Framing The World, Edizione CV

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  Redazione
  03 aprile 2023
  26 minuti, 39 secondi

Framing The World, Edizione CV

Nel nuovo numero di FtW analizziamo lo stato dei diritti umani nel mondo, dalla guerra in Ucraina fino alla legge anti LGBT in Uganda. Inoltre, si analizza il recente incontro tra Pechino e Mosca e gli sviluppi. Da Israele arriva inoltre la notizia della volontà di Netanyahu di sospendere l’iter di approvazione della riforma della magistratura. Tutto questo e molto altro nel 105° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

ONU, pubblicata l’indagine sulle violazioni dei diritti umani nel conflitto russo-ucraino. L'ONU ha reso noto che nel maggio 2022 ha avviato un'indagine sulle gravi violazioni dei diritti umani commesse in Ucraina durante il conflitto, con particolare attenzione alle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy. Sia le forze russe che quelle ucraine sono state accusate di commettere crimini e violazioni dei diritti umani, come "esecuzioni sommarie", "sparizioni forzate", prigionieri di guerra, e torture e stupri da parte di soldati. I dati raccolti dall'ONU indicano che almeno 300 esecuzioni sommarie sono state commesse, ma la situazione potrebbe essere ancora più grave di quanto attualmente stimato. L'Alta Commissaria per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, ha sottolineato che la cifra potrebbe aumentare con il proseguirsi dell’indagine. L'indagine dell'ONU ha confermato il coinvolgimento di entrambe le parti nel conflitto nelle atrocità e ha sottolineato la necessità di giustizia per i responsabili di questi crimini.

(Sofia Ena)

Pakistan, i prigionieri sono privati di adeguate cure mediche. Il 29 marzo, la Human Rights Watch ha pubblicato un report in cui denuncia le autorità pakistane di aver sistematicamente privato i prigionieri di cure mediche adeguate e averli sottoposti a torture e maltrattamenti. Inoltre, a causa di leggi antiquate e discriminatorie, i detenuti – molti dei quali ancora senza un processo o una condanna – sono costretti a vivere in celle sovraffollate che li espongono a malattie trasmissibili. "Il sistema carcerario pakistano ha bisogno di una riforma urgente e sistemica", ha dichiarato Patricia Gossman, direttore associato per l'Asia di Human Rights Watch. "I governi che si sono succeduti hanno riconosciuto il problema e non hanno fatto nulla per affrontare le esigenze più critiche, come la revisione delle leggi sulla cauzione, lo stanziamento di risorse adeguate e la riduzione della corruzione nel sistema".

(Lorenzo Franceschetti)

Russia, perquisite le case dei membri dell’organizzazione russa “Memorial”. Il 21 marzo, le forze di sicurezza russe hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazioni di nove membri dell'organizzazione per i diritti umani "Memorial", nonché nella sua sede centrale a Mosca. Tra le persone perquisite figura il presidente dell'organizzazione, Yan Rachinsky. Le autorità russe hanno giustificato queste azioni, definendole necessarie, per verificare l'accusa di "riabilitazione del nazismo" che pende sull'organizzazione. La fonte dell'accusa risiede nel database di Memorial, che contiene i nomi di circa 4 milioni di vittime del terrore politico stalinista, tra cui alcuni individui che, secondo le autorità, avrebbero collaborato con il regime nazista. Memorial è stata fondata nel 1989, insignita del premio Nobel per la pace, e rappresenta la più antica organizzazione per i diritti umani in Russia, facendo luce sui crimini commessi dal regime totalitario di Stalin e le violazioni dei diritti umani in Russia.

(Sofia Ena)

Uganda, approvata legge anti-LGBT+. Il 21 marzo, il parlamento ugandese ha approvato quasi all’unanimità – solo 2 voti contrari su 289 – un disegno di legge che prevede la pena di morte per il reato di omosessualità aggravata, l'ergastolo per il "reato di omosessualità", fino a 14 anni di carcere per chi si definisce omosessuale e fino a 20 anni di carcere per la promozione dei diritti e movimento LGBT+. Attualmente, in tutto il continente, solo il Sudafrica ha legalizzato il matrimonio egualitario, mentre dal 2019 il Botswana ha cancellato la criminalizzazione dell’omosessualità. La decisione finale passa nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che dovrà decidere se porre il veto o firmare il provvedimento. Immediate le reazioni da tutto il mondo, che hanno espresso profonda preoccupazione per il futuro del paese e invitato il presidente Museveni a non firmare questa legge retrograda e repressiva.

