La mediazione del Cardinale Zuppi per la pace del conflitto russo-ucraino

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  Chiara Cecere
  06 luglio 2023
  2 minuti, 48 secondi

Il 20 maggio 2023 la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che il pontefice ha incaricato il Cardinale Matteo Maria Zuppi di dirigere una missione “per allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina”. Lo scopo principale dell'iniziativa è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione e trovare vie per raggiungere una giusta pace. Il primo viaggio si è svolto a Kiev, in Ucraina, il 5 e il 6 giugno 2023, e il secondo a Mosca, in Russia, il 28 e il 29 giugno.

Il Cardinale ha già maturato esperienza nella mediazione dei conflitti. Nel 1990, collaborando con Andrea Riccardi, Jaime Pedro Gonçalves e Mario Raffaelli, svolse il ruolo di mediatore nelle trattative tra il governo del Mozambico - all'epoca controllato dai socialisti del Fronte di Liberazione del Mozambico (FRELIMO) - e il partito conservatore di Resistenza Nazionale Mozambicana (RENAMO) con l'obiettivo di porre fine alla sanguinosa guerra civile iniziata nel 1975. Il 4 ottobre 1992 avvenne la firma degli accordi di pace di Roma, che sancirono la fine delle ostilità. In virtù dei ruoli ricoperti e dei meriti conseguiti, Zuppi e Riccardi vennero nominati cittadini onorari del Mozambico. In seguito, Zuppi continuò ad operare con la cosiddetta "diplomazia parallela" della Comunità di Sant'Egidio. La mediazione del conflitto mozambicano si concluse con la pace dopo 27 mesi di trattative, dunque, un’operazione di mediazione del conflitto e peacebuilding non può essere immediata.

L'attuale missione del cardinale punta a creare un clima che favorisca la pace e non per forza a creare le condizioni di una mediazione immediata. Infatti, anche durante l’incontro con il Presidente Zelensky, quest’ultimo ha precisato di non accettare mediatori e ha ribadito la volontà di organizzare un piano di pace che parta direttamente da Kiev.

Il 1° luglio il Cardinale Zuppi si è recato a Mosca per un incontro con il Patriarca Kirill alla ricerca di iniziative umanitarie che possano aprire percorsi per il raggiungimento della pace. Ulteriori incontri sono avvenuti con Maria Lvova Belova, commissaria russa per i diritti dei bambini, e Yury Ushakov, consigliere presidenziale per la politica estera. Il fatto che il Cardinale non sia stato ricevuto né dal Presidente Putin né dal Ministro degli esteri Lavrov, ha fatto presagire uno scarso interesse di Mosca nella mediazione. Infatti, Ushakov non è un funzionario di medio livello ma è l’unico incaricato dei contatti con Washington ed è uno degli uomini più importanti di Putin. Comunque sia, il Cardinale sapeva già che non sarebbe stato ricevuto dal presidente russo: a causa del tentato colpo di stato di Prigozhin Putin era già volato in Daghestan.

Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche il difficile rapporto tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa. La Chiesa ortodossa russa ha sempre nutrito diffidenza verso il cattolicesimo in generale, poiché la prima è legata ad un mentalità anti-occidentale, quindi, nessun Papa cattolico è ancora riuscito a varcare i confini russi. Tuttavia, l’incontro tra Kirill e il Cardinale Zuppi non è da sottovalutare. “Se vogliamo combattere la guerra, dobbiamo aiutare istituzioni come l’Onu, per superare i conflitti con la via del dialogo” ha dichiarato la Santa Sede.

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Fonti di riferimento per l'articolo:

Immagine: https://www.pexels.com/photo/p...

https://www.rainews.it/video/2... 
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/21/prete-di-strada-e-gia-mediatore-di-pace-in-mozambico-ecco-perche-papa-francesco-affida-al-cardinal-zuppi-la-missione-in-ucraina/7168233/#:~:text=Nel%201990%20Riccardi%20e%20Zuppi,in%20una%20sanguinosa%20guerra%20civile.
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L'Autore

Chiara Cecere

La mia passione per ciò che studio deriva dalla mia inappagabile curiosità, unita ad un briciolo di idealismo. Per quest’ultimo aspetto, le mie esperienze all’estero in precedenza sono state concentrate sui paesi scandinavi: ho trascorso un anno a Stoccolma lavorando come ragazza alla pari durante il mio gap year prima dell’università e ho vinto lo scambio con la prestigiosa università di Lund da gennaio a giugno 2020, durante la triennale in Diplomatic International Sciences all'Università di Bologna. La mia determinazione è confermata dal fatto che sia riuscita a raggiungere un buon livello di svedese in meno di un anno. Inoltre, il secondo semestre del primo anno (gennaio 2022), ho preso parte ad un secondo Erasmus presso l’università di Science Po Lyon, che ho vinto facendo domanda per la carriera futura, magistrale di International Relations - International Affairs. Sono appassionata ed entusiasta riguardo alla scelta del corso di studi triennale, per cui ho scelto di continuare con una magistrale in International Affairs all’università di Bologna. Ho scelto il curriculum di International Affairs proprio perché sono attratta da aree geografiche diverse dall’Europa, in particolare l’Africa. Considero la mia apertura mentale e la mia sensibilità culturale le mie migliori qualità, e la mia forza motrice è una grande curiosità unita a un pizzico di idealismo.

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Ucraina Russia Conflitto russo-craino Santa Sede vaticano Diplomazia mediazione dei conflitti Matteo Maria Zuppi Pace peacebuilding