Framing The World, Edizione CXI

Le principali notizie dal monde

  Articoli (Articles)
  Redazione
  03 luglio 2023
  22 minuti, 31 secondi

Framing The World, Edizione CXI

Nel nuovo numero di Framing ci occupiamo di Stati Uniti, con il viaggio di Pence in Ucraina ed i nuovi rapporti di Washington con Pechino. Inoltre si parlerà della rivolta della Wagner in Russia e delle dichiarazioni di Biden sull’avvenimento. In Europa ci si soffermerà sui disordini a Parigi e sul mancato raggiungimento del patto sui migranti. Tutto questo e molto altro nel 111° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Bielorussia, condannata a sette anni Nasta Loika. L’insegnante Nasta Loika, nota per le sue attività in difesa dei diritti umani, è stata arrestata il 20 giugno per "incitamento all'inimicizia o discordia sociale razziale, nazionale, religiosa o di altra natura". La sentenza del tribunale di Minsk, arrivata dopo un processo segreto a porte chiuse e una “detenzione amministrativa”, prevede la reclusione della donna in una colonia penale per i prossimi 7 anni. Nasta (Anastasia) è nota per aver documentato l’uso della legislazione bielorussa anti-estremista, dedicandosi inoltre alla protezione dei cittadini stranieri e degli apolidi nel paese.

(Sofia Ena)

Kirghizistan, attacchi ai media e alla libertà di espressione. Il parlamento del Kirghizistan sta per approvare due progetti di legge che limiterebbero la libertà di parola e il lavoro dei mass media. Il primo progetto andrebbe ad ampliare la definizione di informazioni dannose per la salute e lo sviluppo dei bambini, includendovi le informazioni sulle "relazioni sessuali non tradizionali". Secondo Human Rights Watch, questa legge sancirebbe la discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, in violazione degli standard internazionali sui diritti umani. Il secondo progetto di legge, invece, designerebbe tutti i siti web – anche quelli delle ONG - come organi di informazione e richiederebbe la loro registrazione o nuova registrazione secondo nuove e rigorose procedure. Questi nuovi requisiti potrebbero essere utilizzati dalle autorità per mettere a tacere le voci critiche e impedirebbero alle persone straniere di poter creare i propri canali di comunicazione, ha dichiarato Human Rights Watch.

(Lorenzo Franceschetti)

Malta, passi indietro sull’aborto. Lo scorso novembre, il governo maltese aveva presentato una legge che consentiva l’interruzione di gravidanza in situazioni di grave pericolo per la vita o la salute delle persone in gravidanza, senza che quest’ultime rischiassero procedimenti penali. Il 28 giugno, questa legge è stata approvata con emendamenti che ne riducono l’efficacia. In base alla nuova legge, una donna, le cui condizioni di salute sono gravemente minacciate e potrebbero portare alla morte, potrà aver accesso all’aborto solo dopo il consenso di una commissione medica composta da tre specialisti. Come denunciato da Amnesty International, questa procedura, creerà delle pericolose barriere e lungaggini che potranno mettere a rischio la vita delle persone in gravidanza.

(Lorenzo Franceschetti)

Serbia, rilasciati tre poliziotti kosovari. A seguito di colloqui mediati dall’UE tra i leader di Serbia e Kosovo, un tribunale servbo ha rilasciato i 3 agenti precedentemente arrestati a metà giugno con l’accusa di possesso di armi ed esplosivi. Secondo il Kosovo, i tre agenti erano stati “rapiti” all'interno del proprio territorio, un'accusa prontamente negata dalla Serbia. Questo episodio ha ulteriormente acuito le tensioni tra i due Paesi, che sono stati coinvolti in una disputa territoriale e politica di lunga data.

(Sofia Ena)



Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti




ECONOMIA INTERNAZIONALE

Europa, bene le auto. Risultati positivi a maggio per il mercato europeo dell'automobile che per il 10° mese consecutivo vede aumentare il numero di nuove auto vendute, cresciuto del 18% a 1.12 milioni di unità. Il merito è da ricercarsi nella performance delle auto elettriche, la cui vendita è aumentata del 66% grazie al miglioramento delle condizioni della catena di fornitura della componentistica, dopo anni di carenze e ritardi. Nei primi 5 mesi dell'anno, questo tipo di veicoli ha rappresentato quasi il 14% delle immatricolazioni, per un totale superiore a 730.000 auto. Si distingue anche Tesla che, anche grazie ai tagli ai prezzi di listino, ha raddoppiato le vendite rispetto all'anno precedente.