(Lorenzo Franceschetti)

Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Tecnologia, continuano i licenziamenti. Dopo i 18.000 licenziamenti annunciati a gennaio, il CEO di Amazon Andy Jassy ha comunicato ai propri dipendenti che il personale verrà ridotto ulteriormente di 9.000 unità, prevalentemente nelle divisioni AWS, PXT, advertising e Twitch. Nella lettera ai dipendenti Jassy spiega la necessità di rendere la compagnia più 'lean', motivata dall’incertezza economica e dalla volontà di affrontare queste difficoltà con personale e costi aziendali ridotti. Parallelamente, Accenture ha pianificato 19.000 esuberi, ovvero il 2.5% della forza lavoro (738.00 dipendenti), e spenderà $1.2 miliardi in buonuscite. I profitti trimestrali della società sono inoltre calati del 7% e ha rivisto leggermente al ribasso le stime di crescita.

Svizzera, UBS compra CS. Un weekend di negoziazioni frenetiche, con l’apertura delle borse asiatiche come deadline per evitare il panico sui mercati, ha portato alla creazione di un unico gigante bancario svizzero. UBS ha infatti accettato le pressioni del governo federale per acquistare lo storico rivale Credit Suisse ad un prezzo pari a $3.2 miliardi ($0.76 ad azione), ovvero meno della metà della capitalizzazione di CS alla chiusura di venerdì e una frazione di quella di pochi anni fa. Il governo e la banca nazionale svizzera forniranno garanzie di liquidità per $200 miliardi e una rimborso delle eventuali perdite derivanti dall’accordo per 9 miliardi (dopo che UBS avrà assorbito i primi $5.4 miliardi di costi) vista l’impossibilità di condurre la due diligence solita richiesta per tali acquisizioni. Settimana scorsa è poi stato comunicato che il luganese Sergio Ermotti, CEO fino al 2020, tornerà a guidare UBS dal prossimo 5 aprile, sostituendo Ralph Hamers.

Wall Street, un buon trimestre. Gli indici americani concludono il mese di marzo e il trimestre in positivo, anche grazie al dato sul PCE (prezzi al consumo) giunto sotto le previsioni (0.3% contro 0.5% atteso) e che fa ben sperare sul fronte inflazione. Per il trimestre, il Dow Jones è salito solo dello 0.4%, mentre fanno meglio S&P500 (+7.5%) e soprattutto Nasdaq (+16.8%), al suo miglior trimestre dal 2020. Da segnalare il rialzo di Tesla del 6% (+91% da gennaio) dopo la notizia che starebbe progettando un nuovo impianto per la produzione di batterie insieme a CATL, e quello di Intel (+7.6%, e segna il miglior mese dal 2001 ad oggi) dopo aver comunicato che i nuovi chip Sierra Forest per i data center saranno pronti prima del previsto.

Inflazione, dati contrastanti. Il tasso di inflazione europea rallenta vistosamente, passando dall’8.5% di febbraio al 6.9% di marzo grazie ai prezzi dell’energia tornati a calare per la prima volta dall’invasione russa, ma i dati non sono completamente positivi. L’indice core, che esclude cibo ed energia, ha infatti raggiunto un nuovo record al +5.7% annuo, un dato che conferma la necessità per la BCE di continuare ad aumentare i tassi di interesse, a maggior ragione dopo che sembrano essere svaniti i timori sulla solidità del sistema bancario. Andamento simile in Germania, dove i prezzi alimentari crescono del 22.3% e i prezzi al consumo sono saliti, oltre le attese, del 7.8% su base annua (1.1% mensile), mentre in Francia questo indice rallenta dal 7.3% di febbraio al 6.6% e gli alimenti crescono del 15.8%.

Fed, ancora un rialzo. La Federal Reserve continua a lottare con l’inflazione e lo fa alzando i tassi di interesse di 25 punti base, nonostante le incertezze legate alla solidità delle banche regionali dopo il fallimento di SVB e Signature Bank. Il presidente Powell ha spiegato che in realtà i dati economici avrebbero suggerito un aumento di 50 punti, ma come sia probabile che il collasso delle due banche e il risultante stress sul sistema bancario avranno un effetto equivalente, andando a restringere il credito a famiglie e imprese e a “raffreddare” l’economia in modo non dissimile ad un aumento dei tassi d’interesse. I tassi praticati dalla Fed hanno ora raggiunto un range tra il 4.75% e il 5%, il livello più alto dal 2007.

