Lo specchio italiano

Le relazioni tra Roma e Buenos Aires

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  Alessia Boni
  20 febbraio 2024
  5 minuti, 46 secondi

La visita della delegazione argentina a Roma

Le relazioni tra Italia e Argentina sono fondate su profondi legami culturali, oltre a una cooperazione bilaterale significativa in diversi settori. La collaborazione spazia dal dialogo politico alla cooperazione economica, scientifica e culturale. La presenza di numerose visite istituzionali da parte dei rispettivi Presidenti negli ultimi anni ha contribuito a mantenere e rafforzare tali legami tra i due paesi.

Questo 11 febbraio l'incontro tra il Presidente argentino Javier Gerardo Milei e le autorità italiane, inclusa la premier Giorgia Meloni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Francesco, ha evidenziato l'importanza attribuita a queste relazioni bilaterali e l'impegno reciproco nel mantenere un dialogo costruttivo. In aggiunta, la personalità già delineata del neopresidente argentino è emersa in maniera più chiara a distanza di quasi tre mesi dal suo insediamento.

L’incontro con Giorgia Meloni

Un elemento chiave dell'incontro con Meloni, oltre ad una discussione sulla cooperazione regionale e sulla necessità - alla luce della Presidenza italiana del G7 - di uno stretto coordinamento del Gruppo dei 7 con il G20, sembra essere anche il focus sulle relazioni multilaterali, in particolare tra l'Unione Europea e il Mercosur, oltre all'adesione dell'Argentina all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). L'inclusione dell'Argentina nel contesto dei Paesi occidentali attraverso l'adesione all'OCSE è un segnale significativo dell'allineamento del Paese con principi e valori condivisi dalla comunità internazionale occidentale. Milei, che è di origine italiana e che ha portato con sé una nutrita delegazione di imprenditori, conta di rilanciare l’asse Roma-Buenos Aires, solido sia all’interno del G20 e dell’Onu, che come elemento di mediazione nel dialogo fra blocchi regionali.

Come intenda difendere i “valori dell’Occidente”, Milei lo ha dimostrato compiendo gesti simbolici come il suo abbraccio al Muro del Pianto, l’annuncio del trasferimento dell'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, mostrando sostegno a Israele a differenza delle posizioni condivise dalla maggioranza dei paesi latinoamericani e mostrando distanziamento dalle alleanze che cercano di costruire un ordine mondiale alternativo agli Stati Uniti.

L’incontro con Papa Francesco

Nella Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico, il colloquio privato tra i due leader è stato insolitamente prolungato, durando circa un'ora, un tempo inusuale per le udienze papali. L’incontro è stato definito “storico” da alcuni, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Milei nei confronti del Papa durante la campagna elettorale e per le quali afferma di aver porto le proprie scuse, elogiando il Papa e riconoscendo l’importanza della sua figura. Al termine del dibattito e della presentazione della delegazione argentina, è seguito il consueto scambio di doni e Milei ha omaggiato Papa Francesco con dulce de leche, una cartella contenente una copia della lettera manoscritta del Cancelliere José María Gutiérrez a Juan Bautista Alberdi del 1854 e una cartolina commemorativa di Mama Antula.

Papa Francesco ha risposto con un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro, volumi di documenti papali e il suo messaggio per la pace di quest'anno.

Durante il colloquio, i due si sono soffermati sul programma del nuovo governo argentino per affrontare la crisi economica, discutendo anche di temi internazionali come i conflitti in corso, l'impegno per la pace tra le nazioni e la lotta alla povertà. In questa circostanza, di fronte a Milei, che ha chiuso le mense popolari che fornivano cibo a persone bisognose, Bergoglio ha condannato il fatto che "molte persone oggi sono negate nel loro diritto alle cure" e vivono in condizioni di povertà estrema.

Infine, il neopresidente ha approfittato dell'occasione per regalare al Papa una serie di libri e opere che riflettono il suo pensiero libertario, un gesto simbolico considerando la posizione anticapitalista del Pontefice. Questi autori sostengono la nocività del potere statale e dell'intervento nell'economia, ritenendo che tali pratiche portino a risultati dannosi per la società nel lungo termine, generando caos.