UBS-Credit Suisse, tagli al personale. Dopo aver ufficialmente completato la procedura di acquisizione dell'ex-rivale, UBS ha annunciato i primi tagli al personale di Credit Suisse. Il gruppo guidato da Sergio Ermotti ha messo a punto un piano, non ancora reso pubblico, per eliminare fino a circa il 30% della forza lavoro, circa 35.000 persone in meno, provenienti in larga parte dagli uffici di Credit Suisse a Londra, New York e alcune località asiatiche, e risparmiare circa $6 miliardi di costi del personale. UBS ha pianificato di tagliare buona parte della banca d'investimenti, mentre mira a salvaguardare l'area private banking, derivati e finanza strutturata, anche se le banche concorrenti stanno strappando le migliori risorse di queste divisioni.

Inflazione, segnali positivi ma… L'inflazione spagnola è calata a giugno all'1.6% dal 2.9% di maggio, grazie soprattutto al calo dell'energia e degli alimenti, e la Spagna diventa così la prima grande economia europea a rientrare nell'obiettivo della BCE del 2%; tuttavia, l'indice core rimane ancora al 5.9%, in ribasso di 0.2% sul mese precedente. Anche Italia, Francia, Belgio e paesi bassi mostrano dati in diminuzione. In Italia, in particolare, il calo è particolarmente marcato, dal 7.6% di maggio al 6.4% di giugno (6.8% previsto), mentre in Francia il dato è passato dal 6.0 al 5.3%. In controtendenza, invece, è il dato tedesco, che riaccelera lievemente dal 6.3 al 6.8%. A livello continentale, infine, il risultato è stato pari a +5.5%, in calo dal 6.1% di giugno, ma da sottolineare è anche la riaccelerazione del dato core, da 5.3 a 5.4%.

UK, inflazione ancora alta. A differenza dell'Europa continentale, l'inflazione nel Regno Unito sembra non voler allentare la propria morsa e a maggio è rimasta all'8.7%, stesso dato del mese di aprile (gli analisti prevedevano una lieve discesa all'8.4%), mentre l'indice core è risultato addirittura in risalita e segna un nuovo record dal 1982 ad oggi, pari al +7.1%. La Bank of England, visti questi dati, ha optato per innalzare i tassi d'interesse di 50 punti base e portarli al 5%. Parallelamente, altri dati mostrano come per la prima volta dal 1961 il debito pubblico abbia superato il 100% del pil.

USA, un buon semestre. Buone notizie sono giunte dall'economia americana, e le borse chiudono il secondo trimestre con rialzi generalizzati superiori all'1% per la sessione e del 16% e 32% per il semestre, rispettivamente, per S&P500 e Nasdaq. In primis, tutte e 23 le istituzioni finanziarie sottoposte dalla Federal Reserve agli stress test (scenario con disoccupazione al 10%, crollo dei prezzi immobiliari del 40% e apprezzamento del dollaro) hanno dimostrato la propria solidità, potendo poi annunciare, a mercati chiusi, l'aumento dei dividendi. È poi stato rivisto al rialzo il pil del primo trimestre 2023, da +1.3% a +2.0% (previsto +1.6%). Infine, anche sul fronte inflazione i dati sono positivi, con l'indice PCE cresciuto del 3.8% annuo a maggio (4.3% ad aprile, ai minimi da due anni) e dello 0.1% su base mensile (0.2% atteso, 0.6% ad aprile).

Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Sierra Leone: il presidente uscente vince le elezioni, scoppiano le violenze. La violenza è scoppiata in Sierra Leone dopo le elezioni presidenziali del 27 giugno, con l'attuale presidente Julius Maada Bio dichiarato vincitore con il 56% dei voti. Il principale candidato dell'opposizione, Samura Kamara, ha affermato che sono stati sparati colpi di arma da fuoco presso il suo ufficio, e una donna è stata trovata morta sotto una finestra con un buco di proiettile. Il Gruppo di Osservazione delle Elezioni Nazionali, una coalizione di organizzazioni della società civile, contesta i risultati ufficiali, stimando che Bio abbia ricevuto solo circa il 50% dei voti. Sono state sollevate anche preoccupazioni sul fatto che siano stati espressi più voti di quanti elettori registrati ci fossero in alcuni distretti. Il paese, considerato un caso di successo dopo la fine della guerra civile nel 2002,.

