La crisi economica nel Regno Unito connessa alla questione dell’immigrazione

Uno sguardo sulla situazione economica attuale del Regno Unito

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  Elisa Modonutti
  27 gennaio 2023
  3 minuti, 48 secondi

Il 2022 sarà sicuramente un anno che gli inglesi si ricorderanno a lungo e non solamente per la morte della compianta Regina Elisabetta II, ma anche per i tumulti economici e le crisi politiche che hanno caratterizzato l’anno passato.

Dalla caduta in luglio del governo Johnson alle dimissioni annunciate ad ottobre dalla nuova Prima ministra Liz Truss, per giungere alla nomina dell’attuale Premier Rishi Sunak, il Regno Unito ha sempre mantenuto una costante nelle varie crisi di governo: i problemi economici.

Infatti, fin dall’inizio dell’estate 2022 si era aperta un’importante crisi nell’esecutivo - a causa dell’aumento sia dell’inflazione che delle imposte che il governo Johnson aveva aumentato ad aprile - facendo crescere il mal contento tra le classi lavorative. L’aumento delle tasse, associato ad una crescente crisi sui costi di vita nel Regno Unito (aumentati vertiginosamente dopo il fenomeno pandemico di Covid-19), hanno contribuito ad offuscare la leadership di Johnson, facendo si che, anche a causa di scandali interni al partito, il Primo Ministro rassegnasse le proprie dimissioni.

Anche il successivo governo Truss, insediatosi a settembre, si è dovuto confrontare con i problemi economici e sociali. In particolare, la Premier aveva presentato a settembre un nuovo piano di tassazione che avrebbe ridotto le imposte ai ricchi, aumentando però il debito pubblico. Questa manovra, in un momento in cui il Regno Unito si trovava ad affrontare un’inflazione crescente, un Pil in calo e un aumento del debito pubblico, ha fatto crollare in borsa il valore della sterlina e ha fatto salire i rendimenti dei titoli di stato a livelli record, facendo si che gli investitori, a causa del rischio dato dal titolo, abbiano iniziato a chiedere un tasso di interesse elevato. Anche in questo caso si è aperta una dirompente crisi nell’esecutivo che ha portato alla rassegna delle dimissioni della Premier il 20 ottobre 2021.

A prendere il posto della Truss è stato chiamato in seguito l’attuale Primo Ministro inglese, Rishi Sunak, il quale, insediatosi a Downing Street il 25 ottobre scorso, ha annunciato nel suo primo discorso da premier di essere pronto ad affrontare una profonda crisi economia, volendo porre rimedio agli errori commessi dai predecessori.

Ma qual è la situazione economica attuale del Regno Unito e qual è la relazione con la questione dell'immigrazione?

Il Regno Unito, fin dall’inizio del 2022 si è trovato in una profonda crisi economica e sociale, aggravata dal perdurare della pandemia di Covid-19. Dopo i tumulti politici che hanno caratterizzato i mesi estivi e autunnali, con la nomina a Primo Ministro di Sunak, il Regno Unito sta cercando al momento di migliorare la propria posizione economica.

Al momento, il Paese si trova ad affrontare un crollo di investimenti aziendali, crollo le cui cause, oltre che nell’incertezza economica, possono essere ritrovate anche nella mancanza di lavoratori con le competenze necessarie.

Le rigide politiche di immigrazione imposte dal Regno Unito hanno infatti ridotto il numero di immigrati sul territorio, anche quelli altamente qualificati, necessari a moltissime aziende inglesi per aumentare la propria produttività.

“La Gran Bretagna è in stagflazione, con inflazione alle stelle, crescita negativa, calo della produttività e investimenti delle imprese. Le aziende vedono potenziali opportunità di crescita, ma la mancanza di "ragioni per credere" di fronte a venti contrari le sta costringendo a sospendere gli investimenti nel 2023", ha dichiarato il direttore generale della CBI (Confederation of British Industry) Tony Danker in una nota.

“Vedremo un decennio perduto di crescita se non si interviene. Il PIL è un semplice moltiplicatore di due fattori: le persone e la loro produttività. Ma non abbiamo le persone di cui abbiamo bisogno, né la produttività" ha aggiunto Danker.

Il Regno Unito è uno dei Paesi che sta facendo più fatica a riprendersi dagli strascichi lasciati dalla pandemia di Covid-19. L’impennata dei costi energetici e la crisi economica hanno trascinato il Paese in una grave situazione di stagnazione, da cui il Paese fa fatica ad alzarsi, anche a causa delle severe politiche poste sulle tasse. Il governo Sunak, infatti, ha varato a novembre un nuovo piano di aumento delle imposte per sanare il debito pubblico e promuovere investimenti, ma è anche intervenuto sulla questione dell’immigrazione.

Sono necessari quindi cambiamenti nella politica del governo, compreso un sistema di immigrazione più flessibile e agevolazioni fiscali per aumentare gli investimenti.

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https://tg24.sky.it/mondo/2022/11/17/regno-unito-rishi-sunak-manovra-economica

https://time.com/6194087/boris-johnson-future-ministers-resign/

https://edition.cnn.com/2022/12/05/economy/uk-economy-lost-decade-cbi/index.html

https://www.theguardian.com/business/2022/dec/22/uk-only-g7-member-with-economic-output-still-lower-than-pre-pandemic-level

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L'Autore

Elisa Modonutti

Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda

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Regno Unito crisi economica recessione Immigrazione