CBAM: il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera

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  Chiara Andreoli
  16 marzo 2023
  5 minuti, 47 secondi

Il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (CBAM - Carbon Border Adjustment Mechanism) rappresenta uno strumento fondamentale nell’ottica del raggiungimento della neutralità climatica dell’UE nel 2050. Lo scopo è prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio al di fuori dell’Unione Europea - carbon leakage - derivante dal crescente livello di ambizione degli obiettivi climatici europei, incoraggiando allo stesso tempo i paesi partner a stabilire politiche di prezzo del carbonio per combattere i cambiamenti climatici.

La proposta di un regolamento che istituisce un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera è stata presentata dalla Commissione il 14 luglio 2021. In essa si affronta il problema delle emissioni di gas ad effetto serra incorporate in determinate merci - specificate nell’allegato I della proposta - al momento dell’importazione di queste ultime all’interno del territorio doganale dell’UE.

Si tratta di un accordo di natura provvisoria e condizionata, frutto dei negoziati tra Consiglio e Parlamento Europeo. Per convertirsi in accordo definitivo è necessaria la conferma da parte degli ambasciatori degli Stati Membri presso l’UE e dal Parlamento Europeo, oltre che l’adozione dello stesso da parte di entrambe le istituzioni europee.

Il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera è pensato per operare in parallelo al sistema ETS, ovvero il sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra, il quale rappresenta al momento il principale strumento dell’UE per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

Nel tempo, il meccanismo sostituirà gradualmente quelli esistenti all'interno dell’UE per fronteggiare il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, principalmente l’assegnazione gratuita delle quote ETS dell’Unione.

Infatti, nel sistema ETS le quote di emissione possono essere allocate a titolo oneroso o gratuito. Nel primo caso vengono vendute attraverso aste pubbliche alle quali partecipano soggetti accreditati. Nel secondo caso, le quote vengono assegnate gratuitamente agli operatori a rischio di delocalizzazione delle produzioni in Paesi caratterizzati da standard ambientali meno stringenti rispetto a quelli europei (carbon leakage). Le assegnazioni gratuite sono riservate ai settori manifatturieri e sono calcolate con benchmark sulle emissioni degli impianti più virtuosi.

Funzionamento e settori di applicazione

Per quanto riguarda i settori ed i prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione delle nuove norme, il CBAM dovrebbe riguardare, almeno inizialmente, una serie di prodotti specifici nei settori a maggiore intensità di carbonio, come ferro e acciaio, cemento, concimi, alluminio, energia elettrica e idrogeno, nonché alcuni precursori e un numero limitato di prodotti a valle. Oltre a ciò, dovrebbero essere incluse nel regolamento anche le emissioni indirette.

In virtù dell’accordo provvisorio, il meccanismo entrerà in vigore a partire da ottobre 2023. In un primo tempo, si applicherebbe un CBAM semplificato - si parla di un periodo transizionale in cui sono previsti solamente obblighi di comunicazione, con l’obiettivo di raccogliere dati. La durata del periodo di transizione e la piena introduzione del CBAM andranno di pari passo con la graduale eliminazione delle quote gratuite nell’ambito del sistema ETS per i settori interessati.

Si tratta di un aspetto che è ancora oggetto di negoziato, ed i risultati raggiunti diventeranno parte integrante del regolamento CBAM. Inoltre, prima del termine del periodo di transizione, la Commissione valuterà se estendere il campo di applicazione del meccanismo ad altri prodotti, arrivando ad includere tutti quelli coperti dal sistema ETS entro il 2030.

Obiettivi

L’obiettivo del CBAM è quello di evitare, nel rispetto delle norme commerciali internazionali, che gli sforzi compiuti dall’UE per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra all’interno del territorio europeo vengano compensati da un aumento di queste emissioni al di fuori dei confini dell’Unione attraverso la delocalizzazione delle aziende in Paesi terzi, in cui le politiche adottate per combattere i cambiamenti climatici sono meno ambiziose o inesistenti rispetto a quelle dell’UE, o attraverso un aumento delle importazioni di prodotti ad alta intensità di carbonio.