Leonardo Aldeghi


AFRICA SUB SAHARIANA

Golfo di Guinea, ritrovata dalla Marina francese la petroliera danese sequestrata dai pirati. È stata intercettata il 31 marzo 2023, a largo delle coste di Sao Tomé e Principe, la petroliera danese, battente bandiera liberiana, attaccata dai pirati a sud del Golfo di Guinea, al largo delle coste del Congo-Brazzaville. Nella notte del 25 marzo, la guardia di sicurezza del porto di Pointe-Noire è stata contattata dalla petroliera, comunicando che erano appena saliti a bordo tre uomini armati che avevano preso possesso dell’imbarcazione. Pochi istanti prima che le comunicazioni venissero interrotte definitivamente, l’equipaggio è riuscito a far sapere che tutti i 16 membri si sarebbero rifugiati nella cittadella (settore della nave protetto e in grado di resistere a colpi di arma da fuoco). La marina francese è riuscita a localizzare la petroliera, ma purtroppo parte dei 16 membri dell’equipaggio è stata rapita dai pirati. Si sta lavorando ora per rintracciare i pirati e liberare i membri dell’equipaggio sequestrati. Il golfo di Guinea è oggi l’area marittima con il più alto tasso di pirateria mondiale.

(Andrea Ghilardi)

Tornato in libertà l’eroe del film “Hotel Rwanda”. Paul Rusesabagina, direttore d'albergo durante il genocidio del Ruanda nel 1994, che salvò la vita di 1268 persone, era stato condannato nel 2021 a 25 anni di prigione per terrorismo. Rusesabagina aveva infatti ammesso di aver partecipato alla fondazione, nel 2017, del Movimento ruandese per il cambiamento democratico (MRCD), del quale FLN (Forces de Libération Nationales) è considerato il braccio armato. Rusesabagina ha però sempre negato qualsiasi coinvolgimento negli attentati commessi nel Paese tra il 2018 e il 2019, i quali hanno ucciso 9 persone. A seguito di un accordo tra il governo di Washington e quello di Kigali, intermediari dall’aiuto del Qatar, dopo oltre 900 giorni di carcere, Rusesabagina è stato rilasciato. Ha poi preso un volo alla volta di Doha, dove si è sottoposto ad accertamenti medici prima di ripartire verso gli Stati Uniti, dove è residente a Houston. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un breve comunicato ha ringraziato i governi del Ruanda e del Qatar per aver reso possibile il rilascio di Rusesabagina.

(Andrea Ghilardi)

Zambia: si conclude a Lusaka il tour africano di Kamala Harris. Iniziato il 26 marzo, il tour nel continente africano della Vice Presidente statunitense Kamala Harris si conclude in Zambia dopo aver precedentemente visitato il Ghana e la Tanzania. Atterrata a Lusaka, Kamala Harris ha incontrato il Presidente zambiano Hakainde Hichilema e durante la successiva conferenza stampa ha nuovamente raccomandato per una rapida finalizzazione della ristrutturazione del debito del paese dell’Africa australe. Un richiamo non solo per Lusaka, ma anche e soprattutto per i competitors internazionali affinché aiutino la nazione a ridurre il debito. In particolare le dichiarazioni statunitensi sono rivolte alla Cina, il più grande creditore di numerosi paesi africani, tra cui anche lo Zambia.

(Giulio Ciofini)

Kenya: l’inflazione rimane al 9.2%, continuano le proteste. Il tasso di inflazione rimane stabile al 9.2% anche a marzo, stando all’ultimo comunicato diramato dal Kenya National Bureau of Statistics. Il prezzo dei beni continua dunque a soffocare il popolo keniano che negli scorsi giorni è sceso in massa a protestare contro il governo presieduto da William Ruto. Non solo, stando ai dati diffusi, il prezzo di beni immobiliari, acqua, elettricità, gas e carburante è persino cresciuto dello 0.6% rispetto allo scorso mese. Questo continuo aumento dei prezzi, accompagnato da una rapida decrescita della forza dello scellino locale, ha convinto parte della popolazione a scendere in piazza guidati dal leader dell’opposizione Raila Odinga sin dal 20 marzo.