Liberale, Liberista, Libertario

Il vero scontro concettuale politico a cui ci troviamo davanti si traduce in un binomio preciso: democrazia contro reazione. Reazionario è quel governo che sostiene il ritorno ad un precedente assetto storico e politico storicamente superato. È essenziale precisare che il concetto di "democrazia" non si limita al momento elettorale, ma si consolida nei processi di inclusione e nelle decisioni attraverso pratiche di concerto. Una caratteristica evidente della destra contemporanea è la propria presentazione come difensore degli interessi nazionali, affermando di essere pronta a proteggerli ad ogni costo. In questo punto, emergono similitudini tra i due governi.

Tre termini che suggeriscono un’analogia (e sono certamente connessi) ma che esprimono posizioni ed ideologie diverse. Nel contesto politico, un "liberale" è associato a un sostenitore del liberalismo, un'ideologia che promuove la libertà individuale, la democrazia, i diritti civili e la limitazione del potere del governo bilanciando con la libertà individuale. Il termine "liberismo" è spesso associato a un approccio più radicale all'economia di mercato, noto anche come "laissez-faire" che non prevede l'intervento statale.

All’estremo di questi termini, troviamo il libertarianismo, una filosofia politica ed economica basata sulla massima libertà individuale (andando anche contro l’autorità per difenderla) e sulla limitazione del potere del governo. Essi sottolineano l'importanza dei diritti individuali, della proprietà privata e della libertà di scelta, cercando di ridurre al minimo l'intervento del governo nelle questioni personali e economiche.

"Filosoficamente sono anarcocapitalista e quindi sento un profondo disprezzo per lo Stato. Io ritengo che lo Stato sia il nemico, penso che lo Stato sia un'associazione criminale". Così il presidente argentino Milei in un'intervista."Di fatto - ha sottolineato - lo Stato è un'associazione criminale in cui un insieme di politici si mettono d'accordo e decidono di utilizzare il monopolio per rubare le risorse del settore privato" ha specificato.

Il quadro argentino

Ogni giorno che passa l’Argentina fronteggia un’inflazione galoppante e un incatenamento indissolubile al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di cui è il principale debitore. Nel panorama argentino attuale, a seguito dell’insediamento del neopresidente, la situazione economica nel paese sembra essere sprofondata ulteriormente, deflagrando proteste da parte dei lavoratori e forti opposizioni.

Milei al momento sta apportando misure che stanno sconvolgendo l’Argentina, ma questo “male” sarà solo temporaneo in vista di una stabilità futura. El loco, come viene chiamato, non ha la strada spianata né alla Camera, né al Senato. Il suo partito è rappresentato soltanto da 38 deputati su 257 alla Camera e da 7 senatori su 72 al Senato. Una situazione che ha bloccato il percorso della nefasta Legge Omnibus.

In sintesi, il quadro delineato suggerisce che le relazioni tra Italia e Argentina sono solide e in evoluzione positiva, con una volontà di collaborazione continua e un impegno condiviso in questioni di rilevanza globale e regionale. Inoltre, nonostante le differenze ideologiche, l’incontro tra Papa Francesco e Milei è avvenuto all’interno di un’atmosfera amichevole, cooperativa e di ascolto reciproco, una promessa rassicurante per un governo “neonato”.

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L'Autore

Alessia Boni

Alessia Boni è originaria di Modena, Emilia-Romagna ed è nata il 13 giugno 1998. Ha una profonda passione per la politica internazionale, l'economia, la diplomazia, le questioni ambientali e i diritti umani.

Alessia ha conseguito una laurea in Relazioni internazionali e Lingue straniere, con un semestre trascorso come studentessa di scambio per il programma Overseas in Argentina presso l'Universidad Austral de Buenos Aires, dove ha sviluppato il suo profondo interesse per l'America Latina.

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America del Sud

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Argentina Roma Buenos aires Meloni Milei Papa Francesco Relazioni Internazionali Diplomazia