(Giulio Ciofini)

Mali: L’ONU termina la missione di peacekeeping dopo 10 anni. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato per terminare la sua forza di peacekeeping in Mali, la più mortale di tutte le operazioni simili dell'ONU, dopo più di 10 anni e 187 morti tra i peacekeeper. La decisione è stata guidata dal regime militare del Mali, che ha insistito affinché i 12.000 soldati internazionali se ne andassero nonostante una crisi di sicurezza in corso. Una volta che i caschi blu delle Nazioni Unite saranno partiti, il Mali si affiderà maggiormente al gruppo di mercenari russi Wagner per la sicurezza. La partenza delle forze dell'ONU potrebbe aggravare la situazione di sicurezza, con i gruppi jihadisti che intensificano le loro attività e l'approccio rigido dei mercenari potenzialmente allontanando le comunità locali. Il ritiro delle forze dell'ONU potrebbe anche portare a ulteriore decentramento nel nord, dove lo Stato maliano e i servizi pubblici di base sono in gran parte assenti.

(Francesco Lorenzini)

Mali, adottata la nuova Costituzione. In data 23 giugno sono stati resi pubblici i dati relativi al referendum per l’adozione della nuova Costituzione del Mali. Con una maggioranza schiacciante (97%), i maliani hanno approvato il progetto presentato dal leader della giunta militare al potere, il Colonnello Assimi Goita. Lo scrutinio è stato tuttavia caratterizzato da numerose irregolarità, secondo quanto riportato dalle opposizioni. Ampie aree nel centro e nel nord del paese sono peraltro oggetto di violenti scontri tra l’esercito regolare ed i ribelli jihadisti, rendendo il voto in queste aree quantomeno proibitivo. La nuova Costituzione amplia i poteri del Presidente della Repubblica, ed è considerata da molti come il tentativo dell’esercito di mantenere il potere anche dopo le elezioni presidenziali, previste per febbraio 2024, nonostante la promessa di Goita di cedere il governo ai civili dopo il voto.

(Francesco Lorenzini)

Giulio Ciofini e Francesco Lorenzini



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti d’America: Biden sulla rivolta del gruppo Wagner. Dopo l'ammutinamento del gruppo Wagner in Russia, causa di un profonda crisi politica che ha scosso la stabilità del regime di Putin, il Presidente americano Joe Biden ha negato la possibilità che dietro la vicenda ci potessero essere gli Stati Uniti o gli alleati occidentali: durante un discorso alla Casa Bianca Biden ha infatti chiarito come l'occidente non avesse nulla a che fare con l'accaduto. Alcune figure politiche americane credono però che la ribellione abbia indebolito il potere di Putin in Russia, come dichiarato da Kevin McCarthy, speaker della Camera dei Rappresentanti, durante un'intervista condotta da Fox News. Ma anche se la crisi sembra superata, Biden ha sottolineato l'importanza per gli Stati Uniti e gli alleati occidentali di presentare sempre un fronte unito, indipendentemente dalle conseguenze della vicenda. "Continueremo a tenere sotto controllo le possibili ricadute degli eventi di questo weekend", ha dichiarato la massima carica americana durante il suo discorso.

Stati Uniti d’America: il viaggio di Pence in Ucraina. Giovedì l'ex Vice Presidente americano Mike Pence ha sorpreso l'opinione pubblica recandosi a Kiev per incontrarsi con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. In un'intervista a NBC News Pence ha detto di essere volato in Ucraina come libero cittadino, ma che vedere "l'eroismo dei soldati ucraini che resistono all'aggressore" l'ha fatto sentire in dovere di fare la sua parte e ha richiamato il supporto degli americani verso "gli amici e alleati ucraini". Pence infatti si è sempre dichiarato favorevole ad un aumento degli aiuti e dell'invio di armi da parte di Washington. Inoltre, il viaggio arriva in un momento quanto mai propizio in quanto l'Ucraina si sta preparando per scatenare una forte controffensiva contro Mosca, in questo momento sicuramente più concentrata su questioni interne a seguito della ribellione del gruppo Wagner.

