Calcio e gravidanza, il caso di Sara Björk Gunnarsdóttir

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  Chiara Calabria
  05 febbraio 2023
  3 minuti, 23 secondi

Sara Björk Gunnarsdóttir, ex centrocampista al Lione ed ex capitano della nazionale islandese, oggi alla Juventus Women, è stata recentemente al centro delle notizie di sport femminile.

Dal Wolfsburg all’Olympique Lyonnais

Dopo quattro anni (2016-2020) al VFL Wolfsburg, con cui ha vinto quattro Frauen-Bundesliga, altrettante German Cup e dopo essere stata nominata Icelandic Sportsperson of the Year, Sara Björk Gunnarsdóttir è passata all’Olympique Lyonnais con un contratto che la legava al club per due anni. Già all’inizio della sua carriera francese, la calciatrice ha raggiunto traguardi importanti. Vestendo la maglia del Lione, il 9 agosto 2020 ha vinto il primo trofeo (Coupe de France) contro il Paris Saint-Germain, e venti giorni più tardi ha segnato uno dei gol che hanno permesso al suo club di vincere sul Wolfsburg per 3-1 nella finale di UEFA Women’s Champions League.

False rassicurazioni

In molti settori le gravidanze restano una zona grigia nei contratti di lavoro e quello sportivo non è da meno. Gunnarsdóttir ha raccontato la sua storia ai lettori del “The Player’s Tribune” spiegando come, dopo i primi momenti di felicità non appena aveva scoperto di essere in dolce attesa, è stato inevitabile domandarsi: “Come reagirà la mia squadra?”. Si è accorta della gravidanza a marzo 2021 e, in accordo con il medico sportivo e fisioterapisti, ha deciso di mantenerla segreta per un mese, il tempo di superare le gare importanti che il club stava per affrontare. Un mese in cui ha sostenuto gli allenamenti normalmente e ha giocato le partite senza difficoltà, fino a quando lo sforzo fisico le ha permesso di restare in campo. Dopo aver condiviso la notizia con le compagne e la dirigenza e ancora in pieno periodo COVID (con casi che si aggiravano anche all’interno della squadra), Gunnarsdóttir ha scelto di andare in Islanda per trascorrere lì gli ultimi mesi di gravidanza vicino alla sua famiglia, decisione supportata anche dalla società, che l’ha rassicurata sul fatto che non ci sarebbero stati cambiamenti contrattuali.

La prima calciatrice del Lione a “voler” tornare dopo una gravidanza

Allontanatasi dalla Francia per terminare la gravidanza, Gunnarsdóttir si accorge che gli ultimi stipendi sono molto ridotti se non inesistenti. Il club, dopo essersi fatto attendere nella risposta, ha giustificato l’accaduto spiegando che prescinde dalla società e hanno soltanto seguito le leggi francesi. Sicura che il regolamento di riferimento dovesse essere quello della FIFA, la calciatrice islandese decide di appellarsi alla FIFPRO, il sindacato dei calciatori professionisti europei. Tornata in Francia con il piccolo Ragnar, Gunnarsdóttir e la sua famiglia vengono accolti in un clima ostile, per cui segue la decisione di lasciare il club senza chiedere un rinnovo di contratto. La Camera di risoluzione delle controversie della FIFA ha stabilito che la centrocampista islandese aveva diritto al pagamento completo per tutta la durata della gravidanza e fino all’inizio del congedo di maternità durante il suo periodo all’Olympique Lyonnais. Il Lione non ha fatto ricorso.

Nel maggio 2022 Sara Björk Gunnarsdóttir è diventata ufficialmente la prima giocatrice a vincere una causa contro un club sulla base del Regolamento FIFA sulla maternità, introdotto soltanto a gennaio 2021.

Dopo il Lione, Gunnarsdóttir ha trovato spazio alla Juventus Women, club in cui gioca attualmente.

Tutele per la maternità

Le atlete italiane possono fare riferimento a un fondo istituito nel 2018, che mette a disposizione tre milioni all’anno per garantire il proseguimento del percorso sportivo e una continuità retributiva durante il congedo di maternità. La Legge di bilancio 2023 ha stabilito un incremento di 2 milioni di euro, di cui la metà destinato alle atlete non professioniste (articolo 1, comma 613).

Il caso Gunnarsdóttir resterà impresso nella storia del calcio femminile a rappresentare i diritti dell’atleta in quanto donna e lavoratrice.

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Chiara Calabria

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Società

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