(Giulio Ciofini)

Giulio Ciofini e Andrea Ghilardi



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti, il giornalista del Wall Street Journal arrestato in Russia. Il 30 di marzo Evan Gershkovich, un corrispondente del Wall Street Journal in servizio in Russia, è stato arrestato e incarcerato a Yekaterinburg sotto l'accusa di "spionaggio in favore del governo americano" e per aver provato ad ottenere informazioni segrete, come dichiarato dal Servizio di Sicurezza Federale russo. Dall'inizio della guerra le autorità russe hanno senza alcun dubbio reso complicato il lavoro dei giornalisti internazionali, ad esempio negando e rimandando la concessione dei visti, ma quest'ultimo episodio segna una rapida escalation nelle ostilità verso i media esteri. In risposta all'avvenimento, la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato americano hanno condannato la "repressione al giornalismo e alla libertà di parola" perpetrata dal governo russo e si sono attivati per fare in modo che Evan Gershkovic ottenga al più presto l'accesso consolare.

Canada, nuovo pacchetto di sanzioni contro il regime Iraniano. La Ministra degli Affari Esteri Canadese Mélanie Joly ha annunciato il 27 Marzo un nuovo pacchetto di sanzioni in seno alle Special Economic Measures (Iran) Regulations. Le nuove sanzioni colpiranno tutte quelle entità che supportano il regime iraniano a disgregare e manipolare le comunicazioni online dei protestanti e che riforniscono di materiale bellico le Law Enforcement Forces (LEF). La lista include ufficiali delle Iran's Islamic Revolutionary Guard Corps (IRGC) e delle LEF, accusate di aver sistematicamente violato gravemente i diritti umani dei protestanti soprattutto nella città di Teheran e in altre aree del nord ovest iraniano. Le misure proibiranno ogni rapporto commerciale con gli individui e le entità indicate, e porteranno conseguentemente al congelamento del patrimonio che questi ultimi potrebbero mantenere in Canada.

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Cile, Nuova legge che aumenta il potere alla polizia. I deputati cileni hanno approvato la nuova proposta di legge chiamata ''Naín Retamal'', con l'obiettivo di conferire maggiori poteri in materia di autodifesa alla polizia. La decisione del Senato è stata presa a seguito degli omicidi di molti agenti tra gli anni 2020-2022 e successivamente dopo l’omicidio di una poliziotta la settimana scorsa nella città cilena di Valparaíso. La nuova legge è stata criticata da molti politici in Cile che sostengono che le autorità vogliono avere più potere, anche se la legge è stata giustificata per ridurre la criminalità e la violenza in tutto il paese.

(Francesco Andrea Rossi)

Messico, 39 migranti morti in un incendio. In una città di confine con gli USA, a nord del Messico, 39 migranti sono morti in un incendio dopo le proteste nel centro di detenzione. Il presidente Andrés Manuel López Obrador ha dichiarato di essere stato personalmente devastato dalla tragedia di lunedì alla Ciudad Juarez, che si trova di fronte a El Paso, in Texas. I gruppi per i diritti umani hanno accusato le cattive condizioni e il sovraffollamento in cui sono costretti a vivere i migranti che tentano di entrare negli Stati Uniti.

(Ludovica Costantini)

Il Perù rompe le relazioni diplomatiche con la Colombia. Il governo peruviano ha appena annunciato il ritiro del suo ambasciatore in Colombia dopo che Gustavo Petro, presidente della Colombia, ha difeso Pedro Castillo, l'ex presidente peruviano, e ha criticato l'attuale governo del Perù. Il Perù sta andando verso l'isolamento dal mondo e dalle relazioni internazionali, visto che il paese ha recentemente interrotto le relazioni diplomatiche con il Messico e altri paesi dell'America Latina. Inoltre, questo fatto è uno dei motivi principali delle maggiori proteste in Perù contro il governo. A Lima infatti, ci sono numerose manifestazioni di massa. Questa è la prima volta che Colombia e Perù, nella loro storia, tagliano le relazioni diplomatiche.

