La Commissione europea ricorre alle vie legali contro AstraZeneca

  Articoli (Articles)
  Tiziano Sini
  29 aprile 2021
  3 minuti, 21 secondi

La campagna vaccinale è stata caratterizzata da forti criticità fin dai primi mesi. Le reiterate tensioni hanno portato la Commissione europea, su impulso dei 27 paesi membri, alla decisione di predisporre un’azione legale nei confronti di AstraZeneca. Secondo la nota ufficiale, il colosso farmaceutico sarebbe reo di “non essere stato capace di presentare una strategia affidabile”, sulle consegne dei vaccini[1].

Viste le problematiche che si erano palesate nei mesi scorsi, la notizia non stupisce. I ritardi e gli stop cautelativi alle vaccinazioni avevano più volte puntato i riflettori su un sistema di approvvigionamento molto carente nei confronti del Vecchio Continente.

Le carenze che hanno caratterizzato la fase di negoziazione portata avanti dalla Commissione, hanno reso la situazione complessa e non hanno esonerato le istituzioni europee da polemiche a livello nazionale. Questo soprattutto per quanto riguarda la decisione di stabilire quote di consegna con scadenza trimestrale, e non settimanale. Tale scelta, poi adottata anche nei confronti delle altre case farmaceutiche e dei contratti con esse stipulati, non ha consentito un tracciamento puntuale delle forniture. Al contrario, ha consentito che l'azienda, all'interno dei tre mesi disponibili, accelerasse o frenasse il ritmo di produzione dei vaccini in maniera del tutto autonoma, senza ripercussioni o controlli stringenti e con l’unico vincolo che alla fine di ogni scadenza le consegne venissero rispettate.

Questo delicato problema è stato reso peggiore dalla mancanza di forti rigidità all’interno del contratto, al contrario estremamente flessibile e poco incisivo per quanto riguarda le penali in caso di violazioni o inadempienze.

A questo proposito, è importante ricordare che le sanzioni non sono automatiche. Qualora fosse riscontrata una violazione, sarà l’intervento della Commissione, attraverso una nuova negoziazione con la casa farmaceutica, a determinare il “rimedio”, che può assumere caratteri differenti[2].

Giunti ormai a 4 mesi dall’inizio della campagna vaccinale e di fronte ai medesimi problemi sopra presentati, la conflittualità è sfociata nella decisione, da parte della Commissione Europea, di avviare azioni legali nei confronti di AstraZeneca. D’altro canto, non si è fatta attendere nemmeno la risposta del colosso farmaceutico, che ha riportato di sentirsi estremamente “rammaricato della decisione della Commissione Ue di intraprendere un’azione legale sulle forniture di vaccini COVID-19”. Inoltre, sempre attraverso una nota ufficiale, ha annunciato che “si difenderà fermamente in tribunale[3].

Questa vicenda avrà un impatto estremamente importante, soprattutto sul futuro. Ad essa, vista la necessità di approvvigionamenti per riuscire a raggiungere elevati livelli di immunizzazione, ha fatto seguito un ulteriore botta e risposta. Infatti, non si è fatta attendere una nota ufficiale proveniente da Downing Street in cui, senza entrare direttamente in merito alla questione, sono stati ricordati i risultati straordinari ed il ruolo di primo livello giocato da AstraZeneca in questi mesi. Esprimendo, così, un giudizio positivo ed in controtendenza sull’operato dell’azienda inglese[4].

Tutto ciò ha fatto emergere quanto la questione vaccinale vada oltre l'emergenza sanitaria, con implicazioni relative alle Relazioni internazionali. Simbolo di queste dinamiche sono proprio gli intrecci, non sempre positivi, con i partner internazionali, come il Regno Unito e gli Stati Uniti: la decisione di accantonare migliaia di vaccini AstraZeneca ne è la prova[5].

Di fronte a questa situazione, è necessario tenere in considerazione che l'Europa non può assolutamente fare a meno di AstraZeneca, per garantire un incremento della campagna vaccinale e consolidare la fiducia, che sta venendo meno, nei confronti delle istituzioni europee. Allo stesso tempo, deve evitare il generarsi di un fenomeno "di rincorsa" all’acquisto dei vaccini a livello nazionale, le cui implicazioni potrebbero essere negative per gli equilibri già di per sé fragili.

A cura di Tiziano Sini

Copyright © 2021 - Mondo Internazionale APS - Tutti i diritti riservati

[1] https://ec.europa.eu/italy/news/20210426_dichiarazione_della_commissaria_Kyriakides_sulla_valutazione_di_ema_sul_vaccino_Astrazeneca_it

[2] https://www.corriere.it/esteri/21_gennaio_28/vaccino-covid-penali-rischi-guerra-ue-astrazeneca-9abee34a-60e4-11eb-b90c-509c7d96fdd2.shtml

[3] https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/04/26/astrazeneca-lue-ha-avviato-lazione-legale_4a3a13a3-12e1-4d37-b5ec-aa3b8b250b63.html

[4] https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2021/04/26/lue-ha-avviato-lazione-legale-nei-confronti-di-astrazeneca_15fe2fe8-f2ff-4891-957c-9004b683e862.html

[5] https://www.ilfoglio.it/esteri/2021/03/17/news/perche-l-america-non-usa-astrazeneca-2039500/

Condividi il post

L'Autore

Tiziano Sini

Tag

European Commision