Lorenzo Graziani

AMERICA LATINA

Guatemala, primo turno a sorpresa. Saranno Sandra Torres e Bernardo Arévalo ad affrontarsi nella seconda tornata elettorale delle elezioni presidenziali in Guatemala il prossimo 20 agosto. Torres, 67 anni, ha ottenuto il maggior numero di voti, assicurando al suo partito UNE (unidad nacional de la esperanza) la terza partecipazione alla corsa elettorale. La sorpresa però è Arévalo, a capo di un movimento cittadino nato nel 2015 dalle proteste contro il governo. La sua sfida principale sarà ripristinare la fiducia dei cittadini verso un governo che fino ad ora è stato impregnato di corruzione.

Brasile, l’ex Presidente Bolsonaro dichiarato ineleggibile. Arriva la sentenza della Corte Suprema brasiliana: l’ex Presidente Bolsonaro è stato dichiarato ineleggibile per 8 anni. Bolsonaro è stato condannato da cinque voti a due dal TSE venerdì (30/06) nel processo in cui è stato accusato di aver commesso abuso di potere politico e uso improprio dei media nell'episodio in cui ha incontrato ambasciatori di paesi stranieri a Brasilia nel luglio 2022.

Ludovica Costantini


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina e Stati Uniti concordano sullo stabilizzare le relazioni bilaterali. Si è conclusa lunedì 19 Giugno la visita Antony Blinken a Pechino. Con il suo arrivo nel paese Blinken è diventato il primo segretario di stato americano a recarsi in Cina dal 2018. La visita aveva lo scopo di ristabilire canali diplomatici tra Cina e USA e alleggerire la tensione tra i due paesi. Durante il suo soggiorno in Cina, Blinken ha incontrato non solo vertici del governo come Qin Gang e Wang Yi, ma anche lo stesso presidente Xi Jinping. L’incontro con il presidente cinese, in dubbio fino all’ultimo, è durato circa mezz’ora e, secondo quanto dichiarato dal presidente Xi , “Le parti hanno compiuto progressi e raggiunto un terreno comune su alcuni punti specifici”, lasciando presagire un alleggerimento della tensione tra Cina e USA. La visita di Blinken era stata inizialmente programmata per febbraio ma successivamente sospesa a tempo indeterminato a seguito dell’incidente del pallone aerostatico.

Giappone, Tokyo ospita il vice premier taiwanese. Quella di Cheng Wen-tsan è la prima visita di un vicepremier taiwanese in Giappone in 29 anni. Il vicepremier è arrivato a Tokyo il 28 Giugno a capo di una delegazione composta da funzionari governativi e imprenditori. Durante il suo soggiorno in Giappone il vicepremier ha incontrato Taro Aso, ex primo ministro del Giappone e ora vicepresidente del Partito Liberal Democratico (attualmente al governo) e Toshimitsu Motegi, segretario generale del LDP ed ex ministro degli affari esteri (carica che ha ricoperto tra il 2020 e il 2021). Il vicepremier ha dichiarato che il suo viaggio in Giappone è stato un’occasione importante per discutere di argomenti quali scambi economici, commercio, cooperazione industriale, tra le maggiori speranze di Cheng vi è infatti il riuscire a rafforzare l’industria (con particolare attenzione alle catene di fornitura) dei semiconduttori taiwanese. La visita del vice premier potrebbe suggerire un crescente interesse del Giappone nelle sue relazioni con l’isola, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello securitario, nonostante il rischio di provocare una risposta Cinese.