(Francesco Andrea Rossi)

Brasile, dopo mesi Bolsonaro rientra nel Paese. L'ex presidente Jair Bolsonaro è tornato giovedì in Brasile dopo un periodo di tre mesi in Florida dopo la sua sconfitta elettorale, e ha dichiarato ai suoi sostenitori che non pensa che la sinistra rimarrà al potere in Brasile a lungo. Centinaia di sostenitori vestiti con i colori nazionali del Brasile, il giallo e il verde, hanno inneggiato a Bolsonaro mentre aspettavano il suo arrivo, ma il suo ritorno non ha attirato l'enorme folla che molti dei suoi alleati si aspettavano. Ciò sembrava compiacere i suoi avversari: il ministro delle relazioni istituzionali dell'attuale presidente Luiz Inácio Lula da Silva, Alexandre Padilha, ha definito il ricevimento un "flop".

(Ludovica Costantini)

Ludovica Costantini e Francesco Andrea Rossi


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Myanmar, La giunta scioglie i partiti politici. Il 28 marzo la giunta militare golpista guidata da Min Aung Hlaing, ha annunciato lo scioglimento di 40 partiti politici nel paese. Tra i partiti sciolti figurano anche la Lega Nazionale per la Democrazia, guidato da Aung San Suu Kyi e la Lega delle Nazionalità Shan per la Democrazia. Lo scioglimento dei partiti è da imputarsi alla legge sulla registrazione dei partiti politici. La legge, entrata in vigore il 26 Gennaio 2023, non solo vieta a chiunque sia stato precedentemente condannato per un reato o stia scontando una pena detentiva di aderire a un partito politico, ma stabilisce che i partiti politici debbano registrarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, dimostrando di possedere fondi per almeno 47.000 dollari USA, per i partiti nazionali, o almeno 4,700 dollari USA, per i partiti regionali. Tali requisiti renderebbero pressoché impossibile la registrazione per la maggior parte dei partiti, soprattutto per quelli minori o di matrice etnica.

(Alessandra Tamponi)

Cina, Xi incontra Putin a Mosca. Pochi giorni dopo la decisione dei giudici della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto contro Vladimir Putin, il presidente russo ha ospitato a Mosca il leader del partito comunista Cinese Xi Jinping. Per Xi la visita a Mosca, tenutasi tra il 20 e il 22 marzo, è il primo viaggio di stato successivamente alla sessione plenaria dell'Assemblea nazionale del Popolo, che ha visto riconfermato il suo ruolo alla guida del partito e del paese. L’incontro è stato un'opportunità per i due leader, che si sono definiti cari amici, per mostrare non solo il loro rapporto personale ma anche ipotizzare una serie di azioni volte a promuovere un’ulteriore cooperazione tra i rispettivi paesi. La Russia, ha affermato Putin, è pronta a utilizzare lo yuan cinese nei pagamenti con Paesi dell'Asia, dell'Africa e dell'America Latina. Durante l’incontro è stata anche affrontata la questione Ucraina, il Presidente Cinese ha sottolineato come la Cina continuerà a “utilizzare i principi dello Statuto dell'Onu”, affermando che “la nostra posizione vuole contribuire al processo delle trattative”. Il viaggio di stato si è concluso con la firma di più di una dozzina di accordi che rafforzano la cooperazione bilaterale nei settori del commercio e della tecnologia.

(Alessandra Tamponi)

Taiwan, perso un altro alleato in favore di Pechino. Percepita de facto come indipendente, la Repubblica di Cina (Taiwan) gode del riconoscimento ufficiale di soltanto 13 Paesi sovrani. Ciò è dovuto all’esclusività reciproca tra l’accettazione della sovranità cinese e quella di Taiwan. Tra i pochi Stati ancora fedeli a Taipei si è a lungo distinto l’Honduras - terza economia (dopo Guatemala e Paraguay) tra i sostenitori del governo di Formosa. Qualcosa è cambiato circa un anno fa, quando Tegucigalpa ha visto per la prima volta nella sua storia l’elezione di un presidente socialista presentatosi alle urne come tale, destando le attenzioni di Pechino. Il lungo ‘corteggiamento’ di carattere economico da parte cinese - giudicato illusorio dall’esecutivo di Taiwan - si è risolto in una rapida successione di iniziative diplomatiche della presidenza Castro. Nell’arco di pochi giorni, il ministro degli Esteri honduregno ha annunciato la cessazione delle relazioni diplomatiche con Taipei e l’avvio di quelle con Pechino, mettendo fine a un posizionamento che durava dagli anni ‘40 del secolo scorso. Intanto Washington, preoccupata per la presenza cinese nel ‘cortile di casa’, ha rinnovato il proprio impegno nei confronti di Taiwan, pur riconoscendo la legittimità sovrana della mossa honduregna.

