Quante
volte al giorno mandiamo mail, usiamo i social per condividere
quello che ci piace e ci interessa, usiamo il computer per svago e
per lavoro, e tutto questo pensando che sia un modo più green e con
meno impatto ecologico perché tutto avviene solo sullo schermo?
Mandando
una mail e non stampandola per esempio pensiamo già di essere
paladini dell’ecologia e ci vantiamo di non avere nessun impatto
ambientale perché abbiamo fatto tutto on line, tuttavia in realtà le cose
non stanno proprio così.
Tutto,
anche quello che crediamo solo digitale, inquina, e anche molto. L’inquinamento digitale può avere effetti uguali o anche
peggiori di quello materiale. Avete mai pensato a quello succede
quando si manda una semplice mail? Si mette in moto un complesso
meccanismo che convoglia tutti i dati che vogliamo trasferire su un
server che poi provvederà a processare e smistare il tutto.
I
dati arrivano su un deposito server, un enorme capannone dove sono
collocati tutti i server che gestiscono una particolare rete internet, una struttura enorme che deve essere mantenuta sempre a
temperatura costante e continuamente con l’aria condizionata in
funzione perché il grande calore sviluppato potrebbe surriscaldare e
causare incendi molto pericolosi.
Poi
bisogna anche considerare che una struttura così ha chilometri di
cavi e cavetti che servono per il normale scambio e trasferimento di
dati da un server all’altro e poi sulla rete fino alla destinazione
finale. Va da sé che queste particolari strutture inquinano
moltissimo anche nel mondo reale, e si vede.
Infine, consideriamo che tutte le volte che facciamo una ricerca in rete
contribuiamo ad accrescere l’inquinamento, tutte le volte la nostra
ricerca finisce in enormi data center che da soli contribuiscono, nel
male, a far diventare la nostra terra più inquinata e meno vivibile
per gli esseri umani. Quando siamo nel mondo digitale non ci pensiamo, ma dobbiamo fare attenzione perché tutto ha effetti sul mondo reale.
Gli
esperti dicono che “l’inquinamento
digitale deriva dai combustibili
fossili utilizzati per produrre l’elettricità necessaria per il
funzionamento dei centri dati e dei server, nonché dalla produzione
e dallo smaltimento dei dispositivi elettronici che utilizziamo. È
responsabile del 4% di emissioni di gas serra e l’attuale andamento
suggerisce che tali emissioni possano raddoppiare entro il 2030 a
causa dell’aumento degli utenti a livello globale”.
Quindi, anche internet inquina, solo che non ce ne accorgiamo. Pensiamo che
tutto quello che è on line è amico dell’ambiente, ma purtroppo così non è.
In
effetti sono soprattutto i video che inquinano di più: “pesano”
tantissimo sul web perché hanno bisogno di algoritmi particolari per
funzionare bene e per essere visti con la giusta risoluzione. Quante
volte guardiamo video su you tube o su altri canali social? Ecco, quei
video che ci informano, ci fanno ridere e a volte ci fanno anche
commuovere sono estremamente inquinanti.
Certo, questo non vuole dire che dobbiamo smettere di guardarli o di usare you tube, solo che bisogna usarlo con più criterio, magari solo quando è
veramente necessario e con un dispositivo a basso consumo. Anche
guardare i video con bassa definizione può essere un buon modo per
la nostra impronta ecologica digitale. Basti pensare che abbassare la risoluzione quando possibile equivale a emettere molta meno CO2 in atmosfera e quindi a lasciare il nostro
pianeta più pulito.
Scegliere
le compagnie elettriche più green può essere un’altra maniera di
rendere più ecosostenibile la nostra vita digitale, e di sicuro il pianeta ci
ringrazierà. Ma ci sono tante piccole cose che possiamo fare ogni
giorno quando ci mettiamo al computer per rispettare l’ambiente e
allo stesso modo lavorare con profitto.
Si può scoprire come le piattaforme digitali alimentano le proprie attività e decidere se continuare a usarle o meno. Ecco alcuni consigli:
- Utilizziamo motori di ricerca e servizi che sono più impegnati sul fronte ambientale, magari sostenendo aree naturali, piantando alberi, diventando sostenitori di una causa ambientale.
- Puliamo la casella di posta elettronica, magari eliminando mail troppo vecchie o che non ci interessano, per ridurre il consumo di dati. Se possibile disiscriviamoci da quelle newsletter che non ci interessano più e tolgono solo spazio prezioso alle nostre mail davvero importanti.
- Guardiamo video a bassa risoluzione, meno “pesanti” per il web e per l’ambiente.
- Scegliamo di ridurre i rifiuti elettronici riparando e allungando la vita dei dispositivi, oppure comprarne di ricondizionati. In questo modo daremo nuova vita a dispositivi dismessi e non butteremo via rifiuti pericolosi, anche se lo smaltimento viene fatto da ditte autorizzate.
Fare queste piccole cose renderà il mondo più pulito? Forse sì se le facciamo tutti insieme.
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L'Autore
Valeria Fraquelli
Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.
Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.
La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.
La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.
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Ambiente e Sviluppo Tecnologia ed Innovazione Energia pulita e accessibile Imprese, innovazione e infrastrutture Città e comunità sostenibili Consumo e produzione responsabili Lotta contro il cambiamento climatico
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