Alessandra Tamponi


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Consiglio UE, approvato accordo di libero scambio con la Nuova Zelanda. In data 27 giugno il Consiglio UE ha approvato un accordo di libero scambio con Wellington, aprendo la strada ad una maggiore integrazione economica tra le due parti. L'accordo prevede l'eliminazione dei dazi sulle esportazioni di merci, prodotti industriali e alimentari, promuovendo lo sviluppo del commercio bilaterale e spingendo verso una crescita maggiore degli investimenti. Si prevede che entrerà in vigore entro il 2024, una volta ottenuta l'approvazione finale del Parlamento Europeo. Ciò che lo rende ancora più significativo è l'inclusione di questioni ambientali e climatiche nel suo testo: sono previste sanzioni in caso di violazioni dell’Accordo di Parigi sul clima. L'Unione Europea continua così ad ampliare la sua presenza economica nella regione dell'Indo-Pacifico, dimostrando la sua importanza strategica a livello globale.

(Sofia Ena)

UE, aumentato il sostegno economico all’European Peace Facility. Il consiglio Affari Esteri dell’UE ha recentemente preso una decisione significativa nel campo della difesa, aumentando di 3,5 miliardi di euro il finanziamento dello European Peace Facility (EPF). Approfittando di un fine settimana segnato da una situazione di instabilità all’interno del regime di Vladimir Putin, i leader dei 27 ha approvato un secondo aumento economico, portando il budget totale dell'UE per questioni militari e di difesa alla cifra di 12 miliardi di euro. Josep Borrell ha dichiarato: “Questo è il momento di sostenere Kiev più di ogni altro momento”.

(Sofia Ena)

Finlandia, estrema destra al governo. Dopo più di dieci settimane di trattative, a fine giugno, il governo di Petteri Orpo (il leader del Partito di Coalizione Nazionale) ha ricevuto l'investitura del Parlamento dopo le elezioni dello scorso aprile. La nuova coalizione di governo include anche i Finlandesi, partito populista di estrema destra che era stato il secondo più votato alle elezioni. I Socialdemocratici, il partito dell'ex premier Sanna Marin, sono stati esclusi dalla nuova coalizione. Oltre ai Finlandesi, la coalizione comprende il Partito Popolare Svedese e i Cristiani Democratici. Il nuovo programma di governo prevede norme più rigour sull'immigrazione e riguardo la riduzione dell'impegno nella lotta al cambiamento climatico.

(Bianca Franzini)

Consiglio UE, niente accordo sulle migrazioni. Quello della migrazione continua ad essere uno dei temi più controversi di un Consiglio europeo. Durante lo scorso vertice a Bruxelles dei capi di Stato e governo, Ungheria e Polonia hanno prolungato la discussione e bloccato l'approvazione di una posizione comune sull'argomento. Ungheria e Polonia hanno contestato l'accordo dello scorso 8 giugno sulla riforma della politica migratoria dell'UE, che prevede anche ricollocamenti di richiedenti d’asilo tra i Paesi dell'Unione. Charles Michel ha dichiarato che il Patto su immigrazione e asilo "resta sostenuto da 25 Stati su 27"; Michel ha comunque evidenziato che da parte degli Stati membri c’è stato un forte segnale di unione, nonostante i contrasti con Ungheria e Polonia.

(Bianca Franzini)

Francia, nuova ondata di disordini: Le proteste violente sono scoppiate in Francia dopo l'uccisione di un adolescente da parte della polizia, martedì, 27 giugno. Circa 150 persone sono state arrestate e gli edifici pubblici sono stati attaccati. Auto e bidoni sono stati incendiati, e i manifestanti hanno lanciato fuochi d'artificio contro la polizia. Il presidente Emmanuel Macron ha esortato alla calma, definendo gli scontri "ingiustificabili" e convocando una riunione di crisi. La violenza è preoccupante per Macron, che cerca di superare ancora le proteste contro la sua riforma pensionistica. Altre città francesi come Tolosa, Digione e Lione sono state coinvolte nei disordini. Il ministro dell'Interno Gerald Darmanin ha condannato la violenza come "intollerabile" e ha espresso sostegno alla polizia. Manifestanti mascherati hanno attaccato le forze di sicurezza nella regione dell'uccisione. Sono state incendiate auto e bidoni della spazzatura, e sono stati lanciati graffiti che chiedevano giustizia. In diversi distretti, la polizia ha sparato proiettili flashball per disperdere i manifestanti. Gli scontri si sono verificati anche in prigioni come Fresnes, dove i manifestanti hanno attaccato la sicurezza con fuochi d'artificio.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini , Sofia Ena, Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Russia, la rivolta del gruppo militare Wagner segna una nuova era: Dopo 16 mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, Putin si è trovato a negoziare con Prigozhin, il cui atteggiamento ribelle ha causato tensioni interne in Russia. La rivolta di Prigozhin contro i vertici della Difesa russa sembrava poter scatenare una guerra civile o un collasso del sistema di potere russo. Nel video diffuso su Telegram, Prigozhin ha accusato i vertici della Difesa di aver mentito sulle ragioni dell'invasione dell'Ucraina e di aver "ingannato" il popolo russo. Ha sostenuto che la negoziazione con il presidente ucraino Zelensky avrebbe potuto evitare il conflitto e ha respinto le affermazioni di Mosca riguardo a un'offensiva ucraina imminente. Prigozhin ha indicato le ambizioni di alcuni alti esponenti militari, compreso il ministro della Difesa Sergei Shoigu, come le vere ragioni dell'aggressione. Nonostante le accuse iniziali di tradimento da parte di Putin, un accordo è stato raggiunto con la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, obbligando Prigozhin a trasferirsi in Bielorussia ma lasciandolo libero nonostante il suo tentativo di rovesciare la leadership militare di Mosca. Questo evento segna un punto di svolta per Putin, l'Ucraina e Prigozhin, proiettando la Russia in una nuova era.