(Rocco Salvadori)

Alessandra Tamponi e Rocco Salvadori


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

UE, approvato il regolamento che vieta l'immatricolazione di veicoli con motore a combustione dal 2035. Lo scorso 28 marzo il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato in via definitiva il regolamento che vieta di vendere automobili a benzina, diesel o ibride nei paesi dell'Unione a partire dal 2035. Tutti i Paesi hanno votato a favore, ad eccezione della Polonia che ha votato contro e di Italia, Bulgaria e Romania che si sono invece astenute. L'approvazione è arrivata dopo l'accordo raggiunto tra Commissione Europea e Germania, che aveva chiesto che il regolamento consentisse l'immatricolazione anche di motori termici alimentati con "e-fuel". La proposta del governo italiano di includere anche i biocarburanti non è stata invece accettata, visto il loro impatto sulle risorse idriche e sul suolo. La misura fa parte del Green Deal, il piano dell'Unione contro il cambiamento climatico.

(Bianca Franzini)

Italia, il Parlamento europeo condanna le istruzioni in merito allo stop delle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali. Il Parlamento Europeo ha approvato un emendamento, presentato da Renew Europe e supportato da Verdi, Socialisti e Sinistra, a una risoluzione sulla "Situazione dello Stato di diritto nell'Unione Europea". Il Parlamento europeo "condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali". L'emendamento riporta poi il fatto che la decisione del governo italiano "porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli". Il Parlamento ritiene che "tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989". Il governo italiano è stato dunque invitato a revocare immediatamente la decisione presa.

(Bianca Franzini)

UE, Borrell annuncia il rifornimento di armamenti a Niger e Somalia. In occasione del Forum Schuman del 20-21 marzo per la sicurezza e la difesa, l'Alto rappresentante UE Josep Borrell ha dichiarato l’intenzione di fornire aiuto militare, con munizioni e elicotteri, a Somalia e Nigeria nell’ambito dell’European Peace Facility. Il programma è stato adoperato per contrastare l'invasione russa in Ucraina e per operazioni militari in vari paesi africani, come in Nigeria sotto guida italiana, nonché in Libano, Giordania, Moldavia e Georgia. Il rafforzamento del settore della difesa europeo e il suo obiettivo di fornire armi ai paesi in guerra ha attirato l’attenzione dei paesi Africani. I leader di 50 paesi riunitisi al forum, hanno inoltre espresso la loro preoccupazione per la crescente presenza russa e cinese nel continente africano, in particolare per l'operato degli istruttori militari russi e del gruppo Wagner, confermando di non di voler cedere terreno all’autoritarismo di stampo russo-cinese.

(Sofia Ena)

Consiglio Europeo, le conclusioni del vertice sull’Ucraina. Il Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023 si è concentrato sulla situazione ucraina con particolare attenzione ai temi della pace, della difesa e dei crimini di guerra russi. Durante il vertice è stato ribadito il sostegno al paese attraverso un finanziamento di 2 miliardi di euro per l'acquisto di munizioni e missili da inviare all'esercito ucraino. Inoltre, sono state introdotte nuove sanzioni contro la Russia con l'obiettivo di renderla responsabile dei suoi crimini di guerra, specialmente per la violenza sessuale e di genere perpetrata dall'esercito russo sulla popolazione civile. I leader UE hanno confermato il loro sostegno al piano di pace presentato dal presidente ucraino Zelensky, impegnandosi a lavorare con l'Ucraina sui suoi 10 punti di pace e accogliendo con favore la risoluzione delle Nazioni Unite sui principi alla base di una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, approvata il 23 febbraio.

(Sofia Ena)

Finlandia, l’ingresso ufficiale alla NATO. Giovedì 30 marzo, l’assemblea Nazionale Turca ha ratificato all’unanimità il protocollo di adesione alla NATO della Finlandia. La Turchia era infatti l’ultima nazione tra i 30 membri dell’alleanza atlantica a dover approvare l’adesione di Helsinki, dopo che la legislatura Ungherese ha approvato un disegno di legge simile all’inizio della settimana, lunedì 27 marzo.

