LaASPIDES: un atto di cooperazione europea

Prove di intesa per quanto riguarda la difesa comunitaria europea

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  Maria Pol
  23 febbraio 2024
  3 minuti, 4 secondi

Lunedì 19 febbraio 2024, il Ministro della Difesa Guido Crosetto comunica la decisione europea e la volontà di aderire da parte dell’Italia alla missione ASPIDES. Infatti, la Commissione Europea lancia lo stesso giorno la missione difensiva sul Mar Rosso, per difendere gli interessi dei Paesi membri da parte degli attacchi degli Houthi.

I disordini nel Mar Rosso

Gli Houthi sono un gruppo politico e militare musulmano nato nel 1992 in Yemen, dove grazie al finanziamento dell’Iran è riuscito ad ottenere il controllo delle coste sul Mar Rosso, in particolare dello stretto del Bab el Mandeb tra la costa dello Yemen e quella di Gibuti, punto di passaggio per circa il 12% del traffico marittimo mondiale. Dall’inizio degli scontri tra Israele e Hamas, gli Houthi si sono schierati al fianco dei palestinesi contro Israele e ha attaccato diverse navi volte verso il nemico: per questo motivo, il traffico marittimo è stato compromesso, costringendo diverse imbarcazioni a circumnavigare il continente africano, allungando notevolmente le tempistiche di viaggio. Inizialmente, l’obiettivo erano state solo i carichi rivolti verso Israele, successivamente però questa azione ha colpito anche altre imbarcazioni colpendo non solo il commercio locale ma internazionale.

Una missione difensiva

Di qui, la decisione da parte della Commissione Europea di intervenire per la salvaguardia militare e politica del Mar Rosso e della zona. ASPIDES si propone da questo punto di vista come un’iniziativa difensiva davanti ai bisogni economici e strategici dei vari paesi europei, attraverso l’intervento contro le azioni militari degli Houthi. Infatti, la missione trova legittimità nel diritto internazionale e nel Trattato Europeo. Quest’ultimo riporta indica nell’articolo 42 paragrafo 1 che “L'Unione può avvalersi di tali mezzi in missioni al suo esterno per garantire il mantenimento della pace, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della sicurezza internazionale, conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite. L'esecuzione di tali compiti si basa sulle capacità fornite dagli Stati membri”.

Lo scopo della missione rimane tuttavia difensivo: non è possibile agire sul territorio dello Yemen occupato dagli Houthi in maniera diretta, ma soltanto contrastare gli attacchi verso le navi mercantili.

La cooperazione europea

ASPIDES oltre ad avere una valenza militare, detiene un valore politico. La missione lanciata dal Consiglio Affari Esteri è stata già accolta dall’Italia -a cui è stato affidato il controllo delle forze- Germania, Francia e Grecia con la possibilità da parte di altri paesi di partecipare all’operazione.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, scrive su X come il lancio della missione e la partecipazione dei paesi membri non sia soltanto la soluzione alla crisi, ma anche un passo importante per l’Unione verso una più forte presenza nel Mar Rosso per proteggere i suoi interessi strategici.

Si tratta di un passo verso una cooperazione ed un’integrazione sempre più stretta, tra i paesi membri che lo stesso Ministro degli Esteri italiano Tajani definisce, “un importante passo verso difesa comune europea”. Inoltre, anche la Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock riconosce come quest’azione europea dimostri che l’Unione si presenta come Comunità Internazionale unita pronta a contrastare il terrorismo.

Insomma, ASPIDES rappresenta un’opportunità per l’Europa di mostrarsi unita e forte come garante degli interessi dei paesi membri ed internazionali verso una sempre più stretta cooperazione.

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Maria Pol

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Società

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Europa Cooperazione operazione militare europe Cooperation military operation