Il CBAM fa parte del pacchetto Fit for 55 in 2030, ovvero il piano dell’Unione Europea che ha come obiettivo una riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto al 1990.

Oltre a ciò, il meccanismo è volto ad assicurare un trattamento equilibrato tra i produttori europei che pagano un prezzo di carbonio nell’ambito del sistema di scambio delle quote d’emissione ed i produttori di Paesi terzi che importano in Europa.

Gli obiettivi del meccanismo saranno raggiunti grazie all’introduzione dei cosiddetti “certificati CBAM”, ovvero certificati che dovranno essere acquistati dai produttori che intendono importare merci nel territorio europeo per pagare la differenza tra i prezzo di carbonio nel Paese di produzione ed il prezzo delle quote di carbonio nel sistema ETS. Si tratta, quindi, di incentivare i Paesi terzi ad aumentare le proprie ambizioni climatiche - essenzialmente con regolamenti volti alla protezione dell'ambiente e ad una produzione più consapevole - dato che solo i Paesi con ambizioni climatiche in linea con quelle europee potranno esportare nell’UE senza dover acquistare i certificati CBAM. 

Prospettive di Paesi Membri e Stati terzi

In linea generale i paesi hanno accolto positivamente la proposta di istituire il CBAM. Il 15 marzo 2022, durante la Presidenza Francese del Consiglio dell’UE è stato infatti possibile raggiungere un orientamento generale in seno al Consiglio, il quale costituisce la base dell’odierno accordo tra la stessa istituzione e Parlamento.

Come dichiarato dal ministro francese dell’Economia, delle finanze e della ripresa, Bruno Le Maire, “l'accordo in sede di Consiglio sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere è una vittoria della politica europea in materia di clima. Ci fornirà uno strumento per accelerare la decarbonizzazione dell'industria, proteggendola nel contempo dalle imprese di paesi con obiettivi climatici meno ambiziosi. Incoraggerà inoltre altri paesi a diventare più sostenibili e a ridurre le emissioni. Infine, questo meccanismo risponde alla nostra ambiziosa strategia europea, che consiste nell'accelerare l'indipendenza energetica dell'Europa.”

Sicuramente, sono presenti ancora dubbi e preoccupazioni riguardo alcuni aspetti del meccanismo. L’argomento al centro delle discussioni è l’importanza di garantire la conformità del CBAM con i principi chiavi dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). A tal proposito, la Commissione ENVI del Parlamento europeo - Committee on the Environment, Public Health and Food Safety - ha pubblicato un report intitolato “Towards a WTO-compatible EU carbon border adjustment mechanism”, discusso e successivamente adottato dal Parlamento europeo il 10 marzo 2021. Il report chiarisce l’intento di realizzare un CBAM compatibile con le regole dell’OMC e con gli accordi di libero scambio dell’UE. Si sottolinea, infatti, che il CBAM dovrà essere un meccanismo trasparente, con regole e procedure chiare e note, conforme al principio di non discriminazione nei confronti dei partner commerciali e teso verso la creazione di un migliore level playing field a livello globale.

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Le fonti utilizzate per la stesura dell'articolo sono liberamente consultabili:

https://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/euroacronimi/cbam/

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/12/13/eu-climate-action-provisional-agreement-reached-on-carbon-border-adjustment-mechanism-cbam/

https://www.certifico.com/ambiente/356-news-ambiente/18864-carbon-border-adjustment-mechanism-cbam

https://www.s-ge.com/it/article/export-knowhow/2022-e-clean-c7-cleantech-cbam

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/03/15/carbon-border-adjustment-mechanism-cbam-council-agrees-its-negotiating-mandate/

https://www.msoithepost.org/2023/02/24/__trashed-2

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https://pixabay.com/it/photos/centrale-elettrica-energia-374097/

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