Per ottenere l’adesione ufficiale mancano adesso solo alcuni passaggi formali che culminano con la consegna di un documento di accettazione Finlandese al dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Ciò che veniva chiesto ai due paesi del nord Europa (Finlandia e Svezia) affinché la Turchia approvasse l’ingresso nell’alleanza militare era l’intraprendere di azioni concrete contro i gruppi terroristici del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e l’Organizzazione Terroristica Fethullatista (FETO). Tuttavia, il ministro degli esteri Turco Burak Akcapar, afferma che mentre la Finlandia ha fatto il necessario nel dimostrare la sua volontà e determinazione alla lotta al terrorismo nella pratica e nella regolamentazione, ottenendo così l’adesione, la Svezia ha ancora del lavoro da fare.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Francesca Pasqualino e Sofia Ena

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Russia, nuova strategia globale anti-ovest. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova strategia globale di politica estera, racchiusa in un documento di 42 pagine in chiave anti-ovest e che quindi vede “cementarsi” una ancora più profonda rottura in stile Guerra Fredda. Con tale strategia il presidente russo stabilisce infatti i cambiamenti geopolitici secondo la propria visione del mondo il cui obiettivo è quello di ridurre il “dominio” occidentale.

Nel documento, infatti, si parla di dare priorità “all’eliminazione delle vestigia del dominio degli Stati Uniti e altri paesi ostili” riferendosi all’UE e alle sanzioni che questa ha adottato contro la stessa Federazione Russa. Tale strategia riflette inoltre i tentativi della Russia di rafforzare i legami politici ed economici con i paesi dell’Africa e dell’Asia, come la Cina e l’India. Questi ultimi nel documento stesso, pubblicato sul sito web del Cremlino, sono individuati come partner chiave per il futuro.

Bielorussia, richiesta alla Russia di armi nucleari a causa di minacce di “invasione”. Il presidente bielorusso Lukashenko nel discorso annuale ai legislatori e funzionari governativi, tenutosi il 31 marzo, ha affermato di aver intensificato i colloqui con la Russia sul dispiegamento di armi nucleari tattiche nel paese, per contrastare i piani di invasione previsti dalla vicina Polonia. Putin ha affermato che lo scorso sabato la Russia avrebbe dispiegato armi tattiche nucleari in Bielorussia per la prima volta dal crollo dell’URSS nel 1991, come risposta al crescente aiuto militare dell’Occidente all’Ucraina.

Nello stesso discorso di venerdì Lukashenko ha anche chiesto un cessate il fuoco immediato nella guerra in Ucraina con l’avvertenza che la Russia, se minacciata, sarebbe costretta a usare “l’arma più terribile”. Inoltre Kiev continua ad affermare che la Russia utilizza lo spazio aereo bielorusso per attacchi di droni e missili contro l’Ucraina, in quanto Minsk è strettamente alleata di Mosca.

Lo stesso Joe Biden si è definito preoccupato dalla situazione. Una reazione, altrettanto preoccupata, è avvenuta del capo della diplomazia dell’UE Borrel, che avvisa la Bielorussia del pericolo di “un’escalation irresponsabile e una minaccia alla sicurezza europea". Quest’ultima è infatti pronta a rispondere con ulteriori sanzioni.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Israele, sull’orlo dell’abisso (?): dopo settimane di incessanti e oceaniche manifestazioni, Benjamin Netanyahu ha deciso di sospendere l’iter di approvazione della controversa riforma della magistratura avanzata dalla propria coalizione di governo. I principali leader dell’opposizione, Benny Gantz e Yair Lapid, hanno accolto favorevolmente la decisione del governo, ma hanno promesso di non voler accettare compromessi che ledano lo stato di diritto. Parallelamente, gli alleati più estremisti di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich, hanno minacciato di far cadere l’esecutivo e hanno ottenuto un rimando dell’approvazione, evitando l’affossamento della riforma. Inoltre, Ben Gvir ha ottenuto il beneplacito di Netanyahu per costituire una guardia nazionale direttamente sotto il proprio comando, molto probabilmente per reprimere future manifestazioni di dissenso.

