Amelia Earhart

  Domina
  Chiara Giovannoni
  31 gennaio 2023
  3 minuti, 44 secondi

Aviatrice americana divenuta icona femminile internazionale, Amelia Mary Earhart, è stata la sedicesima donna al mondo a prendere la licenza da pilota e prima persona ad attraversare l’Oceano Atlantico.

Nata nel 1897 in una famiglia benestante ad Atchinson in Kansas, Amelia vive gli anni della sua infanzia e giovinezza tra Kansas, Iowa e Canada. Dopo aver completato la scuola superiore a Chicago, a diciannove anni frequenta la Ogontz School di Filadelfia che lascia dopo pochi anni per raggiungere la sorella Muriel in Canada.

Viste le conseguenze della Prima Guerra Mondiale sui soldati, decide di frequentare un corso di primo soccorso alla Croce Rossa di Toronto per poter offrire il suo aiuto come infermiera. Più tardi frequenta la scuola di infermieristica presso la Columbia University di New York che lascia per la volontà dei genitori di averla con loro in California.

La passione per il volo nasce nel dicembre 1920 in seguito a una gita in elicottero da Long Beach. Nonostante il breve volo- di soli 10 minuti- Amelia lo ricorderà come l’inizio della sua passione e dirà: “Quando raggiunsi la quota di due o trecento piedi, seppi che dovevo volare”. Per questo motivo, negli anni successivi si impegna a raccogliere il denaro necessario per le lezioni di volo con la famosa aviatrice Anita Snook. Nel 1922 riesce, grazie all’aiuto della sorella e della madre, a comprarsi il suo primo aeroplano. Il 15 maggio 1923, ottiene la licenza da pilota.

Nella metà degli anni Venti si trasferisce in Massachussetts dove diventa assistente sociale alla Denison House, un centro di accoglienza per immigrati a Boston, cercando però di continuare a coltivare il suo interesse per il volo.

Nel 1928 Amelia viene scelta da George Palmer Putnam, suo futuro marito, per essere la prima pilota donna a compiere un volo transoceanico. É in seguito a questa avventura che scrive un libro, redatto dallo stesso Putnam, “20 Hours-40 Minutes”, primo di altri bestellers come “The fun of it” e “Last flight”. Sposato nel 1931, Putnam organizza i voli della moglie e le sue apparizioni in pubblico fino a farla diventare una delle donne più popolari del tempo. La celebrità della Earhart viene accresciuta dalla creazione di una linea di bagagli e di abbigliamento sportivo per i viaggi aerei. Sarà lei stessa a disegnare per la prima volta la mise di volo femminile.

Nonostante una lunga serie di record eseguiti in volo, è nel 1932 che Amelia riesce a compiere l’impresa più difficile della sua carriera, nonché quella che la rende un’eroina a livello internazionale: la trasvolata in solitaria sull’oceano Atlantico.

Il suo grande sogno, ossia quello di fare il giro del mondo, sarà anche la sua ultima impresa. Dopo un primo tentativo fallito a causa di un incidente che danneggia il velivolo, Amelia e il copilota Frederick Noonan intraprendono nuovamente il viaggio, proseguendo da Miami verso est. A due terzi del viaggio- a un totale di 32.000 km- in direzione dell’isola di Howland, i due scompaiono nel nulla. Il motivo per cui si siano persi rimane ancora sconosciuto. Dopo una missione di salvataggio in cui vengono impiegati 66 aerei e nove imbarcazioni per setacciare l’area della scomparsa, il 5 gennaio 1939 Amelia Earhart viene dichiarata morta.

Le speculazioni derivanti dalla scomparsa della donna sono state molteplici. C’è chi ha sostenuto che i due aviatori stessero partecipando a una missione di spionaggio con l’obiettivo di fotografare le strutture militari giapponesi nel Pacifico e che questo li abbia portati alla cattura. Per molti invece, i due sopravvissero come naufraghi su qualche isola deserta. In realtà, l’ipotesi più probabile è che il velivolo, rimasto senza carburante, si sia schiantato nell’oceano.

Prima di partire per quest’ultima avventura, Amelia scrive una lettera al marito, consapevole dei rischi a cui sarebbe andata incontro ma in cui esprime la grandezza della sua passione:

“Ti prego di tenere conto del fatto che sono conscia dei pericoli che corro. Voglio fare ciò che sto facendo perché lo voglio fare davvero. Le donne devono tentare le stesse cose che tentano gli uomini. Quando falliscono, il loro fallimento deve essere una sfida lanciata agli altri.”


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Le fonti utilizzate per la stesura dell'articolo sono consultabili ai seguenti link

https://biografieonline.it/biografia-amelia-earhart

https://www.britannica.com/biography/Amelia-Earhart

https://www.storicang.it/a/amelia-earhart-pioniera-scomparsa-nelloceano_14608

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L'Autore

Chiara Giovannoni

Chiara Giovannoni, classe 2000, è laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Strategie Culturali per la Cooperazione e lo sviluppo presso l’Università Roma3.

Interessata alle relazioni internazionali, in particolare alla dimensione dei diritti umani e alla cooperazione.

E’ volontaria presso un’organizzazione no profit che si occupa dei diritti dei minori in varie aree del mondo.

In Mondo Internazionale ricopre la carica di autrice per l’area tematica Diritti Umani.

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