdono e che alimentano i fornelli delle nostre cucine possono su larga scala avere grandi impatti sul clima.
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