Conferenza di Monaco sulla sicurezza: Zelensky chiede più aiuti all’UE

Nuovo pacchetto di sanzioni verso la Russia, ma Borrell chiede un'azione rapida: l’UE deve accelerare la fornitura di armi all'Ucraina.

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  Riccardo Carboni
  23 febbraio 2023
  3 minuti, 57 secondi

A Monaco di Baviera, in Germania, si sta tenendo la 59ª edizione della Conferenza di Monaco sulla sicurezza, alla quale partecipano capi di Stato e di governo, ministri, alti ufficiali militari, diplomatici e analisti politici provenienti da tutto il mondo. La conferenza, che coinvolge 96 Stati, si concentra sulle sfide alla sicurezza in Europa in seguito all'invasione russa dell'Ucraina avvenuta un anno fa. Il forum è stato aperto da Zelensky, presidente dell'Ucraina, che ha evidenziato il bisogno del suo paese di accedere a un flusso continuo di armi occidentali per contrastare l'invasore, mettendo in secondo piano i negoziati per dare la precedenza alla vittoria sul nemico. Nonostante la differenza demografica e di risorse, il presidente ucraino ritiene che, con i giusti strumenti e armamenti, la "piccola" Ucraina possa avere la meglio.

Durante il suo intervento, il capo degli affari esteri dell'Unione Josep Borrell, ha avvertito che la guerra con l'Ucraina non finirà a meno che l'Unione europea non trovi un modo, entro settimane, per accelerare la fornitura di munizioni all'Ucraina. Nel corso dell'ultima giornata della conferenza, ha dichiarato che una riunione speciale dei ministri della difesa dell'Unione prevista per l'8-9 marzo offrirà l'opportunità ai Paesi di fornire munizioni provenienti dai loro magazzini già esistenti, lamentando che con i tempi odierni, per ordinare e ricevere una singola pallottola per gli eserciti europei sono necessari fino a 10 mesi.

Questa carenza di munizioni deve essere risolta rapidamente; è questione di settimane


- Josep Borrell, alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Borrell presenterà in una riunione dei ministri degli affari esteri dell'Unione europea di lunedì anche i piani per utilizzare l'esistente strumento di pace europeo da 3,6 miliardi di euro, in modo da poter acquistare munizioni congiuntamente nell'ambito del modello di approvvigionamento dei vaccini durante la crisi Covid. Questa strategia, prima proposta dal primo ministro estone Kaja Kallas, funzionerebbe a medio termine, ma l'urgenza delle carenze richiede ai Paesi dell'Unione Europea di attingere dai loro magazzini esistenti. Kallas, intervenendo nello stesso evento, ha affermato che la Russia si trova in modalità di guerra e sta quindi producendo munizioni rapidamente e sistematicamente, aggiungendo che ci deve essere una modalità di guerra simile in Europa. Ritiene inoltre, che i dirigenti dell'industria della difesa le abbiano comunicato di non aver ricevuto ordini dall'Unione europea.

Josep Borrell ha anche accennato alla guerra in Ucraina come incentivo per rompere i tabù aumentando l'interoperabilità della difesa in tutta Europa, soffermandosi su come il cambiamento non avverrà dall'oggi al domani e deplorando una cultura di ritardi che, a suo dire, ha indebolito il ruolo coordinatore dell'Agenzia europea per la difesa. Alcuni Paesi europei hanno già compiuto passi avanti e intrapreso programmi di modifica del budget per la difesa, come la Polonia e la Francia. Quest’ultima in particolare sta aumentando la spesa per la difesa del 40%, da 39 miliardi di euro a 59 miliardi di euro.

L’impegno europeo non può però fermarsi alla fornitura di armamenti. In questo contesto, la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha annunciato in una dichiarazione che l'Unione europea sta proponendo un decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per un valore di 11 miliardi di euro, che prenderà di mira non solo Mosca, ma anche Teheran. Il pacchetto, che segue l'invasione russa dell'Ucraina, si concentrerà sui divieti commerciali per componenti di macchinari, pezzi di ricambio per camion e motori, con restrizioni alle esportazioni di componenti elettroniche utilizzate nei sistemi armati russi, droni, missili, elicotteri e tecnologie a doppio uso. Il pacchetto includerà anche sanzioni contro le autorità iraniane per la fornitura di droni e il trasferimento di know-how per costruire siti di produzione sul territorio russo, incluse quelle legate alla Guardia rivoluzionaria iraniana. Inoltre, le sanzioni si concentreranno sulla propaganda russa e sui responsabili di rapimenti, adozioni forzate e violazioni dei diritti umani.

L'escalation della situazione in Ucraina richiede un'azione decisa da parte dell'Unione europea. Secondo Borrell, l'invio di armi rappresenta un passo importante, se non fondamentale, per garantire la sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina. In parallelo, la strategia europea di sanzioni economiche sta esercitando pressione sull'invasore russo per scoraggiare l’avanzamento di Mosca, pur sembrando la via verso la pacificazione sempre più inesorabilmente inaccessibile.

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Fonti consultate per il presente articolo:

https://www.eunews.it/2023/02/15/decimo-pacchetto-sanzioni-ue-russia-iran/

https://www.theguardian.com/world/2023/feb/19/ukraine-war-over-unless-eu-boosts-military-support-says-top-diplomat

https://www.agi.it/estero/news/2023-02-19/ucraina-borrell-chiede-di-accelerare-e-aumentare-armi-a-kiev-20171620/

https://www.limesonline.com/notizie-mondo-questa-settimana-guerra-ucraina-russia-monaco-ue-motori-india-bbc-kenya-sudafrica-usa-cina/131177

https://www.milanofinanza.it/news/ucraina-il-decimo-pacchetto-di-sanzioni-ue-contro-la-russia-arrivera-a-breve-202302131356242216

Fonte immagine: https://unsplash.com/photos/8Yw6tsB8tnc

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L'Autore

Riccardo Carboni

Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.

Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.

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