Il cibo spazzatura è dannoso anche per l’ambiente

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  Valeria Fraquelli
  24 March 2023
  3 minutes, 58 seconds

Chi non è mai andato almeno una volta in un fast food? Chi non ha mai comprato cibo già pronto per fare prima, magari perché aveva poco tempo o era troppo tardi per mettersi a cucinare? Chi non ha mai sgranocchiato merendine o patatina fritte mentre si guardava un bel film o la serie tv preferita? Ecco, questo è il classico “junk food” o cibo spazzatura che ci da un senso di buono ma in realtà fa molto male alla nostra salute. E anche all’ambiente.


Ovviamente mangiare hamburger e patatine ogni tanto, magari al sabato sera quando si esce con gli amici, non è un gran danno. L’importante è che non diventi un’abitudine, che non sia qualcosa che si ripete tutti i giorni. Allora si, è un danno per la nostra salute e per l’ambiente.


Un’ampia indagine pubblicata sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics da un gruppo di ricercatori francesi della Aix-Marseille Università di Marsiglia ci dice che questo genere di cibo “ci porta al sovrappeso, al colesterolo alto, al maggiore rischio cardiovascolare, a essere di cattivo umore e, adesso, anche a vivere in un pianeta più inquinato”. Ma l’impatto del cibo spazzatura, come patatine fritte, salse ipercaloriche, snack, è anche ambientale.


Pensiamo solo all’impatto ambientale di tutti quei cibi che consideriamo “junk food”, quante sono le emissioni di gas pericolosi per il nostro clima, quanti sono gli sprechi di risorse preziose, quanta acqua viene irrimediabilmente persa ed ecco che vivere e mangiare in modo più sano diventa una vera necessità per tutti, perché non abbiamo un altro pianeta in cui vivere. Gli esperti dicono che “per risparmiare le grandi catene non osservano la regola del chilometro zero, perciò le emissioni nell'ambiente per il trasporto dei prodotti sono elevate”.


Un enorme dispendio energetico, uno spreco d’acqua e anche un grandissimo spreco alimentare che fa molto male in tutti i sensi. Il cibo spazzatura è una bomba ad orologeria per l’inquinamento ambientale, ecco perché dobbiamo essere più consapevoli di quello che mangiamo e dei risvolti che questa ha per l’ambiente. Senza contare che i cibi industriali sono pieni di sostanze chimiche potenzialmente dannose per noi e per la natura che ci circonda.


Mangiare cibo spazzatura vuole dire danneggiare corpo e l’ambiente, lasciare terreni inariditi da un’agricoltura intensiva che serve solo a produrre foraggio per gli animali stipati in quegli orribili allevamenti intensivi dove non hanno diritti e neanche una vita degna di questo nome.


Il cibo spazzatura produce rifiuti, troppi scarti che alla fine sono un ulteriore danno all’ambiente per noi e soprattutto per le generazioni future. Perché quello che adesso per noi è un semplice rifiuto senza importanza sarà una parte dei problemi ambientali che dovranno affrontare le future generazioni e questo non va mai dimenticato.


Il packaging poi, è spesso eccessivo e serve solo a rendere quel cibo insano appagante almeno per la vista con tanta, troppa plastica che poi va a finire nei nostri fiumi, nei laghi e nei mari di tutto il mondo e contribuisce ad aumentare i problemi ambientali. Tutti i cibi industriali sono messi in imballaggi di plastica spesso sovradimensionati che alla fine devono essere smaltiti ma purtroppo ci sono alcune persone che disperdono materiale plastico nell’ambiente. E questo alla fin fine ritorna a noi che mangiamo pesce, usiamo l’acqua inquinata.


La nostra impronta ecologica a causa del consumo di cibo industriale è enorme.


Uno studio condotto da ricercatori svedesi ha messo in evidenza come “alcune caramelle possono essere dannose per l’ambiente quanto la carne di maiale. Anche le patatine fritte non sono da meno: per la produzione di un chilo di patatine fritte si sprigionano circa 2,2 chilogrammi di gas serra”.

E allora perché mangiare cibo poco sano, se è proprio quello che fa soffrire la nostra salute e l’ambiente. Pensiamo alla nostra salute e a quella delle generazioni future, un ambiente pulito e cibo più sano rende migliore la vita di tutti.

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L'Autore

Valeria Fraquelli

Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.

Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.

La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.

La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.

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