Gli Stati Uniti sono a rischio default

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  Jacopo Biagi
  31 maggio 2023
  4 minuti, 59 secondi

Si è parlato di un mercoledì nero per le Borse valori di tutto il mondo. Un 24 maggio pesante per i mercati europei che dalla loro apertura hanno bruciato oltre 227 miliardi di Euro: solo la Borsa di Milano ha chiuso la giornata con un calo del 2,39%, mandando in fumo oltre 30 miliardi. Ciò che ha spaventato gli investitori è il cosiddetto “giorno X” in cui gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, non saranno più in grado di onorare i propri obblighi debitori. “In base agli ultimi dati a nostra disposizione – scrive Janet Yellen, segretaria al Tesoro degli Stati Uniti – stimiamo che in mancanza di un accordo il Tesoro non sarà più in grado di fare fronte alle necessità del governo federale a partire dal prossimo 5 giugno”.

Come funziona il tetto al debito pubblico?

Chi non ha mai sentito parlare, almeno una volta nella vita, di debito pubblico? Per raccogliere fondi che servono a finanziare opere e attività sul territorio nazionale, ogni Stato dispone di vari metodi: uno di questi è l’aumento di debito pubblico. Lo Stato si trova spesso a dover spendere più fondi di quanti non ne riesca a incassare attraverso la tassazione e, per questo motivo, ricorre alla creazione di debito pubblico. Gli strumenti più diffusi per contrarre il debito sono i titoli di stato, obbligazioni emesse dall’Istituto competente e collocate sul mercato. Si tratta, sostanzialmente, di un prestito di terzi allo Stato per un lasso di tempo determinato, a fronte della corresponsione di interessi periodici. Allo scadere del tempo prestabilito, lo Stato restituisce ai creditori tutti i soldi ricevuti in prestito, talora con un compenso aggiuntivo.

Negli Stati Uniti, prima del XX secolo, ogni emissione di titoli di stato richiedeva una preventiva autorizzazione da parte del Congresso, una procedura che spesso si rivelava lunga e complessa. Al fine di velocizzare tale operazione, nel 1917, fu introdotto il tetto al debito cosicché fosse possibile, per il presidente in carica, aumentare il debito necessario per combattere la Grande Guerra senza che fosse necessaria l’approvazione del Congresso. I legislatori, con lo scopo di evitare l'accentramento di un potere eccessivo nelle mani del Presidente, imposero un “tetto” ai prestiti che potevano essere richiesti e stabilirono che, per alzare o sospendere temporaneamente questo limite, fosse necessaria una legge del Congresso.

Questo limite è stato aumentato molte volte nel corso degli anni tanto che ormai il voto sul “tetto” avviene quasi regolarmente. Le amministrazioni statunitensi tendono infatti a spendere più fondi di quanti non ne incassino: con l’amministrazione dell’ex Presidente Trump, ad esempio, il debito pubblico è stato aumentato di 7800 miliardi di dollari.

Gli Stati Uniti potrebbero davvero andare in default?

Il tetto al debito, che è attualmente fissato dal Congresso a 31,4 trilioni di dollari, secondo le stime del Tesoro degli Stati Uniti, sarà raggiunto intorno al 5 giugno. La segretaria al Tesoro Yellen ha infatti ricordato in una lettera indirizzata a Kevin McCarthy, speaker della Camera dei rappresentanti, che nei primi giorni di giugno saranno inviati pagamenti per 130 miliardi di dollari, i quali, senza un provvidenziale spostamento del limite di spesa, lascerebbero il Tesoro in una posizione instabile.

Se il tetto del debito venisse raggiunto, gli Stati Uniti andrebbero incontro al default e l’amministrazione Biden si vedrebbe costretta a sospendere il credito d’imposta a 30 milioni di nuclei familiari. Anche le pensioni e le misure di assistenza sociale per gli anziani richiedono lo stanziamento di fondi del governo americano, i quali non sarebbero più garantiti in caso di default. La notizia dell’insolvenza di Washington nei confronti dei suoi creditori porterebbe gravi conseguenze per le economie di tutto il mondo. Il fatto che la più grande economia del mondo non sia in grado di ripagare i propri debiti scatenerebbe il panico nelle Borse Valori degli altri Stati portando ad un grave calo degli indici e a pesanti perdite per gli investitori. Nel 2011, sotto l’amministrazione Obama, il solo rischio di default aveva spinto S&P a declassare il rating delle obbligazioni USA e causato un calo in Borsa del 20%.

La situazione appare tanto critica da spingere il Presidente Joe Biden a rientrare in anticipo dal summit G7 cancellando anche la tappa a Sydney in cui avrebbe dovuto incontrare i leader di Australia, India e Giappone. Una volta rientrato a Washington, Biden ha invitato lo speaker della camera McCarthy al dialogo per raggiungere un accordo sul tetto del debito e scongiurare il rischio del default.

Dopo svariati giorni di tensione e intense trattative che hanno coinvolto gli esponenti dei democratici e dei repubblicani, è stata raggiunta un’intesa accettabile. Nella tarda serata di sabato scorso, i partiti sono arrivati a un compromesso che conciliasse i progetti di riforma dell’attuale amministrazione Biden e il taglio delle spese fortemente voluto dai repubblicani. L’accordo sospenderebbe il tetto al debito pubblico per un periodo di due anni, in cambio di un impegno dell’amministrazione a non aumentare la spesa federale e, in alcuni casi, a ridurre i fondi stanziati.

La speranza sia di Biden sia di McCarthy, stando alle loro dichiarazioni, è che l’accordo raggiunto possa essere ritenuto accettabile da una grande maggioranza di parlamentari in entrambi i partiti. Se così fosse, la proposta di sospensione del limite di indebitamento otterrebbe una maggioranza di voti sufficiente a farla approvare. La prova del fuoco sarà questa settimana alla Camera, dove l’esito risulta incerto, con la speranza che la proposta venga approvata e il rischio di default scongiurato.

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Fonti consultate per il presente articolo:

Immagine: https://unsplash.com/it/foto/hfrDZAXwb5c

https://www.ilsole24ore.com/art/yellen-usa-potrebbero-dichiarare-default-dall-1-giugno-AEgMw3TD

https://www.fanpage.it/esteri/perche-gli-stati-uniti-potrebbero-andare-in-default-il-1-giugno-e-cosa-significa/

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/17/niente-accordo-sullaumento-del-tetto-al-debito-usa-ce-il-rischio-default-biden-sarebbe-catastrofico-e-cancella-la-visita-in-australia/7163981/

https://www.repubblica.it/economia/2023/05/13/news/tesoro_usa_debito_default-399928559/

https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/05/24/borsa-lallarme-default-usa-affossa-leuropa-in-fumo-227-miliardi-_dc60b314-f56a-472f-8449-60c1b091fbc9.html

https://www.corriere.it/economia/finanza/23_maggio_26/default-usa-yellen-sposta-data-5-giugno-3f4e230c-fc07-11ed-a01c-bd767ff4b328.shtml

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/debito-usa-il-tetto-che-scotta-37307

https://www.openpolis.it/parole/cose-il-debito-pubblico/

https://www.repubblica.it/economia/2023/05/22/news/debito_usa_oggi_nuovo_incontro_casa_biancarepubblicani_cresce_il_pressing_su_biden_invochi_il_14_emendamento-401249917/

https://www.ilsole24ore.com/art/usa-accordo-biden-e-repubblicani-debito-evitare-default-AEVJ2hYD

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