Montenegro, la Turchia considerata un potere “chiave” nei balcani: Il primo ministro del Montenegro, Dritan Abazovic, ha elogiato la Turchia come un "paese chiave" nei Balcani occidentali e ha sottolineato il suo ruolo di mediazione tra Serbia e Kosovo come "molto importante". Abazovic ha dichiarato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è un leader in grado di convincere le parti in difficoltà nei Balcani a sedersi al tavolo e trovare soluzioni sostenibili. Ha anche affermato che il ruolo di mediazione della Turchia nella tensione tra Serbia e Kosovo è di grande importanza. Abazovic ha sottolineato che la Turchia, considerata una "superpotenza", mantiene relazioni amichevoli con il mondo intero e che i suoi passi nella diplomazia globale sono preziosi per la regione balcanica. Ha espresso la speranza che il presidente Erdogan si impegni maggiormente nei problemi dei Balcani per garantire la pace e la stabilità nella regione. Abazovic ha evidenziato il progresso delle relazioni tra Montenegro e Turchia dopo che la Turchia è stata uno dei primi paesi a riconoscere l'indipendenza del Montenegro nel 2006.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Israele, uno stallo caldo: nelle ultime settimane è ripreso il vortice di violenza nella West Bank. Vi sono stati nuove tensioni nei territori occupati della Cisgiordania. Da una parte non sono mancati episodi di aggressione da parte dei coloni israeliani nei confronti di residenti palestinesi. Dall’altra, le Forze di Sicurezza Israeliane hanno neutralizzato alcune cellule terroristiche, anche tramite l’utilizzo di droni. Secondo alcune stime, da inizio anno la nuova spirale di violenza ha comportato la morte di circa duecento palestinesi, venticinque israeliani e alcuni turisti stranieri. Nel mentre, anche a livello interno non accenna a placarsi lo scontro riguardo la riforma della giustizia. Bibi sembra disponibile ad alcune modifiche ma si scontra con il massimalismo dei propri alleati e con i paletti delle opposizioni. Netanyahu sarebbe disponibile a ritrattare sulla parte della riforma che darebbe al parlamento il potere di annullare le sentenze della Corte Suprema.

(Michele Magistretti)

Turchia, un nuovo capitolo dell’era Erdoğan: il Sultano, pur avendo trionfato nuovamente alle elezioni, deve fare i conti con un’economia in sfacelo, a causa delle proprie dottrine eterodosse. Ha così deciso di nominare un economista ortodosso come ministro delle finanze e mettere a capo della banca centrale la giovanissima Gaye Erkan. A poco è servito il rialzo dei tassi di interessi di circa 6 punti, la lira ha raggiunto un nuovo minimo storico. Nel mentre, prosegue lo stallo diplomatico per l’ammissione della Svezia nell’Alleanza Atlantica. Inoltre, dopo l’episodio blasfemo portato avanti da un cittadino iracheno davanti ad una moschea a Stoccolma, il dossier sembra complicarsi ulteriormente. Lo stesso presidente ha pubblicamente condannato il rogo del corano e non da escludere che sfrutterà tale evento per aumentare la propria leva negoziale nei confronti del paese scandinavo, di cui già critica la politica riguardo l’anti-terrorismo, in particolare nei confronti degli elementi del PKK.

