Scontri tra tifoserie

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  Chiara Calabria
  20 March 2023
  2 minutes, 56 seconds

Mercoledì 15 marzo si è svolta la partita tra Napoli e Eintracht Frankfurt per assicurarsi un posto ai quarti di finale di Champions League. In vista di questa partita il ministro dell’interno Piantedosi aveva deciso di vietare la vendita dei biglietti ai tifosi residenti in Germania per evitare disordini. In data 11 marzo il TAR (Tribunale amministrativo regionale) della Campania ha però sospeso il provvedimento provocando una forte reazione da parte dei sindacati delle forze dell’ordine. Il giorno seguente è stata adottata una nuova disposizione di Claudio Palomba, prefetto di Napoli, per cui si vietava la vendita dei biglietti della partita ai soli residenti di Francoforte. A porsi contro questa decisione anche il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, che ha proposto di applicare sanzioni a tutti i club/città che non accolgono i tifosi delle squadre avversarie.

L’agitazione dei sindacati di polizia era giustificata anche dai precedenti scontri avvenuti in occasione della gara d’andata tra le due squadre. Come si era preannunciato, i tifosi tedeschi (circa 500) hanno raggiunto il capoluogo campano senza biglietti per assistere alla partita e Napoli è stata teatro di scontri tra tifoserie che hanno diffuso il caos nel centro della città. Le violenze sono iniziate durante i cortei non autorizzati avvenuti nella mattinata di mercoledì, cui hanno partecipato anche numerosi ultras atalantini, gemellati con la squadra di Francoforte. Gli atti di vandalismo e gli scontri sono poi proseguiti al termine della partita, conclusasi con un punteggio di 3-0 per la squadra partenopea (grazie alla doppietta di Victor Osimhen e alla rete di Piotr Zieliński).

Tra lanci di fumogeni, petardi e oggetti vari sono intervenute le forze dell’ordine per allontanare i tifosi tedeschi e riaccompagnarli in hotel tramite gli autobus del servizio pubblico (anch’essi colpiti dai tafferugli). A livello politico non sono mancate le critiche al Ministro dell’Interno Piantedosi per la mala gestione dell’evento, che ha visto feriti diversi uomini della polizia e tifosi, e danneggiati numerosi locali della città. La magistratura sta lavorando per individuare i responsabili dei disordini.

Ora le preoccupazioni sono rivolte alla partita di Europa League tra Roma e Feyenoord prevista il prossimo 20 aprile. Anche in questo caso, a sottolineare i rischi dell’evento sono i precedenti: la finale di Conference League (vinta da Mourinho a Tirana nel 2022) e le sfida in Italia e in Olanda di Coppa Uefa (2014/2015). In quest’ultima occasione, le immagini dei danni alla Barcaccia di Piazza di Spagna provocati dagli ultras olandesi avevano occupato i telegiornali e le testate di tutto il mondo. I danni ammontarono a 1,2 milioni di euro.

In vista del prossimo incontro, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha chiesto al ministro Piantedosi di considerare il divieto di trasferta dei tifosi avversari per tutelare la città di Roma. Kees Lau, presidente dell’associazione dei tifosi del Feyenoord, ha proposto un’ulteriore soluzione, che consiste nel disputare la partita in un “campo neutro”, come la Germania o la Svizzera.

Manca soltanto un mese alla sfida Roma-Feyenoord e l’auspicio è che venga realizzato un piano per gestire al meglio questo tipo di incontri.

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Chiara Calabria

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