IN ROMAGNA ARRIVANO ANCHE GLI UOMINI DEL COMPARTO DELLE FORZE SPECIALI DELL’ESERCITO

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  Giusy Criscuolo
  19 maggio 2023
  3 minuti, 6 secondi

Uomini che non concorrono normalmente al soccorso della popolazione durante le pubbliche calamità perché assetti privilegiati da dispiegare nei vari teatri di guerra . Uomini che erano usciti di casa come ogni giorno per recarsi a lavoro e tornare nel pomeriggio alle proprie vite, ma così non è stato, perché mentre erano occupati in Teatri Operativi e in Esercitazioni Nazionali, sono stati immediatamente approntati nel giro di poche ore per raggiungere i luoghi colpiti dall’alluvione. In breve tempo sono riusciti a radunare numerosi mezzi, ma per raggiungere i luoghi loro indicati hanno dovuto fare un giro assurdo dell’Italia per riuscire ad arrivare in Romagna.
Con un zaino sempre pronto per ogni evenienza, ma con la necessità di dover rimodulare all’ultimo gli impegni presi con figli, famiglie e i propri animali che li attendevano per tornare a casa. Molti dei mezzi usati sono i loro, altri sono mezzi di fortuna che sono riusciti a recuperare per salvare le persone in difficoltà.

Numerose decine di uomini si sono lanciati nel difficile compito di supportare chi aveva bisogno, senza possedere un cambio, senza mangiare, senza bere e soprattutto senza riposare. Hanno lavorato per oltre 30 ore continuate fino allo sfinimento, fino al momento in cui è arrivata per loro la sostituzione. Uomini che sono preparati per affrontare 36/48 ore di autonomia, ma per essere proiettati in Teatri Operativi con zaini tattici e con cibo e cambio. Qui non c’è stato neppure la possibilità di pensare. L’unica cosa è stata la corsa contro il tempo per arrivare il prima possibile ad aiutare chi necessitava di sostegno e così è stato.

Già supportate dalle nostre Forze Speciali le città di Faenza, Lugo e oggi tocca alla città di Cesena, una delle zone più colpite. L’acqua continua ad espandersi nonostante le piogge abbiano per ora rallentato il flusso. Più di mille persone messe in salvo da un manipolo di uomini che possono definirsi ‘Speciali’ perché addestrati per affrontare la qualsiasi, ma che di certo non si aspettavano di essere chiamati per una tragedia simile, chiedendo alle proprie famiglie di avere pazienza, perché tutto in queste ore non sarebbe stato ‘normale’.

Ad esse salvati da questi angeli ‘invisibili’ anche animali domestici e persone non più in grado di deambulare, come un signore di 98 anni che non aveva mai imparato a nuotare ma che fortunatamente non ne ha avuto bisogno, perché a salvarlo e a tenerlo fuori dal pericolo c’erano loro. Un lavoro disumano portato avanti da diversi Reparti sotto l’Ombrello del Comparto delle Forze Speciali dell’Esercito.

Ravenna, Forlì e provincia e Cesena. Gli operatori sono stati pprontati con urgenza ad ora di pranzo ed hanno raggiunto i luoghi colpiti nella nottata del 17 senza fermarsi un attimo, uomini di vari gradi e specializzazioni tutti insieme per servire il proprio Paese. Sono partiti affrontando un viaggio disumano, perché molte strade erano bloccate o crollate e per raggiungere il target hanno dovuto ampliare il giro.

Sono stati visti passare per l’Appennino per poi spostarsi sulla Costa Adriatica buttandosi a capofitto una volta giunti in Romagna nel compito di salvataggio. Diversi centinaia di chili di cibo sono stati dati alla popolazione che con urla di gratitudine e applausi hanno ringraziato questi angeli ‘invisibili’, ma che fortunatamente tanto invisibili non sono.

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Giusy Criscuolo

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Europa

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