(Michele Magistretti)

Iraq, assalita l’ambasciata svedese: una folla inferocita ha raggiunto e poi è entrata negli edifici dell’ambasciata del paese scandinavo a Baghdad. I manifestanti brandivano cartelli e urlavano slogan in difesa del Corano, il libro sacro bruciato da un richiedente asilo iracheno nella capitale svedese. Successivamente sono stati sgomberati dalle forze di sicurezza. A fomentare la protesta violenta è stato il movimento politico di Muqtada al Sadr, una delle principali figure di riferimento della comunità sciita del paese e vincitore delle ultime elezioni. Il carismatico e spregiudicato leader sciita si rivela sempre pronto a calvare l’onda delle polemiche interne e internazionali per aumentare il proprio seguito e influenzare la politica del paese.

(Michele Magistretti)

Tunisia, Kais Said frustra le speranze europee. Lunedì 19 giugno, il presidente tunisino Kais Saied ha dichiarato di non voler trasformare la Tunisia nel guardacoste dell’Europa. Il commento è arrivato poco dopo l’incontro con i Ministri degli Affari interni di Francia e Germania in visita a Tunisi nel quadro del tentativo dell’Unione Europea di stoppare l’arrivo di migranti irregolari attraverso il Mediterraneo. Negli ultimi mesi la Tunisia è diventata uno dei principali paesi di transito dei flussi migratori provenienti dall’Africa subsahariana. Bruxelles sta tentando di offrire a Tunisi aiuti economici per bloccare le partenze e trattenere i migranti. Il paese maghrebino, tuttavia, sta affrontando una crisi economica profonda, situazione che rende difficile una convivenza pacifica tra la popolazione autoctona ed i nuovi arrivati.

(Francesco Lorenzini)

Sofia Ena, Michele Magistretti e Sara Oldani



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Hong Kong, chiusa una popolare stazione radio "ribelle”. Citizens’ Radio, famosa per le sue posizioni critiche nei confronti del governo cinese e delle sue politiche repressive, ha annunciato la chiusura definitiva di ogni sua trasmissione a partire dal 30 giugno scorso. È stato lo stesso Tsang King-shing, fondatore della stazione, a sottolineare come l’intensificarsi dell’oppressione di Pechino, a partire dall'introduzione nel 2019 della legge sulla sicurezza nazionale dettata da quest’ultima, sia all’origine di questa chiusura. Poco dopo l’entrata in vigore della stessa legge, Citizens’ Radio era stata oggetto di un vero e proprio attacco armato da parte di un gruppo di uomini che aveva danneggiato parte dell’equipaggiamento della stazione, tutto ciò senza che le autorità intervenissero per l’identificazione degli assalitori.

(Davide Shahhosseini)

Pakistan, trovato l’accordo con il FMI. Dopo otto mesi di negoziati, il Pakistan ha siglato un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) attraverso il quale otterrà oltre 2,7 miliardi di euro di finanziamenti. Nel 2019, il paese era entrato in un programma di salvataggio economico finanziato con prestiti del FMI, inizialmente per un totale di circa 6 miliardi di dollari, aumentati a 7 miliardi nel 2022. L'accordo, che richiede l'approvazione del consiglio di amministrazione del FMI, permette lo sblocco dell'ultima parte dei fondi del pacchetto di salvataggio e prevede la distribuzione graduale nel corso dei prossimi nove mesi. Il Pakistan si trova nella sua peggiore crisi economica dal momento dell'indipendenza nel 1947. Secondo le previsioni di inizio anno, le riserve di dollari del paese, fondamentali per l'importazione di beni come energia, materie prime e cibo, rischiavano di esaurirsi entro tre settimane.

(Davide Shahhosseini)



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Francesco Rossi: America Latina

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



Condividi il post

L'Autore

Redazione

Categorie

Tag

FtW Mondo notiziedalmondo