(Michele Magistretti)

Tunisia, visita ufficiale di Gentiloni a Tunisi. Il commissario UE agli Affari Economici Paolo Gentiloni si è recato il 27 marzo scorso in Tunisia per discutere della grave situazione economica del paese maghrebino. Giallo sull’incontro con il Presidente tunisino Kais Saied, inizialmente cancellato benché previsto in agenda, e poi riprogrammato e regolarmente avvenuto. L’UE appoggia la Tunisia nel negoziato con il FMI per la concessione di un prestito pari a 1,9 miliardi di dollari e Gentiloni ha ribadito che “la Commissione è pronta a prendere in considerazione un'ulteriore assistenza macrofinanziaria se saranno soddisfatte le condizioni necessarie”. Il Commissario ha però specificato come il viaggio sia stato "anche l'occasione per riaffermare il nostro impegno nei confronti dei valori della democrazia, dell'inclusione e dello Stato di diritto".

(Francesco Lorenzini)

Michele Magistretti e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Giappone, annunciati limiti all’export di semiconduttori. Sono 23 i macchinari di alta tecnologia, impiegati nella realizzazione di semiconduttori, rispetto ai quali Tokyo ha annunciato di aver imposto dei limiti all’esportazione. Secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia, Yasutoshi Nishimura, la decisione è stata presa sullo sfondo dell’interesse nazionale: prevenire che paesi terzi, che rappresentano una minaccia militare, si dotino di tali tecnologie. Sebbene non sia stato specificato a quali paesi tale misura si rivolga, il riferimento alla Cina appare indubbio. Negli ultimi mesi si è assistito a un deterioramento nelle relazioni tra Tokyo e Pechino; la postura sempre più assertiva e revisionista nel teatro del mar Cinese Orientale, rimarcata dalle dichiarazioni post rielezione di Xi Jinping, sul tema della riunificazione di Taiwan, hanno riacceso gli storici contenziosi tra i due giganti asiatici.

(Davide Shahhosseini)

Russia, arrestato un giornalista americano con l’accusa di spionaggio. Evan Gershkovich, corrispondente in Russia da 6 anni per il Wall Street Journal, è stato arrestato giovedì scorso con l’accusa di spionaggio militare, mentre si trovava a Ekaterinburg. Secondo quanto comunicato dall’FSB - Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa - il reporter americano era venuto in possesso di informazioni secretate riguardo alle operazioni militari condotte dalle forze russe in Ucraina. Nello specifico, Gershkovich sembra stesse indagando sulle attività del gruppo paramilitare Wagner, il quale opera in parallelo alle forze regolari dall’inizio dell' “Operazione Speciale”.

(Davide Shahhosseini)

Mali, la giunta riceve forniture militari da Russia e Turchia. Lo Stato maggiore maliano ha confermato di aver ricevuto un lotto di venti aerei militari russi e una dozzina di droni turchi, i famosi Bayraktar-TB2 d, già utilizzati nella guerra in Ucraina. Le forniture sono state formalizzate in una cerimonia ufficiale alla presenza del capo della giunta al potere in Mali, Assimi Goita, e degli ambasciatori russo e turco. Il Cremlino aveva già fornito armi al Mali nel corso del 2022 e il Ministro degli Esteri russo Lavrov – in visita a Bamako nel febbraio scorso – aveva promesso ulteriori aiuti. Il tutto in un contesto caratterizzato da un inasprimento del conflitto tra le forze governative ed i ribelli jihadisti: le vittime civili nel 2022 sono aumentate del 118% rispetto al 2021 secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite.

(Francesco Lorenzini)

Niger, Blinken si reca in visita a Niamey. Il 16 marzo scorso Antony Blinken si è recato a Niamey, diventando il primo Segretario di Stato americano a visitare il Niger. Blinken ha promesso un pacchetto di aiuti umanitari pari a 150 milioni di dollari al Presidente nigerino, Mohamed Bazoum. La visita si inquadra nel braccio di ferro attualmente in corso tra l’Occidente e la Russia nel Sahel. Dopo il ritiro da Mali e Burkina Faso – ad oggi governati da giunte militari pro-Mosca – il Niger è diventato l’epicentro delle operazioni militari francesi contro i jihadisti.

(Francesco Lorenzini)

Davide Shahhosseini e Francesco Lorenzini




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Carlo Padiglione: Asia ed Estremo Oriente

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

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Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

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